Partenza col botto

mamma che freddo
mezza di S.GaudenzioQuindicesima edizione della mezza di S.Gaudenzio e, per quel che mi riguarda, apertura della stagione agonistica.

Sveglia puntata come in una normale giornata lavorativa e una volta pronto, poco dopo le sette, partenza direzione Novara. Pur sapendo, grazie a meteo.it, a cosa andavo incontro, vedere il termometro della macchina indicare, nel giro di pochi chilometri, una temperatura di -6° ha risvegliato il solito tarlo che ogni tanto fa capolino e mi ricorda che forse, l'idea di praticare sport, in alcuni casi non sia poi così salutare. Traffico pari a zero e in una quarantina di minuti raggiungo il caldo palazzetto dello sport Casalbeltrame ormai da qualche anno punto di partenza, d'arrivo e sede logistica della mezza.

Ritiro pettorale, quattro chiacchere con gli amici e, armati di tanto coraggio, fuori in strada a simulare una parvenza di riscaldamento. Il sole c'è, è questo è gia qualcosa, ma il freddo è davvero pungente. Alla mia quarta partecipazione dovrei essere già "esperto" ma non ricordo, nelle passate edizioni, di aver sofferto tanto.

Il percorso è ormai rodato e,  una volta lasciato Casalbeltrame,  si attraversano le campagne delle provincie di Novara e Vercelli passando per Casalvolone, Villata, San Nazario Sesia e Biandrate rientrando, dopo un paio di chilometri, nuovamente a Casalbeltrame.

Partenza allegra e già da subito il ritmo è più che soddisfacente. L'idea è di provare a tirate, giusto per testare la condizione alla luce di quanto fatto nelle passate settimane. Come sempre correre in mezzo agli altri aiuta e dopo aver visto un gruppetto di runner incollato al pace dei 4'/km decido di provarci e mi aggancio al "simpatico trenino". mezza di S.Gaudenzio
I chilometri passano e per un po' accarezzo anche l'idea di tentare il personale, ma evidentemente non sono ancora pronto per tenere certi ritmi così a lungo. E così, dopo il decimo, la spinta non è più la stessa e il gruppo comincia lentamente a  distanziarmi. Limito i danni sino al 18° e dopo il secondo cavalcavia, considerata la "pratica" quasi archiviata, anche i tempi tornano a scendere. Ultimo chilometro nuovamente sotto i quattro e fatica conclusa in meno di 86'.
Il 2011 non poteva cominciare meglio.