12° Mezza di Monza

è sempre un piacere correre su questa pista
12° mezza di monza
E come da tradizione (siamo ormai alla 12° edizione) otto giorni dopo il gram premio di Formula Uno l'autodromo di Monza viene nuovamente preso d'assalto per un altro genere di competizione. Nuova organizzazione (Laguna Running subentrata alla precedente) e nuova formula con la mezza affiancata da altre due distanze (una 30k e da una 10k) e dalle "versioni" non competitive per le due distanze minori. E se i numeri danno ragione a chi ha voluto questo cambiamento (4800 quelli pronti a scattare allo spegnimento del semaforo rosso) i problemi di viabilità per raggiungere e successivamente lasciare il parco non potevano, di conseguenza, che essere amplificati con la partenza ritardata di venti minuti per permettere a tutti di raggiungere l'impianto brianzolo.
12° mezza di monza
Viale Cesare Battisti già "sold-out" prima delle otto e una volta parcheggiato nell'autodromo soliri riti pre-gara  in attesa dell'apertura della pit-line. Nove e cinquanta e finalmente si parte sotto un cielo che non promette niente di buono.
E ora che faccio ? Che domanda, ci provo. Niente di eclatante ma, in questo momento, ho la necessità di trovare risposte che, nonostante la bella prestazione del venerdì, non ho ancora ottenuto. Fissato il target su un realistico under-novanta (giusto per continuare la striscia positiva) si parte. Primo chilometro per carburare e poi, una volta sgranato il gruppo, a velocità di crociera. Almeno nelle intenzioni, perchè non è quanto sentenzia il gps ad ogni cartello chilometrico: troppo veloce. Alla fine toccherà pagare dazio ma sinceramente non me ne importa un granchè. Metà della parabolica e si lascia la pista per entrare nel parco non prima di aver superato i due sottopassi che, sicuramente, saranno oggetto delle più fantasiose maledizioni nel preciso istante in cui toccherà rientrare in pista. Piove e se inizialmente si tratta di poca cosa, nel volgere di poco la sua intensità aumenta assumendo la dimensione del più classico degli acquazzoni estivi (monza 2011 tanto per intenderci).
12° mezza di monza
Il ritmo si alza leggermente e sino al tredicesimo tengo botta. Immancabile sofferenza al quattordicesimo in leggera salita e le ultime energie da scovare chissà dove per chiudere dignitosamente la prova. Mezz'ora o giù di lì e poi un box asciutto dove poter, finalmente, indossare abiti asciutti. Diciassette, diciotto e il sottopasso della sopraelevata sud ad aprirci le "porte" dell'autodromo, sottopasso del rettilineo dietro al paddock e finalmente la pista. Otto, novecento metri da percorrere senza troppi calcoli in un'impari lotta contro il tempo.
Una rapida occhiata al Garmin mi fa capire che dovrei esserci ma io, ancora, non ne sono del tutto convinto. I secondi (ora) scorrono troppo veloci e i tre, dico tre, gonfiabili sono sempre troppo lontani. Sono stanco, tanto stanco e potrei anche prendermela comoda ma ormai è diventata una questione di principio. Il display, una volta a fuoco, è li ad indicare "over" ma ci sono sempre i secondi persi prima di attraversare il tappeto da tenere in considerazione. Fantastico realizzare che per poco, pochissimo sono nuovamente "under". 
La striscia positiva continua...