I'm ready

non resta che vincere l'ennesima sfida
maratona di roma
Ci siamo. Anche questa volta siamo giunti all'epilogo. Quattro mesi a macinare asfalto per poter timidamente affermare di essere pronti a raccogliere quanto seminato durante queste sedici settimane. 

Una preparazione che, per la verità,  non ha niente di eclatante. Buona quella che la tabella definisce la parte di costruzione organica meno bene la seconda, ma finalmente un totale di chilometri che assume una certa consistenza.

E questa volta poi, la sfida ha un sapore particolare perchè di fatto correrò con il pettorale del 2015. Influenza il primo anno e uno stiramento il secondo mi hanno costretto a posticipare per ben due volte l'appuntamento di primavera con la Città Eterna ma soprattutto con la decima medaglia. 

Perchè alla fine, come spesso accade, non ho grosse pretese: concluderla, fare meglio di Firenze e, se possibile, arrivare con il sorriso stampato sul volto.
Non mi sembra di chiedere la luna, no ?