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runningday saronno Dopo una trentina di giorni di meritato riposo è finalmente giunto il momento di ricominciare a macinare chilometri ripartendo nello stesso modo in cui avevo concluso agli inizi di aprile: appuntandomi un numero al petto per i dieci chilometri della runningday giunta alla sesta edizione e al terzo, e speriamo definitivo, percorso. Due giri da cinque per le vie del centro di Saronno. Solita trafila comune a tutte le gare e, una volta cambiato, in strada per un vero riscaldamento onde evitare spiacevoli conseguenze di una partenza a freddo dopo una così lunga sosta  E senza velleità alcuna, una volta portate le gambe in temperatura, mi posso permettere anche di evitare la solita ressa per conquistare posizioni aspettando pazientemente lo sparo che arriva con qualche minuto di anticipo rispetto al previsto. Qualche secondo per varcare la linea ed è di nuovo competizone. Partenza, nonostante la stretta sede stradale, sorprendentemente veloce e già dopo qualche decina di metri il ritmo è quello desiderato senza doversi preoccupare di controllare il Garmin optando invece per la tattita "seguilafolla". Terzo poco sopra i dodici, quarto in diciassette e giro di boa appena sopra i ventuno. E una runningday saronnovolta archiviata la prima metà di gara il cambio di tattica si rende necessario passando al più sensato "netiroancoraunoepoivedo". Tattica che in effetti sembra funzionare. La stanchezza, inutile negarlo, c'è eppure il passo, una volta analizzati i dati al computer, non sembra risentirne. Anzi. Sette, otto, nove e finalmente gli ultimi mille metri con la voglia di spingere per un inutile sprint ormai pari a zero. Sorpassi subiti a destra a manca e un solo desiderio: portare a termine la gara.
Garmin stoppato sui quarantadue e spiccioli e una certezza: sabato si replica.
running day saronno
Riprendere a correre dopo una così lunga pausa scegliendo di partecipare ad una gara in quel di Saronno non è di sicuro tra le idee più sensate che mi potevano venire. E durante il riscaldamento il quesito su come affrontare la distanza me lo sono anche posto. Ricominciare a correre per doversi fermare subito dopo la prima uscita non rientrava certo tra le opzioni contemplate.
Ma come al solito è bastato varcare la linea di partenza che tutti i buoni propositi sono stati immediatamente dimenticati. Niente a che vedere con un passo da personale ma decisamente in linea con i tempi dell'ultima Stramilano.
running day saronno
Percorso da tremila e trecento metri da ripetersi tre volte con il fondo in prevalenza d'asfalto ma con diversi tratti in pavè che bagnato da una leggera piogerellina diventa una "gioia" per tutti. Discreta la partecipazione anche se, giunti alla quarta edizione, mi sarei aspettato di meglio e più che sufficiente la logistica con una palestra a poche centinaia di metri a nostra disposizione.
Primo giro concluso in tredici minuti e mezzo, secondo sotto i quattordici e l'ultimo appena sopra.
Come inizio non mi sembra affatto male.