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rinfrescataDopo qualche anno tocca darla. Del bianco candido è rimasto ben poco e approfittando di un agosto non particolarmente bollente mi lancio. Tre giorni. Solo tre giorni ma molto intensi. niente corsa, niente piscina. Solo io e il rullo. 

Una rinfrescata che sarebbe necessaria anche alle mie gambe. 

Ho ripreso da circa un mese ma sembra che loro non se ne siano ancora rese conto. Faccio fatica, ancora troppa e non credo sia unicamente colpa del caldo.

La preparazione procede al limite dell'accettabile e i ritmi non sono quelli dei tempi migliori ma non ne faccio certo una malattia perchè la "sosta" è stata lunga, più lunga anche della precedente e da allora le primavere sulle spalle sono aumentate di altre due unità. 

Ci vorrà un po' più di tempo ma sono convinto che torneranno giorni migliori. 
Basta saper aspettare.
venticinqueXcento
E con le salite brevi archiviate appena sveglio è partito il secondo quarto di preparazione alla maratona autunnale. Quattro settimane portate a casa con non poche difficoltà in un luglio che forse, nella memoria collettiva, manderà in pensione quello del 2003. Caldo e afa fedeli compagne di tutte le uscite. Mattina o sera nessuna differenza, sempre le stesse condizioni. Eppure alla fine dei conti non posso che ritenermi soddisfatto. Un solo lavoro archiviato anzitempo (forse solo per stanchezza) e un paio saltati per precauzione (l'esperienza insegna) ma per il resto come da tabella. Ritmo un po' più alto ma ma tutte le sessioni completate fino all'ultimo metro. 
Se son rose........
3, 2, 1, gooooo!!
Ed eccomi di nuovo ad affrontare le canoniche sedici settimane di preparazione alla maratona autunnale. Quattro lavori a settimana con un carico di chilometri che progressivamente aumenterà sino ad arrivare ad una ventina di chilometri a seduta (lunghi esclusi).
Tanto, forse troppo, entusiasmo per una prima settimana archiviata brillantemente (60km) contrapposto alla delusione per queste due prime uscite davvero difficili. Il caldo e l'afa non danno tregua e portare a casa quanto preventivato risulta piuttosto complesso se non addirittura, come ieri sera, impossibile. Mattina presto o sera tardi poco cambia. A livello di umidità si equivalgono.
Inutile farsi troppi problemi., tocca fare di necessità virtù e si prende quello che arriva.
Ancora brucia il ricordo di una preparazione perfetta con condizioni climatiche perfette conclusa invece anzitempo quando ormai il traguardo era a portata di mano.
Stavolta l'obiettivo è molto meno ambizioso: correre la maratona.
Il resto non conta.
Ready, steady, go
Ci risiamo. È arrivato il momento di ripartire con una nuova "avventura" lunga sedici settimane che, infortuni permettendo, mi dovrebbe portare ad essere tirato a lucido all'appuntamento con la quarantadue di primavera. La tabella ce l'ho e il tempo libero, compatibilmente con gli altri impegni, cercherò di ritagliarmelo.
Quattro uscite a settimana e quattro differenti lavori da portare a casa. Salite, ripetute, progressivi, medi e, un po' più avanti, i lunghi. In fondo gli ingredienti sono sempre gli stessi e non c'è nulla da inventare.
Sette settimane di crescita organica, una di scarico (facoltativa) e sette di rifinitura dove è previsto un aumento dei ritmi e del numero di chilometri, prima dello scarico finale.
Si comincia con le salite brevi. Non mi resta che correre.
Sette
E con il medio da diciotto chilometri del sabato la prima parte di questa lunga preparazione la si può considerare conclusa. Sette settimane rivolte, come recita l'introduzione alla tabella che sto seguendo, alla crescita organica con potenziamento cardiaco e muscolare. Ventotto uscite, quattrocentoventi chilometri e un solo "Failed", al penultimo lavoro, da riportare in agenda. Il piano proposto da Luca Speciani è impegnativo e, vista la precedente esperienza nel preparare la maratona della città eterna, da qui alla fine del programma non mi sento di escludere a priori qualche altra uscita terminata anzitempo, ma anche grazie a questa "non" estate conto, o meglio mi auguro, di continuare su questa strada consapevole che, nonostante l'impegno, sarà solo il tempo segnato sulla "finish line" ad essere la cartina di tornasole di questi quattro (interminabili) mesi.
E tre
E anche la terza settimana di preparazione è andata in archivio. E se nelle prime due il clima pazzo di questo luglio mi ha permesso di non soffrire più di tanto, in questi ultimi sette giorni ho pagato dazio e con interessi "da strozzino". Caldo, ma soprattutto l'afa che da sempre contraddistingue il (pessimo) clima estivo della pianura padana. Non ci sono molte alternative, mattina presto o sera tardi sempre con il medesimo risultato: distrutto. Quello che però riesce a sorprendermi e che, nonostante tutto, sto eseguendo tutti i lavori come da tabella. Quattro uscite a settimana, un numero di chilometri (per adesso) non particolarmente eccessivo e nessun "Failed" da riportare in agenda.
Finchè dura.........
20.83
Con ancora il cotechino delle due in "circolo", niente di meglio che rispettare la tradizione che mi vede con gli abiti da "corsa" anche la mattina di capodanno per la prima personalissima mezza in solitaria. Sole, cielo terso e temperatura sopra le medie del periodo. Impossibile non approfittare. Dieci e dodici e si parte per il solito giro: dieci chilometri da una parte e dieci dall'altra con incursione nel parco popolato da, considerata la giornata, un disccreto numero di runners probabilmente intenti, come il sottoscritto, a smaltire i bagordi dell'ultimo. Un paio di chilometri per andare in temperatura. Sedici a Rm +5% come da tabella e il resto a passo turistico. 
Come inizio non sembra affatto male