Venti.04

dopo tanto di nuovo doppia decina
venti.04
Piano piano, lemme lemme continua la lenta marcia verso la quarantadue. Venti chilometri, una distanza che non raggiungevo da tanto. 

Tanta la fatica ma altrettanta la soddisfazione di aver portato a casa quanto preventivato. Il passo non è certo quello della migliore condizione ma, sinceramente, in questo momento è l'ultimo dei miei pensieri. 

Otto e trenta, sotto una leggera pioggerellina, in strada direzione Valle Olona con le gambe che, come sempre appena sveglie, non ne vogliono proprio sapere di fare il loro dovere ma, poichè non comandano loro, si fa come dico io. O almeno ci si prova.
Il percorso, una lunga ciclabile ad un paio di chilometri da casa,  mi piace parecchio perchè impegnativa quanto basta e per niente monotona tanto da rendere superfluo l'uso della musica anche nelle sessioni più lunghe. 
Gente poca, MTB (visto il clima) ancora meno, il passo che oscilla tra i 5e10 e i 5e20 e il piacere di correre solo per il gusto di farlo come raramente mi capita con l'unica preoccupazione legata alla tenuta della caviglia.
Dieci chilometri in un senso e dieci chilometri a ritroso per un totale di un'ora e quarantacinque minuti sulle gambe.
Dai che si comincia a vedere la luce.