7° alpin cup: e se ci son gli alpini...
A distanza di un paio d'anni di nuovo al parco nord per partecipare alla settima edizione dell'Alpin Cup, la mezza organizzata, come fa capire il nome, dal gruppo sportivo della sezione di Sesto San Giovanni dell'Associazione Nazionale Alpini.
Buona l'organizzazione, buona la logistica con un'ampia palestra riscaldata, gli spogliatoi e le docce a disposizione dei partecipanti e gare per soddisfare le esigenze di tutti: la mezza agonistica, una 21 non competitiva, una 10K e addirittura una 4k per i più piccoli.
Parcheggio, ritiro pettorale, cambio d'abito e via per il solito riscaldamento. Breve attesa sotto il gonfiabile e con qualche minuto di ritardo rispetto al programma si parte. La tentazione di ripetere la gara di Pavia ci sarebbe anche ma, con ancora nelle gambe il lungo del venerdi, sono sufficienti i primi mille metri per capire che non è la giornata per fare i fenomeni.
Decido quindi di non guardare più di tanto il gps limitandomi a segnare i chilometri e andare a sensazione cercando almeno di continuare la serie positiva di mezze sotto i novanta.
La giornata è perfetta, c'è il sole, la temperatura è quella giusta eppure la fatica è davvero tanta. Otto, nove, dieci chilometri e finalmente il gonfiabile che indica la fine del primo dei due giri. In pratica si riparte.
E pur consapevole di essere solo a metà dell'opera debbo riconoscere che, la sola idea di aver "scavallato", mi è stata di grande aiuto. Fatica sempre tanta, il passo meno brillante della prima parte ma sempre a spingere, per quanto possibile, inseguendo l'obiettivo dei novanta minuti. Qualche posizione persa, qualche posizione guadagnata e poi, verso il tredicesimo, il trenino giusto a cui incollarsi per condividere gli ultimi chilometri.
Fa davvero strano scoprire poi, una volta tagliato il traguardo, un ultimo mille a 3' e 50" e un tempo finale di poco sopra gli 88'. Dopo i primi chilometri non ci avrei scommesso un lira.