colpo di coda
Alla fine è arrivata... anche a Milano. Non se ne può più. A una decina di giorni dall'esordio in pantaloncini e canotta, tocca ritirare fuori sciarpa e guanti. Ma siamo alla fine e di saltare l'ora d'aria, dopo una giornata davanti ad un pc, non se ne parla proprio. Il tempo di arrivare a casa, cambiarmi e sono in strada direzione parco.
Le giornate si stanno allungando e nonostante sia un po' tardi ci entro pure. Neanche il tempo di finire il primo giro e il custode, anche 'sta volta, è già in giro a chiudere gli accessi del parco. La voglia di tornare in strada, prima del tempo, è davvero poca e quindi decido di continuare, conscio del fatto che, per tornare a casa, mi toccherà scavalcare.
Piacevole sorpresa invece, una volta terminati i miei chilometri, è scoprire che il custode, per qualche motivo, è ancora in giro con la sua macchina dentro il parco. La deduzione logica è che da qualche parte dovrà uscire pure lui e quindi le evoluzioni acrobatiche sono rimandate a data da destinarsi.