niente male come inizio
Settima edizione della "Legnano night run" e centro cittadino invaso da più di un migliaio di runners pronti a sfidarsi sui sette chilometri e mezzo del percorso.
Gara classificata come "non competitiva" ma di certo senza niente da invidiare a quelle riservate agli amatori: chip per la rilevazione dei tempi, ottimo ristoro finale, premi per i primi tre classificati e numerosi premi ad estrazione.
Una volta parcheggiata la macchina non restano che i soliti riti pre-gara: ritiro pettorale, vestizione, quattro chiacchere con gli amici e via per il riscaldamento mai come in questo caso necessario dopo il tentativo di ripetute della sera prima.
Le sensazioni sono pessime più altro per un fattore di testa. Saltata Bologna non ho la ben che minima idea di come possa essere correre nuovamente indossando un pettorale. Di sicuro, per così pochi chilometri, non ho molti calcoli da fare: si parte a cannone e poi si vede quanto ne ho.
Alle 20 e 30 la gara dei bambini e a seguire tutti pronti sotto al gonfiabile in attesa dello start previsto per le 21. Solita partenza da paura sotto i 3' e 40", un ritmo che se mantenuto mi permetterebbe, nel migliore dei casi, di arrivare solo alla fine del primo giro.
Secondo e terzo chilometro un po' più lenti e primo giro portato a casa poco sotto i 14'. La brillantezza dei primi minuti comincia a venir meno e il ritmo, nella parte più "dura" del percorso, tende a salire ma una volta arrivati nuovamente in piazza del monumento si ritorna sul tratto in leggera discesa che, arrivati a questo punto, di sicuro non guasta.
Qualche altra posizione recuperata, uno scontro con una "runner" impegnata a concludere il suo primo giro, e ultimi cinquecento metri in totale apnea per portare a casa un insperato 28 minuti e rotti.
Con tutti i dubbi della vigilia, bello ritrovarsi piacevolmente smentito