Il primo lungo non si scorda mai. #RoadTo #milanomarathon
Metà percorso. Sembra ieri ma sono gia due mesi che macino chilometri. Un paio di lavori saltati a piedi pari, un paio abortiti miseramente prima del termine ma nel complesso non mi posso di certo lamentare.
Ma ora tocca alzare l'asticella. O almeno ci si prova iniziando con il "lavoro" che temo di più, quello che mi porta a stare più di due ore sulle gambe e che, di solito, nemmeno ai tre quarti di quanto preventivato ho la certezza di portare a termine
Sole, temperatura da febbraio inoltrato e poco prima delle dieci in strada direzione ciclopedonabile che, come tutte le domeniche, è ben frequentata.
Non ho obiettivi particolari se non quello di finire quanto in programma ma la risposta delle gambe già dai primi chilometri è di buon auspicio. Il percorso è piacevole e da quando ho inserito tutte le salite che incontro (e che mi costringono ovviamente ad abbandonare la ciclabile) e anche bello tosto. Eppure stavolta non è come le altre volte.
Niente di eclatante ma senza essere impiccato riesco a tenere delle buone medie. E anche le salite non lasciano gli stessi strascichi delle precedenti occasioni. Una volta finite riesco a riprendere lo stesso passo abbandonato qualche centinaio di metri prima.
I chilometri passano ma sorprendentemente la storia non cambia seguendo lo stesso canovaccio anche sulla via del ritorno. Difficile da immaginare alla vigilia ma faccio davvero fatica a ricordare negli ultimi 3 anni un lungo paragonabile a quello portato a casa stamattina.
Quello che temo è che si tratti solo di un fuoco di paglia, un giorno particolarmente "fortunato" con un paio di gambe eccezionalmente ispirate.
Ma per avere delle risposte non resta che aspettare il prossimo.