Sicilia, toccata e fuga
Non sono molte le occasioni per tornare in Sicilia. Difficile avere un numero sufficiente di giorni per poter coniugare vacanze e doveroso giro parenti. Lontani i tempi della scuola quando partivo a giugno e rientravo a fine Agosto. Ma al desiderio di mio padre di andare a rivedere i fratelli non me la sono sentita di dirgli di no.
Cinque giorni, toccata e fuga.
Ricco il programma: corsa, granita, parenti, mare, parenti, granita, cannoli, parenti, granita.
Facile, almeno sulla carta perché, nonostante la sveglia, il capitolo corsa non ha avuto un grande successo archiviato dopo una sola uscita. Intensa (7x1000) ma isolata. E allora per limitare i danni (leggi tavola) mi sono lanciato, si fa per dire, con il nuoto.
Mamma quanto è dura. Niente a che vedere, per quanto mi riguarda, con la sicurezza che ti può dare la vasca da 25 metri. Fatica, tanta fatica per coprire una distanza pari alla metà , a volte meno, di quella coperta abitualmente prima del lavoro.
Ma quanto è bello? Dire ora che potrei pensare di allargare i miei "orizzonti" sportivi sembra alquanto prematuro e soprattutto azzardato, ma almeno questo è uno sfizio che sono riuscito a togliermi.