Sedici settimane per arrivare ad arrivare pronto all'appuntamento di primavera
Ci siamo. Sedici settimane per arrivare a poter dire di essere pronto ad affrontare la mia trentaduesima maratona.
Un desiderio più che altro. Perché tra metà febbraio e fine marzo impegni vari già in calendario potrebbero non essere compatibili con una preparazione che richiede un certo impegno.
Niente roma-ostia, niente maratona della città eterna. Forse un paio di mezze in zona senza sbattimenti e, nel caso, la 42 di casa.
Nel frattempo tocca provarci. È tempo di riprendere le buone abitudini cercando di dare un po' di qualità ad uscite da troppo tempo piuttosto anonime. Salite, ripetute da 400, da 1000 e il medio. Una prima settimana decisamente intensa con risultati tutto sommato incoraggianti.
C'e da lavorare e anche parecchio perché tutto questo tempo passato a "batter la fiacca" non poteva non lasciare strascichi e io ne sono colpevolmente consapevole.
Nel frattempo ci provo e solo ai primi di marzo (infortuni permettendo) tirerò le somme e deciderò il da farsi.
Dovesse andare male non sarà comunque tempo perso.