2 marzo 2025, Bologna Marathon: una corsa tutta da gustare

Le gare competitive Fidal sono la maratona con i suoi 42,195 Km, la 30 km dei Portici, e la Run Tune Up

 "Taste the Run" Ã¨ il claim della quarta edizione della Bologna Marathon, in programma Domenica 2 Marzo 2025, attesi 10mila partecipanti che assaporeranno corsa e tradizione gastronomica

2 marzo 2025, Bologna Marathon: una corsa tutta da gustare
BOLOGNA – Domenica 2 marzo 2025, è questa la data da segnare con il circolino rosso sul calendario per la Bologna Marathon.

Quarta edizione per un evento che sarà tutto da ‘gustare’ e che avrà come claim ‘Taste the Run’, ovvero ‘assapora la tua corsa’ ma anche con il doppio significato di ‘assaggia i sapori e i piatti bolognesi’ perché Bologna da sempre è anche detto ‘La Grassa’ e vanta una tradizione gastronomica secolare.

Ogni anno Bologna Marathon si lega ad un tema principale riferito alla città e lo racconta in diverse sfaccettature ai migliaia di atleti coinvolti da tutta Italia e da numerose nazioni estere. Nella prima edizione erano i Portici Patrimonio Unesco, nel 2023 era la Musica e la ricorrenza del compleanno del grandissimo Lucio Dalla, nel 2024 "Bologna la Turrita" e i suoi segreti.

L'evento

Le gare competitive Fidal sono la maratona con i suoi 42,195 Km, la 30 km dei Portici, e la Run Tune Up, storica mezza maratona 21,097 Km giunta all’edizione XXI.
Inoltre, per camminatori e runner meno allenati è prevista una non competitiva di 5 Km, la Tecnocasa City Run, mentre i bambini potranno cimentarsi, il sabato, nella Tigotà Kids Marathon.

Ben 7mila sono i partecipanti nelle tre gare competitive e altri 3mila per le ludico motorie, a cui vanno ad aggiungersi accompagnatori e pubblico per una presenza totale stimata, nei 3 giorni della manifestazione, di oltre 40mila persone.

Piazza Maggiore, zona di arrivo di tutte le gare e sede del villaggio della maratona, sarà il cuore pulsante della manifestazione che per l’intero weekend, dal 28 febbraio al 2 marzo, prevede diversi appuntamenti collaterali, incontri, presentazioni e musica.

Non mancheranno ovviamente stand gastronomici con prodotti della tradizione, eventi di degustazione e momenti dedicati al cibo.

Taste The Run 

Nel 2025 Bologna, "La Grassa", sarà raccontata ai runner come città gastronomica italiana per eccellenza, con una lunghissima tradizione che può vantare centinaia di secoli di storia e cultura culinaria, i cui piatti saporiti e tradizionali hanno fatto innamorare, negli anni, milioni di persone.

Taste the Run Ã¨ quindi un invito a vivere una vera festa del “palato” e dello sport, a gustare l'Evento Bologna Marathon e allo stesso tempo a scoprire i sapori di una città unica come Bologna.

La tradizione gastronomica di Bologna 

Quando pensiamo a tagliatelle al ragù, tortellini, lasagne, tigelle o mortadella, è facile associare subito questi piatti a Bologna. Rappresentano un simbolo dell’identità culturale della città e il cibo, come succede in molte altre città di tutto il mondo, un modo per la comunità di esprimere la propria cultura.

Sono molto curiosi alcuni titoli ad honorem concessi alla tradizione gastronomica Bolognese, a testimonianza della centralità della buona cucina, come icona della cultura locale tramandata di generazione in generazione.

Oltre alla Tagliatella d'Oro depositata nel 1972 dall’Accademia della Cucina Italiana presso il Palazzo della Mercanzia, sede della Camera di Commercio di Bologna, esiste un deposito notarile per il tortellino (1974), uno per il ragù bolognese (1982) e anche uno per il certosino, tipico dolce natalizio (2001).

La tradizione gastronomica di Bologna è legata anche alla presenza della più antica Università d'Europa. Con tanti studenti e professori di diverse nazionalità, nel tempo la cucina si è arricchita e ha richiesto una buona organizzazione dell’approvvigionamento alimentare.

Bologna, città aperta e accogliente, ha una cucina che riflette questa cultura, capace di valorizzare le risorse del territorio e di abbracciare influenze da tutto il mondo.
Come recitava il grande Pellegrino Artusi, gastronomo di fine 1800: ‘Quando sentite parlare della cucina bolognese fate una riverenza che la merita’.

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