Un nuovo record per la maratona di Roma che scrive la storia, 36mila maratoneti iscritti e raggiunto sold out
Il 70% dei partecipanti arriva dall’estero
Sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Il sold out registrato per la prossima Maratona di Roma è il risultato della serietà e della qualità del lavoro svolto in questi anni, il frutto di programmazione e capacità organizzativa che ha saputo valorizzare al meglio le straordinarie potenzialità della nostra città. La Maratona porterà sulle nostre strade 36mila partecipanti, confermando Roma tra le capitali mondiali della corsa, offrendo ai podisti la possibilità di correre attraverso il patrimonio storico culturale più bello al mondo”.
Così Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport e Moda di Roma Capitale: "Il sold out delle iscrizioni per la maratona, a quattro mesi dall'evento, è un risultato enorme che ci rende orgogliosi e conferma quanto con Infront Italy e Corriere dello Sport - Stadio abbiamo lavorato bene negli anni: al nostro arrivo gli iscritti erano 7500, con 2500 stranieri, ora siamo a 36mila con il 70% di atleti provenienti dall'estero. Chiunque potrà ancora partecipare, registrandosi alle corse non competitive come la staffetta o la Fun Run in programma o vivendo la magia della maratona al villaggio o lungo il percorso. Siamo felici che questo sia diventato un grande evento sportivo e sociale, che vedrà oltre 60mila iscritti tra tutti gli appuntamenti e genererà nei giorni gara un impatto economico di 120 milioni di euro. Non dobbiamo accontentarci. Vogliamo rendere questa manifestazione ancora più importante e internazionale, per questo abbiamo avviato una sinergia con la Maratona di New York che darà lustro e enormi benefici alla nostra città".
Alessandro Giacomini, Managing Director Infront Italy ha commentato: “Come organizzazione siamo estremamente soddisfatti di aver raggiunto con così largo anticipo il sold out della ACEA Run Rome The Marathon, una manifestazione ormai entrata a pieno titolo tra le top 10 maratone al mondo. Un risultato straordinario, soprattutto considerando che mancano poco meno di 4 mesi al 22 marzo. Quest’anno, oltre la metà dei runner arriverà dall’estero, confermando il fascino internazionale di Roma e la forza globale del nostro evento. È una crescita che ci rende orgogliosi e che ci spinge a continuare a migliorare ogni dettaglio dell’esperienza degli atleti, degli accompagnatori e della città, nell’ottica di un’innovazione continua e di un’attenzione sempre crescente alla sostenibilità dell’evento e al suo impatto economico e sociale sulla città”
“36mila maratoneti è il frutto di un lavoro di anni di decine di persone che ogni giorno hanno lavorato e di notte sognato e voluto una grande maratona a Roma. Dietro questo risultato ci sono le persone e le loro capacità. Fin da subito siamo stati coraggiosi, abbiamo pensato di cambiare marcia e quasi sfacciatamente di pensare e agire come fossimo una delle tanto blasonate maratone mondiali, ci siamo subito posti grandi obiettivi, senza alcun timore – fa sapere Daniele Quinzi Direttore Marketing di Corriere dello Sport – Stadio -. Amiamo e conosciamo Roma e la sua immensità, da grandi sportivi conosciamo i runner che noi chiamiamo gladiatori. Perché per noi questi sono. Li abbiamo incontrati e cercati in giro per il mondo e in queste edizioni gli abbiamo fatto capire quante emozioni si possono vivere correndo 42 chilometri in questa città che ha monumenti, luoghi, arte, leggende, in ogni angolo del percorso che nessuna maratona al mondo può vantare. Nel 2023 qualcosa di eccezionale, le Frecce Tricolore hanno sorvolato e dato un brivido e una scossa ai maratoneti in partenza sui Fori Imperiali, primi nella storia ad una maratona. A marzo scorso il 30esimo anno con la partenza davanti al Colosseo e l’arrivo al Circo Massimo. Non ci siamo posti limiti nel pensare, agire, ideare, creare, provare a fare. E’ un risultato, grandissimo, raggiunto tutti insieme, noi organizzatori e Roma Capitale, ma ci piace pensare che questo sia anche solo un punto di partenza perché nei prossimi anni qualcosa di ancora più grande arriverà”.
