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Firenze (half) Marathon
Che fare quando hai già il treno, hai l'hotel e poiché hai già spostato l'iscrizione dell'anno precedente (pagando altri 20 euro) non puoi ne spostarlo di nuovo ne venderlo? Bella domanda. 

Provare l'impresa (o la follia che dir si voglia) non rientra nei miei piani ma non approfittare del meteo sarebbe un peccato e allora si opta per la mezza anche se fermarsi su Lungarno equivale ad un ritiro ma che, in questo caso, non ha niente a che vedere con quello di cinque anni fa causato da una bandelletta desiderosa di un protagonismo non richiesto.

Sabato dedicato al viaggio, al ritiro del pettorale e, dovendo correre solo metà gara, una cena a base di fiorentina prima di un meritato riposo.

Firenze (half) MarathonSveglia al solito orario improponibile e, dopo aver fatto colazione, in strada destinazione Piazza Santa Maria Novella dove è posizionato il deposito borse. Il cielo è terso ma la temperatura, annunciata da giorni, è sotto lo zero con un percepito che fa rimpiangere la decisione presa e che nemmeno l'effetto stalla, una volta entrati in griglia, riesce a mitigare.

Ma ormai il danno è fatto e tocca farsene una ragione.

Lo start , alle otto e trenta viene dato puntuale ma servono almeno in paio di minutiper arrivare al tappeto che traccia il passeggio di tutti. Il vialone è largo e permetterebbe anche di impostare subito il ritmo ma diversi lavori sulla sede stradale causano più di uno spiacevole imbuto. 

Navigatore impostato sui cinque e si va. O almeno nelle intenzioni perché complice l'effetto pettorale, una volta sgranato il gruppo sono almeno una decina di secondi sotto al desiderato.

Firenze (half) Marathon - percorso
Sto bene e, apparentemente, sto correndo ad un ritmo che mi posso permettere. Capire poi per quanto possa durare è un altro discorso. 

Il sole prova a scaldare la fredda mattinata ma tocca arrivare negli spazi aperti del Parco delle Cascine per trarne davvero beneficio.

Firenze (half) Marathon
I chilometri passano e, grazie alla bella giornata, risultano anche meno noiosi di quanto potessi ricordare. Continuo ad andare in spinta e i parziali dicono che sto limando
ulteriori secondi alla media tenuta prima dell'ingresso nel parco. Comincio a crederci  Davanti, ancora distanti, ho i palloncini dei duecentodieci minuti ma raggiungerli non sembra poi una missione impossibile. E allora tocca provarci.

Aggancio che si concretizza poco prima di Lungarno di Santa Rosa dove il gruppo al seguito dei pacer diventa, complice la larghezza della sede stradale, un ostacolo per chi, avendo solo altri 4 chilometri da correre, si può permettere di sparare le ultime cartucce.

Palazzo Pitti, il Ponte Vecchio tra due ali di gente che incita parenti e amici e un nuovo passaggio sull'Arno dove è posizionato il ristoro dei Venti. Ormai è fatta, solo mille metri. Nessun cedimento, anzi. Venezia sembra distante anni luce. Ultima curva a sinistra, nuovo passaggio sul fiume e alla fine del ponte il tappeto che sancisce, finalmente, la fine della mia gara.

Stanco, davvero stanco ma che soddisfazione vedere poi su Connect 21 parziali.
38° Firenze Marathon: promo di San Giovanni

È il fascino avvolgente di secoli di arte, storia e cultura che ti accompagna, passo dopo passo, lungo i 42 chilometri e 195 metri della Firenze Marathon. Il percorso tocca i luoghi più affascinanti di Firenze, che hanno reso la città famosa in tutto il mondo: partenza ed arrivo in Piazza Duomo, passaggio da Piazza Pitti, Ponte Vecchio, Piazza Santa Croce, Piazzale degli Uffizi  e tante altre strade e piazze ricche di storia e cultura.

La Firenze Marathon è il principale evento di corsa su strada che si svolge in Toscana, la seconda in Italia e considerata per qualità organizzative una tra le più belle al mondo. 9000 partecipanti, eventi collaterali per i vostri accompagnatori, un expò con la presenza delle più importanti aziende del settore, 2500 volontari pronti a sostenervi lungo tutto il percorso:  un’emozione unica. Sei pronto a viverla?

Approfitta della Promo di San Giovannifesteggia con Firenze Marathon il patrono di Firenze!

Per sole 4 ore, dalle 20:00 alle 24:00 del 24 giugno 2022, puoi iscriverti online sul portale di Enternow a un prezzo vantaggioso. Vieni a correre con noi!

We run in art,
we are Firenze Marathon!

 

35° FirenzemarathonTrentesimo o poco più e la mia Firenzemarathon  va a in archivio nel peggiore dei modi: ritirato. 

Il ginocchio,   sempre lo stesso, ha deciso di tornare protagonista. Improvviso (e soprattutto non invitato) un fastidio che credevo di aver dimenticato e che, nel volgere di un centinaio di metri, è  diventato sempre più invadente. inutile insistere e soprattutto a che pro?

Una dozzina di chilometri al pascolo con condizioni meteo favorevoli si possono anche mettere in conto, soprattutto in una città bella come Firenze che, nella parte finale del percorso,  regala bellezze come poche altre città al mondo ma non oggi.

Pioggia incessante e temperatura intorno ai nove, dieci gradi sono ingredienti che, per come la vedo io, possono solo regalarmi più di qualche giorno a spese dell'INPS.
 
Eppure c'erano tutti i presupposti (pioggia a parte) per fare bene. Nonostante i soliti dubbi della vigilia mi stavo anche divertendo. velocità di crociera programmata per non strafare. abbastanza costante e mai in affanno.

35° FirenzemarathonPartenza un po' sopra le righe condizionata dal ritmo degli altri ma regolata nel giro di pochi chilometri tra i 4e45 e i 4e50 con il passaggio alla mezza in 1 quaranta e spiccioli che mi lasciava sperare in un risultato in linea con quello di primavera nella gara di casa.

E invece niente. Primo ritiro e addio ai sogni di gloria, Perché finire una quarantadue è sempre una gran bella soddisfazione.

Vabbè, ora un po' di divaning e tra una decina di giorni, ginocchio permettendo, si ricomincia.
In primavera  c'è una medaglia da portare a casa.

ASICS TITLE SPONSOR ANCHE DELL’EDIZIONE 2018 DELL’ASICS FIRENZE MARATHON

L’azienda giapponese sarà protagonista anche all’expo allestito nei locali l’ex Stazione Leopolda 

35° firenze marathon

ASICS Ã¨ entusiasta di essere anche per l’edizione 2018 title sponsor dell’ASICS Firenze Marathon, una delle maratone più affascinanti e partecipate d’Italia, in programma nella città gigliata domenica 25 Novembre.
 
Anche quest’anno ASICS allestirà il proprio stand, rinnovato nelle grafiche e nelle dimensioni, che sarà attivo nelle giornate di venerdì 23 e sabato 24, presso la nuova area expo che sarà allestita all’ex Stazione Leopolda.
Un grande spazio gestito da ASICS dedicato a tutti gli amanti della corsa, dove sarà possibile conoscere tutte le iniziative e le novità dedicate al mondo del running, avendo la possibilità di trovare tutte le novità di prodotto ASICS, assistere a convegni con la presenza di importanti personalità legate al mondo della corsa e partecipare agli eventi di preparazione alla maratona organizzati grazie al supporto del gruppo degli ASICS Frontrunner.
 
Durante le giornate dell’expo, ASICS darà a tutti i runner interessati la possibilità di ottenere in modo assolutamente gratuito le analisi del proprio piede e del proprio stile di corsa da parte dei tecnici ASICS all’interno della rinnovata ASICS Technical Area. Sarà possibile usufruire dell’ASICS Foot ID, un complesso di sofisticate apparecchiature che permettono di studiare, sia in fase statica che dinamica, il proprio appoggio attraverso un’analisi della corsa. Grande interesse ha suscitato inoltre lo scorso anno la presenza del nuovo ed innovativo ASICS Motion ID, che permette un’analisi ancora più precisa della postura applicata alla corsa, insieme ad altre nuove ed interessanti funzionalità.
 
35° firenze marathon - Expo technical Area
Sarà attivo come sempre il Pace Your Race, un servizio che ASICS fornisce a tutti coloro che vogliono concludere una maratona sotto un certo tempo. In base al proprio obiettivo, ad ogni runner verrà consegnato un braccialetto personalizzato con i tempi intermedi da realizzare durante il percorso, in modo da poter ottimizzare il proprio sforzo durante i 42 km di gara.
Il braccialetto è anche già prenotabile on line all’indirizzo:  https://paceyourrace.asics.com/ 
 
L’edizione 2018 vedrà inoltre la presenza e la partecipazione di una grande rappresentanza di ASICS Frontrunner, la community creata da ASICS in tutta Europa per condividere la passione per la corsa tenendo allenata mente e corpo.
In particolare, durante la giornata di sabato, alcuni rappresentanti della community italiana organizzeranno, sempre all’interno dei locali della ex stazione Leopolda, una serie di eventi a partecipazione libera. Durante la mattinata vi saranno una lezione di Yoga ed una di Pilates, mentre al pomeriggio, sul palco dell’expo, si alterneranno alcuni esperti per parlare di Sport e Social Network e di gestione nutrizionale ed integrazione.
  
Per tutta la durata dell’expo la vendita dei prodotti ASICS sarà curata dal personale di Cisalfa Sport.

RoadTo FirenzeMarathon 5° settimana
Il conto alla rovescia mi ricorda che con la preparazione sono quasi al giro di boa e le settimane cominciano a diventare belle toste. 

Salite corte, progressivo, 5x2000 e oggi il medio da 13 chilometri. Una sessantina di chilometri e la consapevolezza che, anche se lentamente,  si cominciano a vedere anche piccoli progressi dal punto di vista del ritmo.

I problemi fisici (leggi bandelletta)  sembrerebbero un lontano ricordo ma la strana sensazione provata al ginocchio alla fine della corsa di stamattina non mi lascia del tutto tranquillo. 

Niente a che vedere con quello che provavo dopo solo una trentina di minuti sulle gambe  (e oggi di minuti ne erano già passati più di settanta) ma comunque un segnale da tenere in considerazione. 

Intanto anche questa settimana è  diventata statistica  e, con le salite medie in programma domani, sarà mio compito iniziare a far diventare statistica anche quella che sta per arrivare. 

Ginocchio permettendo.
33° firenze marathon - foto Giancarlo Colombo
Firenze è una città che adoro e ogni occasione è buona per farci una scappata. Diverso invece è il rapporto, almeno sino a domenica, con la sua maratona: due sole partecipazioni e altrettanti fallimenti. Perchè quando, a poco più di due terzi di gara, decidi che non è giornata e la parola ritiro non fa ancora parte del tuo vocabolario, i restanti chilometri possono trasformarsi in un piccolo "calvario". Un'onta che prima o poi andava lavata.
Logico quindi approfittare ad inizio anno della tariffa promozionale senza immaginare che questo 2016 sarebbe stato, da quando corro, l'anno con il maggior numero di problemi fisici e il minore numero di gare disputate.

Il sabato dedicato a raggiungere il capoluogo toscano, expo per sbrigare la pratica pettorale e conoscere (finalmente) il duo Berti&Borbone (in rigoroso ordine alfabetico) e poi con Gianluca e Massimo per il doveroso carico di carboidrati e proteine (chianina patrimonio dell'umanità) in un tipico locale toscano.

Ci siamo. È di nuovo "una domenica da maratoneta". Qualche centinaio di metri per raggiungere Piazza Santa Maria Novella dove sono posizionati i TIR per la consegna delle borse, cambio d'abito e con calma destinazione Piazza Duomo dove ho appuntamento con Kikko e Lino.
E se con Kikko ho solo intenzione di condividere la mezz'ora che ci separa dalla partenza con Lino invece ho deciso di condivire una buona fetta di gara.
33° firenze marathon  - percorso

Non ho ambizioni cronometriche. Ho solo voglia di finirla e possibilmente bene.

Vai tu a spiegare a tutti quelli che conosci che a tua non è la solita pretattica tipica di noi runner: "non sto bene", "non è giornata", "mi fa male qui" e poi salta fuori il personale.

I lunghi sono andati bene, la mezza addirittura alla grande, ma qui si tratta della distanza doppia.
In maratona non si può improvvisare niente perchè Lei non regala niente e oggi, senza un apparente motivo, la linea di demarcazione tra "successo" e l'ennesimo "failed" mi sembra più sottile del solito.

Il percorso è fresco di modifica con partenza e arrivo in uno degli scenari piu belli al mondo ma di fatto è semplicemente assemblato in maniera differente. Gli stessi due sottopassi, le "cascine" nel primo terzo, Palazzo Pitti, lo Stadio Franchi, l'unico cavalcavia che al 34imo pare il Pordoi e gli ultimi chilometri nel salotto buono della città.

Otto e trenta e si parte. La posizione in gabbia è buona e riuscire ad impostare il ritmo è solo questione di poche centinaia di metri. L'obiettivo sarebbe un passo da 4e58 ma anche questa volta il pettorale fa miracoli e nonostante l'impegno a non strafare i primi chilometri sono troppo veloci. Io e Lino ne siamo consapevoli ma "trascinati" da chi ci circonda facciamo "fatica" a darci una regolata.
33° firenze marathon
Eppure tocca provarci. O forse no, perchè dopo un paio di chilometri come da ruolino di marcia, siamo punto e a capo: sempre troppo veloci.
A questo punto inutile nascondersi o fingere di volerlo fare. Sino alla mezza a fare da pacer al mio socio come da programma e poi, come da consolidata "abitudine" si va finchè ce n'è. I chilometri passano e delle chiacchere iniziali è rimasto ben poco segno inequivocabile che la compagnia verrà sciolta prima di quanto preventivato. Io ne ho ancora, Lino no e al ristoro del ventesimo lo "perdo".

Forse è un azzardo ma ci voglio provare. Del resto, come dice il proverbio, chi non risica non rosica. Tanto peggio delle due precedenti occasioni non può di certo andare. Un passo dopo l'altro. Ancora una volta un passo dopo l'altro. La gara sta prendendo una piega che va ben oltre le più rosee aspettative e io mi sto divertendo da morire. Nonostante il passo sia piuttosto allegro non sono affatto "impiccato" e anche la zona meno attraente (per intenderci quella dello stadio Artemio Franchi) sembra addirittura meno noiosa di quanto ricordassi.

Un ultimo sforzo per superare il cavalcavia ferroviario e poi gli otto chilomtri che da soli valgono il prezzo del biglietto: Piazza Duomo, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria prima dell'arrivo posto davanti al Battistero. Un epilogo da togliere il fiato.
33° firenze marathonE di colpo, una volta superata l'ultima asperità, la netta sensazione, peraltro del tutto immotivata, di avercela già fatta e il Garmin diventato, a questo punto, un accessorio inutile.

Adesso addirittura sorrido (o almeno credo di farlo) e se, per evitare guai, con un occhio presto attenzione al fondo sconnesso con l'altro cerco di godermi il panorama baciato da un fantastico sole. Quaranta, quarantuno e una volta lasciata la piazza dove il David fa bella mostra di se, gli ultimi 600 metri da per-correre senza più remore tra due ali di folla.

Provo anche a cercare il volto di mia moglie ma non la riesco a scorgere. Lei è lì davanti, sulla curva. Mi chiama ma io, nel pieno della trance agonistica, nemmeno me ne accorgo.

Ultima curva, il tappeto blu e a braccia alzate a varcare per la ventottesima volta una finish line con il display TDS ad indicare una manciata di secondi sopra i duecentotre minuti.
E ora chiedetemi se sono felice.


preparazione firenze marathon
Finita. Con gli ultimi 10 chilometri anche questo lungo viaggio e giunto al termine. 
Cento giorni, cinquanta uscite e cinquantasei ore passate in strada a macinare asfalto  per poter timidamente dire di essere di nuovo pronto ad affrontare una quarantadue. 
Davvero pronto ? Sinceramente non ne sono del tutto convinto. 
Ma questo è quanto sono riuscito a fare con un ultimo mese che mi ha regalato più di una soddisfazione (quattro lunghi, una mezza under-novanta come non accadeva da tempo e una caviglia che nonostante tutto continua a mantenersi silente). 
Aspettative? Finirla. E possibilmente bene. Se poi, riuscissi anche a mantenere per tutta la gara lo stesso ritmo tenuto nell'ultimo lungo ancora meglio, ma per una volta non è il crono la mia priorità. 
Perchè a voler guardare il bicchiere mezzo pieno riuscire a correre per così tanti giorni senza saltare nemmeno una settimana non capitava ormai dal 2014.
Ora tre giorni di meritatissimo ozio e poi Domenica proviamo a raccogliere quanto seminato.
firenze marathon
Me lo sono chiesto spesso, anzi spessissimo, negli ultimi 10 chilometri. Perchè insistere in una sorta di supplizio quando è solo la testa a voler attraversare, in Santa Croce, la tanto agognata linea, quella che sancisce la fine dei quarantadue chilometri e centonovantacinque metri della FirenzeMarathon? Eppure le premesse per fare bene c'erano tutte. Una quindicina di gradi, coperto, pioggia e vento non pervenuti, e soprattutto  una mezza, quella di Busto, portata brillantemente a casa con un tempo di tutto rispetto. Senza l'assillo di cercare il personale a tutti i costi decido, comunque, di provare a tenere i 4e15 rimandando la decisone sul tipo di gara da interpretare solo al termine del parco delle Cascine. Sulle ali dell'entusiasmo la partenza, grazie anche al grande viale e soprattutto alla posizione conquistata in griglia, non potrebbe essere migliore con il ritmo gara già impostato dopo pochi metri. Ritmo addirittura un "tantino" troppo veloce. Giusto una rapida occhiata a chi mi segue ed è un attimo decidere di approfittare (nuovamente) del comodo servizio offerto dagli angeli dal palloncino giallo. E una volta demandato ad altri la preoccupazione di controllare il Garmin non resta che godersi la gara. Almeno finchè è durata. In perfetta media al quinto, già al decimo tocca pagare dazio per la solita sosta "idraulica". Altri secondi lasciati per strada all'uscita del parco e la consapevolezza che quella che sto correndo non sarà di sicuro una maratona da ricordare. Nuovo piano di "battaglia" e ritmo sui 4e20 con un passaggio alla mezza in linea con la maratona di Venezia. Ventidue, ventitre e la voglia di soffrire comincia a venir meno. Il ritmo si alza (o si abbassa, come dir si voglia) e di fatto la mia gara, dal punto di vista delle gambe, finisce lì, in via Aretina. firenze marathonE con la cupola del Brunelleschi che pare di poter toccare, la tentazione di tirar dritto, ponendo fine ad un'inutile sofferenza, debbo confessare
di averla avuta. Ventiquattro, venticinque e i chilometri che si susseguono ancora più "lenti" del solito. Campo di Marte, il centro sportivo con lo stadio Artemio Franchi e il campo da baseball dove tocca prendesi una pausa per lo "spirito". Viale De Amicis e il cavalcavia dell'Affrico unica "asperità" del percorso. Trentadue, trentatre, trentaquattro e finalmente si rientra nel salotto buono della città, quello che da solo vale il prezzo del biglietto. Il Batttistero, Via Calimana, firenze marathonPiazza della Repubblica, Borgo Ognissanti dove sono costretto nuovamente a rifiatare. Lungarno Vespucci, Lungarno Corsini, Ponte Santa Trinità, Ponte Vecchio, Piazza della Signoria e finalmente il Duomo dove un cartello, con il "40" in bella vista, ricorda che ormai il più è fatto. Via del Proconsolo, Via Ghibellina (che pare essere la via più lunga del mondo), Viale Della Giovine Italia, Lungarno Della Zecca Vecchia e finalmente il tanto sospirato tappeto blu a coprire gli ultimi metri che pongono la parola  "fine" a poco più di duecento minuti di (e questa volta è il caso di dirlo) vana fatica.
L'attesa
Archiviati anche gli ultimi dieci chilometri non resta che attendere. Ancora pochi giorni e mi ritroverò alle spalle di Santa Croce in attesa dell'ennesimo start.
Niente di più facile che, per ingannare il tempo, si finisca per attaccare "bottone" con le persone che si ritroveranno a condividere lo stesso spazio. E sono quei minuti interminabili, quelli che dividono l'ingresso nel "corral" dalla partenza, che ti portano a realizzare che, la corsa, ha anche il grande merito di azzerare le distanze.
Non conta chi sei, cosa fai, qual'è il tuo stato sociale o quanto guadagni.
Il tutto ruota sempre e solo intorno ad un'unica domanda: "quanto hai in maratona ?".
#ilbellodellacorsa
firenzemarathon
Archiviata anche l'ultima uscita di "categoria" non resta che macinare, nei prossimi giorni, una trentina di chilometri prima di indossare nuovamente un pettorale. Il pettorale dell'ennesima quarantadue. La quarta di questo duemiladodici. Decisione maturata dopo la bella prestazione in quel di Busto e formalizzata, ovviamente, all'indomani del termine ultimo, già prolungato oltre ogni aspettativa, per l'iscrizione con la quota "agevolata". Obiettivo ?. Il solito, portarla a casa. Se poi in particolare giornata di grazia venisse fuori qualcosa di "buono", tanto di guadagnato. Io per una condotta di gara tipo Venezia, dove il "muro" è stato l'unica cosa che è mancata, metterei la firma.
E se infine, domenica, Giove Pluvio fosse via per il weekend, saremmo tutti contenti.
FirenzeMarathon
E con questa siamo a quattro. Forse un po' troppe in soli dodici mesi ma con un ultimo lungo portato a casa senza troppa fatica e delle previsioni che promettevano bel tempo sarebbe stato davvero un peccato sprecare l'occasione di correre per la prima volta a Firenze.
Sbrigata poi la pratica treno-albergo-pettorale non mi è rimasto altro che partire. Pomeriggio del sabato dedicato all'expo e poi in centro ad incontrare vecchi amici prima della cena a base di carboidrati e proteine (leggi una fiorentina da otto etti).
Mattina sveglia ad un orario "umano" e dopo una ricca colazione a piedi sul Lungarno direzione Santa Croce.
Nove e diciannove e al colpo di pistola si parte. I larghi viali permettono, almeno per quel che miriguarda, di impostare fin da subito il ritmo desiderato e almeno per i primi chilometri riesco ad andare anche meglio di quanto potessi sperare. Fortezza da Basso, sottopasso della stazione e poco dopo il 5° si entra nel Parco delle Cascine. Una decina di chilometri avanti e indietro e al 15°, una volta usciti dal polmone verde, si passa l'Arno sul Ponte della Vittoria.FirenzeMarathon
La media c'è, la brillantezza meno. Da Lungarno deviazione sino a Porta Romana e di nuovo verso il fiume passando sotto "Palazzo Pitti". 
Cambio di riva e mezza maratona archiviata con una trentina di secondi di margine. Ma non è giornata. Meglio allora togliere il piede dall'acceleratore e godersi il resto della gara approfittando di una giornata di sole che ha ben poco da invidiare a quelle del mese di Marzo. Venticinque, trenta, trentacinque e finalmente l'ingresso nel centro storico. E come per quella di Roma gli ultimi chilometri valgono da soli il prezzo del "biglietto".
FirenzeMarathon
Il Battistero, piazza della Repubblica, il Ponte Vecchio, Piazza della Signoria, il Duomo e dopo gli ultimi interminabili 2000 metri, finalmente Santa Croce con il crono che indica qualche secondo sopra le tre ore e sedici.
Bella. O forse no. A due giorni dalla trasferta nel capoluogo toscano ancora non ho deciso se questa maratona mi è piaciuta davvero. E non riesco a spiegarmelo.
L'organizzazione, i volontari, i ristori, i chilometri finali da brivido, tutto perfetto.Eppure non riesco a decidermi. 
Non sarà che voglio trovare una scusa per riprovarci l'anno prossimo ?
Archivati gli ultimi chilometri non resta che attendere pazientemente l'arrivo della Domenica per immergersi nuovamente nel clima della competizione.
Sono anni che desidero correre a Firenze ma, con la concomitanza della maratona di casa prima e con la partecipazione a quella di Venezia poi, ho sempre trovato la scusa per rimandare l'appuntamento con la maratona della città gigliata.
Ma non provare, almeno una volta, la seconda (per numero di partecipanti) "quarantadue" d'Italia in una delle città più belle del mondo sarebbe davvero un peccato.
Un solo obiettivo dichiarato: finirla.
Adesso non esageriamo, ci si riprova anche stavolta.
Almeno sino al trentaduesimo ......
firenzemarathon
Biglietti treno ? Presi
Albergo ? Preso
Pettorale? Preso
Firenze arrivooooooo!!!!