aria di casa
Dovendo passare dai genitori dopo il lavoro, non potevo non approfittare dell'occasione per tornare a correre sulle strade che hanno visto muovere i primi passi da "tapascione" quando, la corsa, era per me solo un modo per fare fiato da perdere poi inseguendo un pallone.
Badile, Moirago, Cascina S.Maria, S.Novo, S.Pietro, S.Giacomo, in poche parole il giro delle frazioni di uno dei tanti comuni del parco agricolo sud Milano.
Partito con l'idea di limitarmi a ripetere il percorso che era solito essere la base dei miei allenamenti, in corso d'opera mi sono invece "avventurato" verso nuovi lidi. Convinto che prima o poi sarei comunque riuscito a incrociare il vecchio percorso ho cominciato a vagare, sempre su asfalto, in mezzo al verde. Risaie a destra e risaie a sinistra.
Macchine poche, ciclisti anche meno e il piacevole incontro con una cicogna impegnata a prendere il sole.
Quaranta minuti per incrociare la provinciale che unisce Trezzano a Zibido S.Giacomo e altri dieci per ritornare, finalmente, sul vecchio percorso. Quattordici km e rotti in un'ora e sei minuti.
A pezzi ma molto soddisfatto.
Il senso della corsa, la libertà di andare dove vuoi, quando vuoi. Queste sono proprio le uscite che mi danno più soddisfazione, quelle senza pretese, non programmate. Bel ritmo comunque, almeno lo sarebbe per mein questo periodo!
RispondiEliminaUn bel tuffo nei ricordi insomma...
RispondiEliminaMeno male che non ci hai ritrovato una città , là dove c'era l'erba (da" Il ragazzo della via Gluck")..
RispondiEliminaun po di vecchi ricordi riaffiorati??????
RispondiElimina@tutti: un po' come tornare indietro di quasi vent'anni
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