e sono 13
E con ieri sera, i concerti di Vasco di cui sono stato spettatore, son diventati 13. Dal primo al teatro tenda di Lampugnano, nel settembre dell'85, di tempo ne è passato parecchio. Eppure sembra ieri.
I suoi "live" sono sempre un evento. Oltre due ore di puro spettacolo, senza troppi fronzoli.
E se non c'è da promuovere un album, secondo me, è ancora meglio. Più spazio a canzoni che, magari, sono anni che non vengono suonate dal vivo. Come nel 2003 quando, dopo anni, gli venne concesso nuovamente S.Siro per 3 date memorabili e ovviamente tutte "sold-out". Oppure come per questo tour. 3 sole canzoni inedite in una scaletta che ha ripercorso oltre 30 anni di carriera diventata per me, la colonna sonora di tutti questi anni.
Canzoni come "Ieri ho sg. mio figlio", "La nostra relazione", "Anima fragile" o "Incredibile Romantica", nei concerti a cui ho assistito, non ricordo di averle mai ascoltate.
E poi sentire Vasco eseguire, con la chitarra, "jenny è pazza" e "Sally" non è cosa da tutti i giorni.
Certo che un concerto a S.Siro ha un fascino diverso. Vedere il prato e i tre anelli dello stadio stipati all'inverosimile di gente che canta all'unisono dalla prima all'ultima canzone è veramente uno spettacolo, ma viste le polemiche sui decibel che, puntualmente da anni, accompagnano qualsiasi evento programmato nel tempio del calcio, poter assistere ad un concerto in un luogo piu "intimo", se così si può definire un palazzatto riempito da 12000 persone, in condizioni audio ottimali, da le sue belle soddisfazioni.
Vasco è veramente in forma, puntualissimo e supportato ottimamente dai musicisti che ormai da anni lo accompagnano, sale sul palco alle 21 e attacca subito con "Ho fatto un sogno", il primo degli inediti. Poi è la volta di "Ieri ho sg. mio figlio", fantastica nella versione live, "Cosa Vuoi Da Me", "La Nostra Relazione", "Sto Pensando A Te", "Gli Angeli" dedicata a Maurizio Lolli, l'amico e manager scomparso anni fa, "Domenica Lunatica", "Vivere Senza Te", "Anima Fragile", "Io Perderò" e "Ad Ogni Costo". A questo punto Vasco lascia il palco per una piccola pausa e la band diventa protagonista della scena con un brano strumentale. Si riparte poi con "Sono Ancora In Coma", "Delusa", "Quanti Anni Hai", "Stupido Hotel", "Un Senso", "Deviazioni" e "Il Mondo Che Vorrei".
Nuova piccola pausa e quando si riaccendono le luci Vasco è da solo, sulla pedana che si protrae in mezzo al pubblico, con la chitarra in mano, pronto ad eseguire "Jenny è pazza", il suo primo 45 giri, e "Sally".
Infine un medley, ("Dillo Alla Luna", "Incredibile Romantica", "Una Canzone Per Te", "Hai Ragione Tu", "Ridere Di Te", "Occhi Blu" e "Senza Parole"), prima delle canzoni che, come ormai da molti anni, fanno la parte dei titoli di coda:
"Vita spericolata", "Canzone" e "Albachiara", lasciata quasi sempre cantare dal pubblico in delirio.
Posso solo aggiungere: soldi spesi veramente bene.