running in Venice
Non è andata. Al 38° è toccato alzare bandiera bianca.
Sei e 30. Buio pesto, temperatura che potrebbe tranquillamente essere quella di una mattina di Novembre inoltrato, e agli occhi di quei pochi in strada per altri motivi lo strano spettacolo di questa sorta di processione. Donne e uomini di tutte le età, in abbigliamento sportivo, con una sacca blu a tracolla e tutti quanti diretti nel medesimo luogo: il Tronchetto, dove le navette, messe a disposizione dell'organizzazione, attendono per il trasporto a Stra.
Una quarantina di minuti e i bus ci scaricano a poca distanza dal luogo della partenza. Sosta sotto il tendone adibito a spogliatoio e poco dopo le otto pronto per l'appuntamento davanti a Villa Pisani per l'incontro con i "Blogtrotters" (in rigoroso ordine alfabetico) Alvin, Anita&Simone, Luca, Michele e Pasteo.
Quattro chiacchere e poi, con largo anticipo, assieme ad Alvin dentro la seconda gabbia in attesa della partenza. Nove e quindici le handbike e dopo pochi minuti si torna ad essere protagonisti.
Primi minuti dedicati ad evitare i più lenti e primo chilometri chiuso a 4' e 21" con i pacer dai palloncini azzurri
(3h) a portata di "mano". L'idea è di seguirli ma con un secondo chilometro a 4' e 8" è un attimo capire che continuare a seguire quelli che dovrebbero essere i nostri "angeli custodi", per quel che mi riguarda, potrebbe essere una tattica che non paga.
Senza il Garmin poi, misteriosamente scarico, tocca tornare all'antico facendo affidamento solo sulle senzazioni, su chi mi corre intorno e, soprattutto, al Polar che mi porto sempre dietro per ogni evenienza.
I chilometri si susseguono e, dopo una fase di assestamento, già dal quinto riesco a essere costante (e dopo 4 anni da garmin-dipendente chi se lo aspettava) inanellando una serie di parziali intorno ai 4' e 14" che mi portano alla mezza con un discreto bottino di secondi da poter eventualmente spendere nella seconda parte.
Marghera, Mestre, e una volta a Parco San Giuliano i tempi cominciano a dilatarsi. Non di tanto ma quanto basta per realizzare che difficilmente si può puntare al personale. Trentesimo a 4 e 21", poi 4' e 17", 4' e 25" e 4' e 19".
La stanchezza comincia a farsi sentire e il cavalcavia che ci porta sul ponte della Libertà è la mazzata finale. Metabolizzata la delusione non resta che continuare cercando comunque di portare a casa il risultato visto che il passo, nonostante il vento (ovviamente) contrario, è ancora soddisfacente.
Piazzale Roma, Santa Marta e al 38° non ne ho davvero più. Crisi vera. Al pascolo sino al 39° (8'05"/km) e dopo un po' di Gatorade, alla vista del primo dei 14 ponti, raccolgo le ultime energie e riparto per gli ultimi e faticosissimi chilometri.
Arrivati alla Dogana, il Canal Grande e poi, dopo un centinaio di metri, Piazza San Marco da percorrere tra due ali di folla. Ultimi sei ponti e ultimi mille metri. Non mi resta che trattenere il fiato per cinque interminabili minuti prima di poter ricevere una meritatissima medaglia.
Per la cronaca, poco meno di undicimila e trecento secondi di pura fatica.
Cavolo mi costringi a fare i conti... :D
RispondiEliminaComplimenti! Magari non ero ciò che volevi ma è pur sempre un'altra tacca.. ;)
Beh in ogni caso col vento contrario dopo il trentesimo è difficile lottare. Neanche alcuni tra i primi sono riusciti a mantenere il ritmo.
RispondiEliminaTi rifarai!
non mi sembra sia andata male alla fine, anzi! avevi aspettative altissime da cui la tua delusione, ma sono certo che fra qualche giorno rivaluterai la tua prestazione. i miei più sinceri complimenti
RispondiEliminain effetti ho sentito dire da più parti che domenica cera parecchio vento contrario sul ponte e li se non sei coperto è dura, se sei al limite è dura superarlo indenni.
RispondiEliminaBravo cmq una nuova avventura portata a buon fine :)
dai Nino, un'altra nel palmares.
RispondiEliminanon mollare
Alessio (kaiale)
Domenica seguendo la diretta in tele gli organizzatori sostenevano (come sempre penso) che fosse un percorso facile...da esterno mi sembra una delle maratone più "difficili" in Italia!?quale altra maratona ha gli ultimi 20km così impegnativi?
RispondiEliminaChe dici...
Vorrei farla io in 11.300 secondi! :-) Dai guarda il lato positivo, hai una medaglia e un trofeo in più!
RispondiEliminaCiao Nino, direi che il tuo l'hai fatto. Ci sta un po' di delusione per il risultato non raggiunto, ora non resta che armarsi di buona volonta' e ripartire alla carica. Non mollare. Mai.
RispondiEliminaPeccato era quasi fatta, ma comunque complimenti un tempo di tutto rispetto, dai Nino non ti abbattere è tutta colpa del Garmin ti ha ''deconcentrato'', e comunque starai gia pensando di rifarti alla prossima...a presto.
RispondiElimina3h 08 giusto???? hai fatto comunque un ottima gara ... alla prossima under 3h...forza nino un altra medaglia messa in bacheca..
RispondiEliminaIo avrei firmato per andare in crisi SOLO al 38esimo.. purtroppo ho fatto i conti con il muro qualche km prima di te.. grande e stoico comunque!
RispondiEliminaNino ottimo tempo, il muro delle 3 ore è solo rimandato. mi fa logare solo da anonimo francoscr
RispondiEliminacapisco che manca la voglia di scriverlo, quel tempo, anche se resta ottimo! almeno su quel cavalcavia eri ancora lucido: mi ricordo di certi zombies.... ;D
RispondiEliminaCon tutto rispetto...
RispondiEliminaSe la maratona é una zoccola Venezia é una gran mignotta!
I saliscendi del parco sono snervanti, il ponte lo dovrebbero chiamare il Bridge Pain, e i ponti a seguire i Bridgini Fottuti Pain!
:D
Nino sei un grande!
Di la verità, hai voluto aspettarmi come l'anno scorso allo stesso punto... metto la firma oggi per fare la tua "carriera podistica" bravo ragazzaccio!
RispondiEliminaBravo Nino vai forte comunque,piacere di averti conosciuto ;)
RispondiEliminaNon mi racconti niente di nuovo, perche' conosco benissimo queste situazioni purtroppo.
RispondiEliminaTi sei giocato tutto con quell'altalena, invece di piazzarti a 4.17 sempre....
Quando viaggio sul filo del rasoio di una condizione poco poco sufficente, e' quello che fa la differenza fra il botto e la tenuta...
Forza, vedrai che tra un po' ti ronzera' di nuovo in testa l'idea meravigliosa.....
Marco Bucci
Sembra la cronaca (anche nel crono) della mia prima e finora unica maratona ma all'epoca la crisi sopraggiunse al 30° e, come ha già commentato qualcuno, firmerei per una eventuale crisi al 38°: forse è più gestibile dal punto di vista psicologico.
RispondiEliminaComunque sia adnata, complimenti, ogni gara ha una sua storia e domenica doveva andare così!
ciao
@insane: non è difficile. giusto per vedere come siete messi a matematica. grazie
RispondiElimina@web: non è il massimo avere il vento contro per buona parte della gara. Ma anche senza vento non penso che l'esito
sarebbe stato tanto diverso.
@federico: sono comunque soddisfatto e sto già pensando alla prossima.
@tosto: non so se odio di più il vento o la pioggia. non ho ancora deciso.
@alessio: già pronto (mentalmente) per la prossima.
@teo: secondo me non esistono maratone facili. sono sempre 42195 metri. portare a casa anche la più piatta (tipo milano)
è comunque un impresa. non ho molta esperienza ma anche Roma alla fine non scherza.
@traps: hai perfettamente ragione, e siamo a 16. grazie
@drugo, max, franco: grazie. io non demordo.
@lello: promosso. grazie
@luca: non ti abbattere. per te è solo la prima, ti rifarai di sicuro alla prossima
@marco: lo faccio solo per farvi fare 4 calcoli (lo faccio anche quando va bene!). comunque grazie.
@master: grazie. certo che l'attesa senza "er parrucca".........
@alvin: allora potevi aspettarmi!!!!!!. grazie e alla prossima
@simone&anita:grazie. è stato un piacere anche per me.
@marco. hai ragione ma dopo 4 anni di garmin-dipendenza non è facile farne a meno. e alla fine sono stato anche abbastanza bravo.
@insweep: in effetti se 'sta crisi deve arrivare meglio che sia il più tardi possibile. rimane meno da soffrire. grazie
Maledetti questi muri! Mi sembra di rivedermi a Milano, quel giorno glaciale. Ancora non mi sono ripresa, ma non demordo - e non lo farai neanche tu!
RispondiEliminacavoli con tutta l'acqua che c'è a Venezia "pascolare"non è mica facile èè decisamente più credibile finire nella rete di qualche pescatore di frodo!!Scherzi a parte Venezia avrà l'arrivo più spettacolare ed unico ma i ponti son tosti!!
RispondiEliminaSei comunque arrivato e questo è sempre un risultato. Sarà stato un lungo mancato la causa di tutto?
RispondiElimina@valentina: io non demordo. ho la testa dura
RispondiElimina@arirun: condivido!!
@marco: più probabile la mancanza di lavori di qualità ad agosto. i lunghi non me li sono fatti mancare.
Il tempo era strano: prima faceva caldo poi ha comiciato a fare quasi freddo. A me le gambe mi si sono bloccate già al 18°, magari avessi potuto anch'io arrivare 1 ora e 17 prima del tempo che ho fatto, come hai fatto tu !!
RispondiEliminaCon ritardo, ma ti cito nel mio Blog:
RispondiEliminahttp://matteo-vivian.blogspot.com/