Medio

dalle ripetute al medio
Nemmeno il tempo di rendermi conto che, con le ripetute, ho fatto finalmente pace  che ho già trovato modo di prendermela con un altro tipo di "lavoro": il medio. Come ogni bravo "studente" mi applico e faccio, o almeno ci provo, i compiti assegnati ma c'è poco da fare, ora ho scoperto che 'sto "medio" non mi piace. 

Partendo dai dieci chilometri, nella tabella che seguo, ogni settimana c'è l'aggiunta di un mattoncino (leggi un chilometro) e solo l'idea di dover arrivare a venti già mi angoscia. Perchè il medio, come scritto ne "La mia maratona" di Arcelli e Massini, deve avere caratteristiche ben definite per migliorare la capacità del nostro organismo di utilizzare una maggior miscela di acidi grassi risparmiando glicogeno muscolare. 

E quindi il ritmo della corsa non deve essere (ovviamente) ne troppo lento ma nemmeno troppo veloce altrimenti assume le caratteristiche di una gara dove la "benzina" utilizza maggiormente il glicogeno.

E quindi, almeno nel mio caso, un occhio alla strada e l'altro al garmin. Aggiungiamoci il correre in solitaria e acqua a catinelle dal primo all'ultimo dei tredici chilometri previsti e abbiamo il quadro completo del sabato mattina.
Manco fosse un lavoro.

13 commenti:

  1. Dura svolgere questi lavori da soli.. ma dipende dalla giornata. A volte trovo peggiore "firmare il cartellino" correndo un lento!

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  2. uomo..tu sei sempre difficile..nei medi..ma ti servono:-)

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    1. lo so, non lo sapessi, ma lo so (questa mi sembra di averla gia sentita da qualche parte)

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  3. Vuoi mettere la soddisfazione di dire "ci sono riuscito", di vedere la faccia degli amici non runner quando sentono che hai corso per un'ora sotto la pioggia....
    A parte gli scherzi, il medio serve anche nella maratona, consolati pensando che lo correrai a ritmi più lenti rispetto a quelli con i quali corri la mezza e che pertanto non dovrebbe essere particolarmente difficile (a me, quando devo fare io un allenamento del genere, pensare questa cosa aiuta molto).

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    1. a livelllo di sforzo non è pesantissimo. e solo questione di testa.

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  4. Nino, i medi in solitaria sono sempre un osso duro, l'importante è portarli a termine come fai tu con spirito di abnegazione e caparbietà

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  5. mi mancano, ma per mancanza di tempo
    quando li faccio mi piacciono, perchè io li interpreto come una corsa nè blanda, nè in affanno, ma agevole,
    con alla fine uno spunto di cattiveria a seconda della giornata

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  6. ihihhihi manco fosse un lavoro.... AHAHAHAH quante volte ci penso IHIHIHIHIHI

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