29 Gennaio 2006 - tedoforo per caso

Quando non ci speri più ma rientri come riserva
29 Gennaio 2006 - tedoforo per caso
Sembra ieri eppure sono già passati dieci anni. Alberto Tomba da Fazio con la torcia olimpica, la candidatura online e l'attesa per una convocazione che non ne vuole sapere d'arrivare.

Sessantadue tappe, diecimila tedofori e oltre 11.300 km per portare, attraversando tutte le Regioni e le Province d'Italia, la Fiamma Olimpica a Torino per l'accensione del braciere durante la Cerimonia di Apertura dei Giochi. 

Un onore e una immensa gioia. Non vedo come poter descrivere meglio l'opportunità che si mi è materializzata ventiquattro ore prima dell'arrivo della "carovana" Olimpica a Milano. Il cellulare che suona e il display che indica un numero sconosciuto con prefisso "011": "Sarebbe disponibile a fare il tedoforo domani ?". Che domanda, ovvio che si. 

Evidentemente qualcuno doveva aver dato buca all'ultimo momento (nel comunicato del comune di Milano il mio nome non risulta nella lista dei 120 "prescelti") e il comitato olimpico si era visto costretto a correre ai ripari ripescando nel database delle candidature. 

Un viaggio, quello della fiamma olimpica, non privo di contrattempi con contestazioni varie in più di una città. E poteva Milano essere da meno ?. Certo che no! E a chi poteva capitare una delle due contestazioni nel capoluogo lombardo se non al sottoscritto ? 

Unico caso di runner costretto a percorrere la propria frazione camminando. E allora perchè non approfittarne ?
I cinquecento metri più "lunghi" della mia vita.