14° Legnano Night Run

non è andata poi cosi male
14° Legnano Night Run  - foto legnanonews
Due sole parole: che fatica!
Da oltre un decennio, la Legnano Night Run  è  l'appuntamento in notturna di fine estate con numeri che  dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno,  la voglia della gente  di essere protagonisti ad una manifestazione che, nel corso degli anni, ha saputo costruire intorno a sé  un meritato consenso.

Solita collaudata formula con l'apertura dedicata ai più piccoli,   la "street workout" (novità 2018) per gli amanti della comminata con i suoi 4 chilometri da fare ascoltando  le indicazioni del trainer in cuffia e immancabile chiusura con la gara da sette chilometri e mezzo.

Riscaldamento degno di tale nome, quattro chiacchiere con gli amici e  con discreto margine in zona gonfiabile per evitare il traffico dei primi metri.

L'idea sarebbe quella di non strafare. Vengo da settimane di carico e il 7x1000 a sole 36 ore dovrebbe essere un buon deterrente ma non avendo nessun impegno previsto nel fine settimana  (leggi Mezza di Monza) posso anche permettermi di provare ad esagerare.

legnano night runNove e ventisette, si parte. L'ampia sede stradale permette di andare subito a regime ed è un attimo trovare il proprio ritmo. Le gambe girano bene e la compagnia con cui ho scelto di condividere questi primi minuti di gara sembra quella giusta.

Il percorso è invariato da tre edizioni, mi piace parecchio e lo conosco bene. Facile per i primi due mille, sottopasso abbastanza "fastidioso" al terzo e leggera discesa che ci accompagna quasi sino al quarto, dove sono obbligato a risintonizzare il navigatore: dieci, dodici secondi in più è il giusto pegno da pagare per poter mantenere una sorta di spinta e non cedere di schianto. 

E se della compagnia iniziale è rimasto ben poco ce ne sono diversi nelle mie medesime condizioni. Tocca stringere i denti. Non manca molto. Basta esserne convinti. Diverse posizioni perse, qualcuna guadagnata e finalmente, una volta immessi in Corso Magenta, non resta che  provare  a limitare i danni. 

E' compito del cartello numero 7 fornire insperate energie e affrontare gli ultimi interminabili metri sembra addirittura meno pesante. Prova di sprint (vinto)  con quello che mi precede di qualche metro e gara chiusa poco sopra i trenta.

Peggio dell'anno scorso ma meglio di quanto fatto due anni fa. 
Ma che fatica !!!