Piccolo Stelvio, ancora

bello, ma che fatica

Piccolo Stelvio, 6x1000
Giro di boa, otto settimane all'appuntamento con la maratona di primavera e una preparazione che entra nel vivo.

Sessioni più impegnative, due lunghi già in archivio e dopo, averlo rimandato per un paio di settimane, l'appuntamento con le salite lunghe da 1000 in programma alla fine della prina parte di tabella. E per farle tocca spostarsi in macchina. Sveglia a orario comodo e in una mezz'oretta sono pronto a svolgere il compitino in una splendida ma freddissima  giornata di sole.

Un migliaio di metri di riscaldamento (lo so, sono pochini) e una volta arrivato all'altezza del ponte medievale si va ad iniziare: 6 tornanti, un breve falsopiano prima della mazzata finale del tratto ribattezzato "caramamma". Il tutto da ripetere sei volte sotto lo sguardo incuriosito di automobilisti (pochi), ciclisti e pedoni incrociati durante la fatica.
Sei minuti e spicci a salire, altrettanti a scendere e una irresistibile voglia di mollare tutto che mi accompagna per tutta la prima "scalata".

Ma ormai sono qui e tanto vale portare a termine il compito nel migliore dei modi.

Altre cinque, ne mancano solo cinque.