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10K Monza
Giunta alla sua quarta edizione, la notturna di Monza, anche quest'anno, ha richiamato un bel numero di runners.
Gli ingredienti ci sono tutti: buona l'organizzazione e la logistica, onesta l'iscrizione (e con il pettorale della sera si può anche partecipare alla 5k della mattina dopo) ma soprattutto molto bello, anche se duro, il percorso da 5 chilometri da ripetersi due volte con il fondo per buona parte in pavè e curve secche in discreto numero.
Dal mio punto di vista un unico neo: la sede stradale troppo stretta per una partenza con cosi tanti partecipanti e una prima curva a 90° dopo appena una cinquantina di metri con il gruppo non ancora sgranato.
Ritiro pettorale, cambio d'abito, borsa lasciata ai volontari e via per le strade del centro per il riscaldamento.
Una ventina di minuti in scioltezza prima di "ingabbiarmi" sotto il gonfiabile della partenza cercando di guadagnare una posizione non troppo arretrata. Ore 21.30 e allo sparo solita ressa per guadagnare posizioni con il solito rischio, neanche tanto remoto, di finire distesi. Il tempo di girare intorno all'Arengario e infilare via Carlo Alberto e finalmente riesco ad impostare un ritmo, almeno nelle intenzioni, non troppo diverso da quello tenuto appena sette giorni prima.
10K Monza
E come al solito, correndo all'interno di un centro cittadino, il garmin risulta essere totalmente inaffidabile con indicazioni sul passo assolutamente errate.
Primo giro concluso in poco meno di ventun minuti, secondo appena sopra perdendo, rispetto al primo passaggio, un decina di posizioni e con un ultimo chilometro in progressione corso a 4'.
Ci si accontenta.
running day saronno
Riprendere a correre dopo una così lunga pausa scegliendo di partecipare ad una gara in quel di Saronno non è di sicuro tra le idee più sensate che mi potevano venire. E durante il riscaldamento il quesito su come affrontare la distanza me lo sono anche posto. Ricominciare a correre per doversi fermare subito dopo la prima uscita non rientrava certo tra le opzioni contemplate.
Ma come al solito è bastato varcare la linea di partenza che tutti i buoni propositi sono stati immediatamente dimenticati. Niente a che vedere con un passo da personale ma decisamente in linea con i tempi dell'ultima Stramilano.
running day saronno
Percorso da tremila e trecento metri da ripetersi tre volte con il fondo in prevalenza d'asfalto ma con diversi tratti in pavè che bagnato da una leggera piogerellina diventa una "gioia" per tutti. Discreta la partecipazione anche se, giunti alla quarta edizione, mi sarei aspettato di meglio e più che sufficiente la logistica con una palestra a poche centinaia di metri a nostra disposizione.
Primo giro concluso in tredici minuti e mezzo, secondo sotto i quattordici e l'ultimo appena sopra.
Come inizio non mi sembra affatto male.
The media running challenge
Giunta alla sua terza edizione, oggi a Milano, è andata in scena la gara non competitiva a scopo benefico  The media running challenge. Diverso il periodo, passato da Maggio ad Ottobre, raddoppiata la distanza portata a dieci chilometri e ovviamente modificato il percorso portando i runners a correre anche al di fuori del Parco Sempione. Perfetta la logistica all'Arena civica. Spogliatoi, docce e deposito borse ubicati nei locali dello storico stadio e ristoro con pasta party finale offerto dagli sponsor.
Giornata decisamente da ponte del primo Novembre e voglia di prendere l'acqua pari a zero. A soli 7 giorni da Venezia e con i postumi di un forte raffreddore, il buon senso consiglierebbe di starsene a casa sul divano ad oziare davanti alla televisione.
Ma evidentemente le parole "buon senso" non appartengono al mio vocabolario e con la scusa di poter correre, per una volta, per le vie del centro, alle nove e trenta pronto in macchina per raggiungere gli amici in zona Arena.
Iscrizione, cambio veloce e via per il riscaldamento prima di posizionarci sotto il gonfiabile in attesa della partenza. E in attesa dello start nella mia mente "malata" il dubbio: vado tranquillo e mi godo il percorso o vado a cannone ma comunque mi godo il percorso?  Ovviamente opto per la seconda ipotesi. 3' e 52", 3' e 53" e 3' e 46" i primi tre chilometri, ritmi che, a soli sette giorni da una maratona, mi rendo conto di non poter reggere ancora per molto. 
The media running challenge
Decido quindi, per una più saggia condatta di gara, abbassando un po' il ritmo, ma giusto per arrivare comunque a concludere con una media finale intorno ai 4/km. I chilometri scorrono e, nonostante la fatica che comincia a farsi sentire, il passo si mantiene a ritmi più che soddisfacenti. Una volta rientrati nel parco poi il più è fatto.
Ancora una decina di minuti e anche questa gara la si può archiviare. Un ultimo sforzo, l'Arena che si avvicina, l'ingresso dalla "porta Trionfale" e gli ultimi trecento metri di pista che sembrano non terminare mai. Un occhio al Garmin e il display che indica una manciata di secondi oltre i quaranta minuti sperati.
Bagnato come un pulcino ma molto soddisfatto per il risultato.
Deejay Ten 2010Giornata di festa per diecimila runners di tutte le età e categorie. Da quelli che hanno invaso le strade intorno a s.siro semplicemente per camminare i cinque chilometri della "five" a quelli impegnati nella "ten" agonistica, come dice il promo della radio, la diecimila più veloce d'Italia. E che questo sia vero o no, per molti di quelli che vi hanno partecipato, immagino poco importi. La corsa, nata nel 2005 da un'idea del più noto dj d'Italia, ha visto crescere di anno in anno il numero di partecipanti raggiungendo già dopo poche edizioni numeri ragguardevoli arrivando, in questa edizione, a sfiorare i quattromila "finisher". Perfetta la logistica con il Lido utilizzato come sede del "Deejay Village": deposito borse, spogliatoi e docce calde e nei giardini della struttura ritiro pettorali, stands degli sponsor e ristoro finale.
Deejay Ten 2010
La partenza, poco distante, è posta in Viale Caprilli, il lungo viale che molti tifosi, arrivando dalla metropolitana, sono soliti percorrere per recarsi allo stadio.
Il clima non è dei migliori, umido quanto basta, ma almeno non piove. Lo start, puntualissimo, alle nove e trenta e via a cannone, come sempre del resto, in gare di questo tipo. Il tre e trentotto al primo non mi lascia presagire niente di buono considerando i venti e passa chilometri tirati del venerdì. Un pensiero fisso: troppo forte, stavolta mollo.
Deejay Ten 2010E invece i chilometri passano e, anche se non veloci come il primo, i primi 4 sono tutti sotto i 3' e 50", al quinto pausa per lo spirito e poi di nuovo a scendere sotto la media prefissata. Arrivato al nono la stanchezza è veramente tanta e, imboccato nuovamente Viale Caprilli, il gonfiabile che indica l'arrivo sembra non arrivare mai.
Bello poi, guardando il Garmin, scoprire di avere corso gli ultimi mille metri a 3' e 40".
La DJTen 2010 in archivio sotto i 38' minuti. Non è personale, ma non ci si può proprio lamentare.