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deejay ten firenze
A ventun giorni dall'ultima volta con ai piedi delle A3 è di nuovo tempo di pettorale. E quale posto migliore per riassaporare il gusto della competizione se non il capoluogo toscano ?. In calendario la DeejayTen in versione gigliata: dieciK (non) competitiva per i più "bravi" e la cinque per tutti quelli che ci vogliono provare. Toccata e fuga, partenza all'alba e ritorno giusto in tempo per vedere, almeno nelle intenzioni, spegnere i semafori del GP di Montecarlo. Sveglia poco prima della quattro, colazione, doccia e in macchina direzione Milano. Traffico pari a zero e in quindici minuti (inimmaginabile di giorno) sono già parcheggiato alla fermata della metropolitana in attesa della linea sostitutiva notturna della M1. Curioso viaggiare con l'ATM a quell'ora. Solo io e l'autista, almeno per un paio di fermate, poi gruppetti di ragazzi di ritorno dal loro "sabato sera".  Mezz'ora per le vie quasi deserte di Milano e
deejay ten firenze
con largo anticipo sono già al binario in attesa di salire sul Frecciarossa direzione Firenze. Puntuale come poche altre volte alle 8 e 35 sono sul piazzale della stazione di Santa Maria Novella. Corsetta di riscaldamento e dopo pochi minuti sono già a Santa Croce in coda per il ritiro del pettorale. Cambio d'abito, borsa al deposito e di nuovo corsa verso Piazza della Signoria, dove è posizionato il gonfiabile che indica la partenza. Nessun obiettivo. Per una volta voglio godermi il percorso. Un'unica preoccupazione: saranno stati sufficienti le cure e i ventun giorni di ulteriore stop a risolvere i problemi alla gamba? Nove e quaranta e si torna ad essere protagonisti. Lasciata la piazza si va verso Piazza del Duomo, "circumnavigazione" del Battistero direzione Ponte Vecchio, deviazione sul Lungarno e, una volta attraversato il fiume passando sul ponte della S.Trinità, il lungo rettilineo che conduce a deejay ten firenze Porta Romana prima della lungasalita del Viale Machiavelli.Scollinamento intorno al quinto e una volta imboccato Viale Galilei la spettacolare vista della città che solo Piazzale Michelangelo può offrire. Terminata la discesa di nuovo su Lungarno prima di attraversare nuovamente il.fiume sul Ponte alle Grazie per gli ultimi cinquecento metri che portano all'arrivo posto in Santa Croce. Poco meno di quarantasette minuti e nessun fastidio. Mai stato così contento per una 10k, almeno per quel che mi riguarda, così lenta.
Deejay Ten 2010Giornata di festa per diecimila runners di tutte le età e categorie. Da quelli che hanno invaso le strade intorno a s.siro semplicemente per camminare i cinque chilometri della "five" a quelli impegnati nella "ten" agonistica, come dice il promo della radio, la diecimila più veloce d'Italia. E che questo sia vero o no, per molti di quelli che vi hanno partecipato, immagino poco importi. La corsa, nata nel 2005 da un'idea del più noto dj d'Italia, ha visto crescere di anno in anno il numero di partecipanti raggiungendo già dopo poche edizioni numeri ragguardevoli arrivando, in questa edizione, a sfiorare i quattromila "finisher". Perfetta la logistica con il Lido utilizzato come sede del "Deejay Village": deposito borse, spogliatoi e docce calde e nei giardini della struttura ritiro pettorali, stands degli sponsor e ristoro finale.
Deejay Ten 2010
La partenza, poco distante, è posta in Viale Caprilli, il lungo viale che molti tifosi, arrivando dalla metropolitana, sono soliti percorrere per recarsi allo stadio.
Il clima non è dei migliori, umido quanto basta, ma almeno non piove. Lo start, puntualissimo, alle nove e trenta e via a cannone, come sempre del resto, in gare di questo tipo. Il tre e trentotto al primo non mi lascia presagire niente di buono considerando i venti e passa chilometri tirati del venerdì. Un pensiero fisso: troppo forte, stavolta mollo.
Deejay Ten 2010E invece i chilometri passano e, anche se non veloci come il primo, i primi 4 sono tutti sotto i 3' e 50", al quinto pausa per lo spirito e poi di nuovo a scendere sotto la media prefissata. Arrivato al nono la stanchezza è veramente tanta e, imboccato nuovamente Viale Caprilli, il gonfiabile che indica l'arrivo sembra non arrivare mai.
Bello poi, guardando il Garmin, scoprire di avere corso gli ultimi mille metri a 3' e 40".
La DJTen 2010 in archivio sotto i 38' minuti. Non è personale, ma non ci si può proprio lamentare.