altra maratona, altra tabella
Sedici sono le settimane che mancano all'appuntamento con la maratona della città eterna e, dopo una meritatissima pausa, è ora di cominciare a preparare seriamente il prossimo obiettivo: arrivare a marzo con una condizione che mi permetta almeno di provare a fare meglio di quanto realizzato a Venezia. E forse la decisione di non correre a Firenze e nemmeno a Pisa, alla luce delle sensazioni provate nelle uscite più lunghe, non posso che ritenerla quella più giusta.
Dopo il tentativo di lungo di un paio di settimane fa, finito anzitempo a 6 chilometri da casa, ho deciso, viste anche le temperature non propriamente miti, di tornare a correre, per le distante maggiori, sul percorso a me più congeniale. Sicuramente monotono ma che, nel caso di una giornata storta, permette anche dal punto più lontano di essere nuovamente a casa in un tempo ragionevole. Unico neo passare, alla fine del singolo giro, sempre troppo vicino a casa.
E anche sabato, nonostante il buon riscontro cronometrico, alla fine del secondo i buoni propositi della mattina, provare ad allungare almeno sino ai 25 chilometri, sono stati miseramente abbandonati per una bella doccia calda.
Toccherà riprovarci sabato prossimo.