Andata alla grande

The media running challenge: anche molto bene
The media running challenge
Quarta edizione per "The media running challenge", la corsa nata per i professionisti della comunicazione (per loro una classifica dedicata), ma di fatto diventata di tutti. La gara, anticipata di un mese, è stata modificata nella formula con i dieci chilometri per gli amatori e i cinque per tutti quelli che ci vogliono provare e, per quanto riguarda la 10k, anche nel percorso privato, purtroppo, del suggestivo passaggio in Duomo. Perfetta la logistica con tutti i servizi posti all'interno dei locali dell'Arena civica, buono il ristoro finale offerto dagli sponsor ma soprattutto, ed è quello che contava di più, una bellissima giornata di sole ideale per una "sgambata" in centro.
Riscaldamento per i sentieri del Parco Sempione e poco prima delle 10 pronto sotto il gonfiabile in attesa dello start.
Incurante delle due ore e mezza spese nel lungo del giorno prima, decido di optare per la solita e unica condotta di gara per competizioni di questo tipo: a cannone.
The media running challenge
Solita ressa iniziale e primi secondi imbottigliato nel "traffico". Bastano però poche centinaia di metri e il
gruppo comincia a sgranarsi permettendo a tutti di impostare il proprio ritmo. Consapevole di non poter ambire a tempi che, a prescindere dai chilometri del giorno prima, attualmente non mi posso permettere mi limito ad andare a sensazione cercando di tenere un ritmo che mi permetta anche di apprezzare il percorso.
I chilometri passano tra l'indifferenza della gente e più di un clacson mi rammenta che sto pur sempre correndo per le vie di Milano e questo, per più di un automobilista, non si dovrebbe fare.
La stanchezza comincia a far capolino e al settimo la voglia di alzare il piede dal gas si fa insistente.
Il tempo di rifiatare un attimo e, una volta arrivati in Corso Sempione, di nuovo a spingere per gli ultimi
due chilometri. Varcato poi il cancello del parco, il più è fatto. Ingresso nel vecchio stadio dalla
"porta Trionfale", e i rimanenti metri di pista da percorrere senza troppi calcoli prima di arrivare al
tanto sospirato gonfiabile posto all'arrivo.
Una rapida occhiata al Garmin e la conferma di aver centrato l'obiettivo prefisso: sotto i quaranta.