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| foto Carlo Mogiani |
Sveglia ad orario da lavoro, colazione e dopo una ventina di minuti sono già parcheggiato in zona Lotto pronto per raggiungere, sul piazzale dello stadio, gli amici della corsa con cui, per anni, ho condiviso chilometri e fatica proprio sulle strade che da li a pochi minuti ci vedrà protagonisti.
Ore nove e si parte. Solito traffico della partenza, un fotografo che rischia la vita per immortalare il fiume di gente e sfruttando la larghezza di viale caprilli in breve si riesce ad impostare la velocita di crociera ad un ritmo che permetta, senza essere impiccati, di ridere e scherzare.
La città non si è ancora del tutto svegliata e per una volta le poche macchine in giro non sono "possedute" da gente pronte ad inveire contro di noi (a Milano siamo cintura nera) per il disagio provocato dal nostro passaggio.
I chilometri, tra una una chiacchera e una risata, sembrano susseguirsi veloci e una volta superato Trenno si può cominciare il conto alla rovescia che porta all'arrivo. Il ritmo, da metronomo fino al cartello dei menodue, subisce una "accelerazione". Gli anni passano ma certe "cattive" abitudini sono difficili da cambiare. Qualcuno decide che è ora di spingere un po' e agli altri non resta che adeguarsi. Ma ormai siamo agli sgoccioli. ancora una manciata di minuti e anche questa diecikappa la si può mettere in archivio.
Sprint finale (si fa per dire) e Garmin stoppato sotto i cinquantatre. Missione compiuta e appuntamento alla prossima.



























