5km per l'unicef
Seconda edizione per, come recita lo slogan, la corsa notturna più grande d’Italia. (Quasi) Cinque chilometri all'interno del parco Sempione per aiutare l'Unicef nell'ambizioso progetto di azzerare la mortalità infantile.
Seimila gli iscritti e poco più di cinquemila gli arrivati per una gara che di "agonistico" per la stragrande maggioranza dei partecipanti, giustamente, ha ben poco. E allora ci si adegua. Forse.
Ritiro pettorale, cambio d'abito, riscaldamento (ben dodici minuti) e poi sotto il gonfiabile in attesa dello start che, come da programma, viene dato allo 21.30. Come non detto. I buoni propositi vengono abbandonati appena un secondo dopo aver superato la linea di partenza. Sono solo cinque chilometri. Eccccchecccivuole a correrli. Pronti via e, grazie alla posizione sotto al gonfiabile, sono già dietro al gruppo di testa. Il ritmo non sembra poi così irresistibile e, nonostante il gran caldo, mi sembra di anche riuscire a tenerlo..... Un'illusione che dura poco. Giusto un migliaio di metri quando tocca fare i conti con l'attuale stato di forma riportando il passo a ritmi più consoni. La fatica si fa sentire a i chilometri sembrano non passare mai. Senza cartelli ad indicare la distanza, senza riuscire a mettere a fuoco il garmin si va solo a sensazione. E la sensazione non è delle migliori. Sorpassi fatti un paio, subiti una decina e un crono finale, sorprendentemente, non di molto sopra i diciotto minuti (x 4.6km). Il percorso non è male e con l'illiminazione artificiale ne guadagna anche in fascino. Spogliatoi, deposito borse e un nobile fine. Un'esperienza sicuramente da ripetere.