una 21k bella tosta
Con lo spostamento della DJTen alla seconda domenica di Ottobre si è venuto a creare, nel mio personalissimo calendario, un "buco" assolutamente da colmare. E allora perchè, dopo la positiva esperienza del 2011, non tornare nella capitale longobarda (ma quante ne so ?) per l'undicesima edizione della CorriPavia?. Solita iscrizione last-minute e ultimo lungo anticipato al venerdi giusto per non presentarmi sulla linea dello start già devastato. Una sessantina di chilometri da percorrere e alle sette gia in macchina direzione sud. Classici riti pre-gara e alle nove in strada per il riscaldamento. Una ventina di minuti al piccolo trotto e poco prima della partenza in gabbia con gli altri in attesa dello sparo che arriva una manciata di secondi dopo le nove e mezza.
La sede stradale è ampia e nonostante i soliti furbi (e questa volta più d'uno) pronti a "scattare" a 5'e30" è davvero facile impostare il giusto ritmo. La pendenza di corso "Strada Nuova" invita ma, per una volta, cerco di usare la testa riuscendo a non farmi condizionare da chi mi circonda. Ritmo veloce ma senza esagerare. O almeno ci provo. Percorso duro e trentatre chilometri ancora nelle gambe sono ingredienti che difficilmente possono andare a braccetto con un personale. Finita la discesa infiliamo il Ponte Coperto per attraversare il Ticino e correre per qualche migliaio di metri nel quartiere di Borgo Ticino prima di ripassare nuovamente sul ponte e riattraversare il fiume direzione Lungoticino Sforza per il primo quarto di gara. Il ritmo è alto, me ne rendo conto, ma non esagerato. I chilometri passano e si torna a calpestare il pavè delle strette vie del centro. Con un occhio alle bellezze offerte della città che ci ospita e l'altro al pavè sconnesso arrivo al giro di boa con il crono stampato appena sopra i quarantuno. Il passo non è da PB ma non mi posso certo lamentare. Ne ho ancora, nonostante tutto. E infatti continuo a spingere confortato da quanto visualizzato sul display del Garmin. Diciotto, diciannove e a due passi dal gonfiabile posto all'arrivo ennesima deviazione per portare il computo dei chilometri ai fatidici ventuno: viale Matteotti, via Lanfranco, Via Roma e Finalmente Corso Strada Nuova per gli ultimi trecdento metri.
Under ottantasette e uno dei pochi (o forse unico) spit negativo. What else ?