5.30: altro venerdi da fuori di testa
Seconda sveglia puntata alle 4.00 nel giro di pochi giorni e seconda "follia" portata a termine. Perchè di follia si tratta. Alzarsi quando ancora e buio, vestirsi e partire alla volta di Milano per correre cinquechilometrietrecentometri alle cinque e trenta della mattina assieme ad altri duemila (?) pazzi, quando la città ancora dorme, non è da persone con tutti (se ne sono rimasti) i neuroni a posto.
Però è divertente. Ne classifica, ne vincitori, liberi di correre o camminare, e soprattutto nessun automobilista inferocito, perchè bloccato nella sua macchina. Eh già , perchè Milano a quest'ora è bellissima, deserta come nemmeno ad Agosto si vede più e tutta nostra.
Ritrovo, partenza e arrivo in Via Palestro nei Giardini di Porta Venezia.
Impossibile sbagliarsi, una volta parcheggiato basta seguire il fiume di maglie arancione. Cinque e trenta e si parte. Il percorso è nuovo ma, come le formiche, basta seguire chi ci precede. Corso Venezia, il Duomo, la Galleria, via Montenapoleone, Via Manzoni e di nuovo in Via Palestro prima di rientrare nel parco per gli ultimi tre, quattrocento metri. I semafori ancora lampeggiano, il traffico è pari a zero e pochi vigili sono sufficienti a presidiare gli incroci dove si comincia a vedere qualche auto. Cielo coperto, umido da paura ma almeno, quest'anno, non piove. Visto i risultati dell'ultima uscita non sono troppo convinto sul da farsi e parto piano, ma bastano poche centinaia di metri per capire che è "giornata". E allora si va. In spinta dal primo all'ultimo metro chiudendo qualche secondo sopra i diciotto minuti. Un tempo da "fenomeno" che neanche se miracolato potrei ottenere.
Ed è un attimo realizzare che ci siamo fatti uno sconto.
E anche bello sostanzioso.