si può
L'ho sempre saputo anche se non l'ho mai voluto ammettere: fare i "lavori" appena svegli è possibile. Due condizioni: trovare il coraggio (d'inverno) e soprattutto la forza per scendere dal letto quando, magari, un'altra mezzoretta di sonno non guasterebbe affatto e superare la fase in cui le gambe non ne vogliono proprio sapere di rispondere agli impulsi che arrivano dai quei pochi neuroni che sembrano già dare segni di vita perchè, una volta in strada, tornare indietro è un'ipotesi ormai difficilmente praticabile. Uno, due chilometri per completare la fase "risveglio" e, finalmente, si può iniziare con quanto previsto dalla tabella. E quando al lavoro (ringraziando il cielo per averne ancora uno) tocca fare tardi, non resta che applicare il detto "di necessità virtù". Sette uscite consecutive con il sole ancora basso sull'orizzonte e, a breve, nessuna prospettiva per un ritorno alla (mia) normalità. Bello però , una volta portato a casa il compitino, sapere che, la giornata, non può che assumere tutta un'altra "piega".