Se non puoi andare in giro, quale altro migliore modo di sfruttare un giorno di ferie ?
In questo ultime settimane non ci sono state molte occasioni per correre lungo la ciclopedonabile che affianca il letto del fiume l'Olona.
Con le giornate che si stanno inevitabilmente accorciando l'unica possibilità, compatibilmente con gli impegni del fine settimana, sarebbe quella di andarci la domenica mattina ma, considerato il periodo, c'è sempre troppa gente per i miei gusti. Del resto non ci si può meravigliare se, questa lunga striscia di asfalto e sterrato che da castellanza porta a Castiglione Olona, sia ben frequentata soprattutto nel fine settimana: un angolo di pace immerso nel verde dove ognuno può passarci del tempo senza il pericolo delle macchine.
E allora quale occasione migliore se non quella di approfittare di un giorno di ferie e uscire con tutta calma per provare il nuovo gps della Polar al mio polso per una ventina di giorni ?
Otto chilometri in un senso, un po' meno in senso inverso senza l'assillo di dover terminare categoricamente entro una tal ora come in un normale giorno lavorativo. Il cielo, tipico delle giornate autunnali, non promette pioggia e questo, considerata la mia avversione a correre sotto l'acqua, è più che sufficiente. Poca, ovviamente, la gente in giro e ancor meno quelli che hanno avuto la mia stessa idea. Le gambe sembrano non risentire dei tredici chilomentri del giorno prima e sono piuttosto reattive già dai primi metri. Cerco di andare a sensazione provando a prestare attenzione alla falcata in termini di ampiezza e frequenza e questo sembra pagare confortato da quanto visualizzato del gps.
Non faccio troppa fatica e non pare nemmeno di andare costantemente sotto i 5'/km, "velocità" che in valle, considerata la tipologia del percorso, non tenevo da non so più quanto tempo. Giro di boa sullo strappo nei pressi dell'Approdo Calipolis e inversione di rotta verso casa cercando di ripetere quanto di buono fatto nella prima parte. Ci provo, sembra la classica giornata di grazia e non posso non approfittarne. E quanto vedo sul Polar conferma le mie sensazioni. Mi tocca e, nonostante il filo di stanchezza che superata l'ora non può non palesarsi, continuo ad andare in spinta.
Una manciata di secondi sotto i quaranta minuti all'andata, trentotto e trenta al ritorno.
Addirittura in split negativo. Missione compiuta