adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley, la prima scarpa da running prodotta su larga scala con Parley Ocean Plastic

UltraBOOST Uncaged Parley è il primo passo del brand verso l’obiettivo di produrre un milione di paia di scarpe con Parley Ocean Plastic
entro la fine del 2017 
La partnership tra adidas e Parley, lanciata nell’aprile del 2015, è un esempio dell’approccio di adidas verso l’innovazione

adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley


04 novembre 2016 – adidas ha svelato oggi le scarpe da running UltraBOOST Uncaged Parley, le prime prodotte in serie con Parley Ocean Plastic. La rivoluzionaria scarpa, che sarà lanciata a metà novembre con 7.000 paia disponibili, rappresenta un passo importante verso un futuro eco-innovativo.

UltraBOOST Uncaged Parley presenta una tomaia in Primeknit realizzata in Ocean PlasticTM prodotta con i rifiuti plastici recuperati attraverso le operazioni di pulizia delle aree costiere delle Maldive da parte di Parley (95%) e con poliestere riciclato (5%); ogni paio riutilizza undici bottiglie di plastica. Tutti gli elementi della scarpa, dai lacci ai dettagli sul tallone, sono prodotti con materiali riciclati mentre il design è ispirato dalle onde dell’oceano per rispecchiare l’unicità della scarpa e l’impegno di adidas e Parley per porre fine all’inquinamento degli oceani.

UltraBOOST Uncaged Parley è creata usando nuove tecnologie, specificamente pensate per trasformare i rifiuti plastici marini in filati tecnici. La speciale tomaia in Primeknit è combinata con gli elementi distintivi di UltraBOOST per fornire una scarpa da running innovativa ma che non costringa a rinunciare alla performance.

La suola Stretchweb in gomma naturale Continental™, adatta a tutte le condizioni meteo, lavora con l’intersuola in BOOST™ per un ritorno di energia senza paragoni. Il Torsion® system bar, anch’esso in materiali rinnovabili, supporta il movimento naturale del piede ad ogni passo.


adidas presenta UltraBOOST Uncaged Parley
Eric Liedtke, adidas Group Executive Board member, responsabile Global Brands, ha dichiarato: Questa è un’altra tappa del viaggio di adidas e Parley for the Oceans. Ma non ci fermeremo qui. Ora siamo focalizzati nel replicare su larga scala queste iniziative. Nel 2017 produrremo un milione di paia di scarpe usando la Parley Ocean Plastic e l’obiettivo finale è di eliminare la plastica vergine dalla nostra filiera.”

Il target 2017 di adidas farà si che almeno undici milioni di bottiglie recuperate nelle aree costiere dal Parley Global Clean-up Network e dalla operazioni “Remote Island Interception” vengano riciclate e riutilizzate in prodotti sportivi d’alta qualità. Questo piano è parte di un impegno più ampio del brand per aumentare l’utilizzo di materiali più sostenibili nei propri prodotti e rendere l’eco-innovazione un nuovo standard del settore attraverso l’implementazione della strategia A.I.R. (avoid, intercept, redesign) di Parley, che vuole porre fine, nel lungo periodo,  all’inquinamento marino dovuto alla plastica.

Nessuno può salvare l’oceano da solo ma ognuno di noi può avere un suo ruolo nella soluzione” commenta Cyrill Gutsch, fondatore di Parley for the Oceans. “È nelle mani delle imprese creative reinventare materiali, prodotti e modelli di business. Il consumatore può spingere la domanda di cambiamento ma è compito dei leader eco-innovativi, come adidas, di trasformare in realtà il cambiamento. Con questo prodotto dimostriamo ciò che è possibile, quella realizzata è più di una scarpa, è una bandiera, un invito a unirsi al nostro movimento.”

Nei mesi scorsi adidas ha celebrato il “World Oceans Day” lanciando la prima scarpa da running in partnership con Parley for the Oceans. Con solamente 50 paia disponibili in tutto il mondo, agli utenti di Instagram è stata data la possibilità di aggiudicarsi un pezzo di storia dell’abbigliamento sportivo aumentando la consapevolezza riguardo alla causa: è stato chiesto di caricare un video in cui mostrare la messa in pratica della strategia A.I.R. di Parley e l’impegno ad evitare l’utilizzo di plastica non riciclata.

UltraBOOST Uncaged Parley sarà disponibile su adidas.com e nei negozi adidas da metà novembre ad un prezzo consigliato di €200. Per maggiori informazioni sul lancio è possibile registrarsi su
adidas.com/parley.
 

riepilogo ottobre
Quindici uscite e duecentocinquanta chilometri messi in archivio come non succedeva dal Gennaio di quest'anno nel pieno della preparazione della maratona di primavera.

Soddisfatto ? E come non esserlo: due gare(tte), un venti, un ventisei e due lunghissimi.In poche parole: "roba da runner". 

E ora comincio a crederci per davvero. 

E stato un percorso travagliato e forse, anzi senza forse, non ne sono completamente fuori. "Imposizione" delle mani da parte di uno bravo, un investimento di ventiquattro euro da decathlon per la tavoleta propriocettiva o come la chiamano loro "balance board" e tanta, tanta pazienza. 

Ancora quattro settimane. Solo quattro settimane per quella che, con una discreta dose di sfacciataggine, ho anche il coraggio di definire preparazione. 
Ma a questo giro va così. Zero lavori e solo fieno (leggi chilometri) da mettere in cascina. 
Ancora un lunghissimo, una mezza se ce ne sarà l'occasione e poi gli utlimi sette giorni di scarico.
Ovviamente, caviglia permettendo.

EA7 MILANO MARATHON

Presentate oggi le novità dell’edizione 2017 della maratona dei recorde l’esclusivo accordo con EA7 Emporio ArmaniIscrizioni aperte sul sito www.milanomarathon.it


EA7 Emporio Armani MilanoMarathon 2017
@ ANSA: da sx. a dx. Andreucci, Bellino, Guaineri, Trabuio e Calò
Milano, 11 ottobre 2016 – Presentata oggi presso l’ARMANI/SILOS la diciassettesima edizione di Milano Marathon, il grande evento organizzato da S.S.D RCS Active Team - RCS Sport, in programma domenica 2 aprile nel capoluogo lombardo. Armani/Silos è lo spazio espositivo inaugurato lo scorso 30 aprile 2015 in occasione della celebrazione dei 40 anni di attività di Giorgio Armani, che al momento ospita Emotions of the Athletic Body, mostra fotografica dedicata alla celebrazione dello sport e degli atleti che affrontano sempre nuove sfide e che sanno emozionare
Una location d’eccezione in virtù della collaborazione con EA7 Emporio Armani, Title & Technical Sponsor per i prossimi due anni.

Ad aprire la presentazione l’eccezionale maratoneta Lucilla Andreucci, che ha subito coinvolto il Direttore Generale di RCS Sport. Paolo Bellino ha sottolineato gli importanti risultati ottenuti nel 2016 e definito gli obiettivi per il 2017, rimarcando il legame sempre più stretto tra la competizione e la città di Milano: “La collaborazione esclusiva con un brand di enorme valore come EA7 Emporio Armani è l’esempio di come Milano Marathon sia diventata una delle competizioni più rinomate nel panorama sportivo italiano e internazionale. La diciassettesima edizione della gara è per noi un momento di svolta, una sfida importante. Le novità di quest’anno saranno tante, la più degna di nota è proprio il connubio con EA7 Emporio Armani”. Il Direttore Generale ha poi rimarcato il crescente successo dell’evento, che negli ultimi anni ha visto aumentare sensibilmente il numero dei partecipanti, fino a toccare nell’ultima edizione 20.000 atleti ai nastri di partenza.

Dopo l’intervento di Bellino, Claudio Calò, Global Communications Director Giorgio Armani, ha svelato in anteprima le maglie tecniche EA7 Emporio Armani, disegnate in due varianti di colore - una per la maratona e una per la staffetta - che saranno indossate da tutti i runner, professionisti e amatori, fino al traguardo. Per la prima volta nella storia di Milano Marathon, inoltre, anche le t-shirt della maratona avranno anche un fit dedicato alle donne.


EA7 Emporio Armani MilanoMarathon 2017


Lucilla Andreucci ha poi passato la parola a Roberta Guaineri, Assessore allo Sport e al Tempo Libero del Comune di Milano, che ha sottolineato il valore di Milano Marathon per la città, esprimendo il pieno appoggio dell’amministrazione comunale al progetto: “La maratona è certamente la corsa più sfidante e ambiziosa per un atleta, aiuta a migliorarsi costantemente, anche e soprattutto a livello mentale. Tutte le grandi capitali del mondo ospitano una maratona, il turismo sportivo è in continua crescita, e la collaborazione con EA7 Emporio Armani sarà un forte richiamo per i runner più appassionati. Grazie allo splendido percorso  e alle numerose novità di quest’anno, Milano è pronta a trasformarsi nella capitale italiana del running”. L’Assessore ha svelato in anteprima la decisione del Comune di Milano di offrire a tutti i runner il servizio gratuito della metropolitana il giorno della gara, un segno di accoglienza importante della città verso i maratoneti.

Il percorso, completamente ridisegnato dalla leggenda della maratona Haile Gebrselassie, con partenza e arrivo nel centro di Milano, è uno dei circuiti di gara più apprezzati dai runner italiani e internazionali. Un tracciato in costante miglioramento, in grado di conciliare velocità e scorrevolezza tecnica con la bellezza paesaggistica, per consentire a tutti i partecipanti di ammirare gli scorci più belli e i monumenti storici più importanti della città: dal Duomo al Teatro alla Scala, dall’Arco della Pace al Castello Sforzesco, fino a sfiorare i grattacieli moderni della “nuova Milano”. La prossima edizione presenterà inoltre una significativa modifica nel tratto più esterno del percorso, a beneficio sia dei runner sia della viabilità.
Gli interventi riguarderanno anche il primo e il terzo punto di cambio della staffetta, che saranno ulteriormente avvicinati alle fermate della metropolitana.

Anche Linus, da sempre grande fan della maratona meneghina, ha voluto esprimere il proprio parere sul percorso: “Ho sempre apprezzato il circuito di Milano, uno dei più scorrevoli e veloci d’Italia. Sono certo che la collaborazione con EA7 Emporio Armani sarà uno degli elementi chiave del successo della diciassettesima edizione della corsa”.


EA7 Emporio Armani MilanoMarathon 2017
@ ANSA: alcune immagini della conferenza stampa di presentazione

Altra grande novità della diciassettesima edizione di Milano Marathon sarà la nuova location del Marathon Village, situato quest’anno presso il MiCo Lab, spazio espositivo di oltre 4.000 mq all’interno dell’ala nord di Fiera Milano Congressi. Andrea Trabuio, Direttore Milano Marathon, ha commentato: “Abbiamo scelto di rivedere la location del Marathon Village per far fronte alla crescente richiesta delle aziende registrate negli ultimi due anni. Inoltre, la nuova location consentirà una forte sinergia con la BIT, la Borsa Internazionale del Turismo, che sarà ospitata dai padiglioni di Fiera Milano proprio tra il 2 e il 4 aprile”.
 
La vera protagonista dell’evento sarà dunque Milano, sempre più attraente e “simbolo di una città internazionale e lanciata verso il futuro”. Il capoluogo lombardo, così come la maratona, ha saputo rinnovarsi ed evolversi in questi anni sia nell’assetto strutturale sia nei contenuti, come rappresentato dalla nuova campagna, sintesi perfetta tra sport e città. “Il nostro pay off Run Fast Live Cool, oltre a caratterizzare il percorso come «uno dei più veloci di tutte le maratone», rende per noi perfettamente l’idea del nuovo mood della strategia di comunicazione, cioè il forte legame con la città” ha concluso Trabuio.
 
Come da tradizione, non mancheranno i progetti solidali e le iniziative dedicate ai più piccoli e ai runner singoli.
Per l’ottavo anno consecutivo, la maratona sarà infatti affiancata dalla Europ Assistance Relay Marathon, staffetta non competitiva per team di 4 persone. Il legame tra sport e solidarietà è uno degli elementi distintivi della manifestazione meneghina, sempre più orientata a un modello anglosassone: corri, dona, vinci, è infatti il motto del Charity Program, che nel 2016 ha permesso di raccogliere quasi 1 milione di euro, riconfermando la maratona meneghina il singolo evento sportivo italiano più rilevante per attività di fundraising.
Dopo il grande successo delle prime due edizioni, tornerà anche l’appuntamento con Milano School Marathon, la corsa non competitiva in collaborazione con OPES (Organizzazione Per l'Educazione allo Sport), dedicata ai bambini e ragazzi delle classi elementari e medie. La manifestazione, che l’anno scorso ha visto la partecipazione di quasi 5.000 persone tra giovani e adulti, si svolgerà su un percorso di circa 2 km intorno ai Giardini Montanelli. Le iscrizioni apriranno a gennaio e metà del valore delle quote raccolte sarà restituito alle scuole dei ragazzi partecipanti sotto forma di attrezzature sportive.
 
Tra gli ospiti in sala si segnala anche la presenza di Pier Bergonzi, Vice Direttore di Gazzetta dello Sport, media partner dell’evento: “Il nostro quotidiano è sempre vicino allo sport e non possiamo che essere lieti della sinergia con Emporio Armani: la maglia tecnica diventerà presto un oggetto di culto per tutti i runner”. Bergonzi ha poi invitato Lucilla Andreucci, vincitrice della prima edizione di Milano Marathon, a correre con lui il prossimo 2 aprile.
Infine Chiara Giglio, Head of Communication di Europ Assistance, ha rimarcato l’importante ruolo dell’azienda nell’evento sportivo: “La nostra compagnia si occupa di fornire assistenza a persone in difficoltà. Da otto anni siamo felici di essere al fianco degli organizzatori di Milano Marathon, non solo in quanto Title Sponsor della staffetta solidale, ma anche fornendo il servizio di assistenza sanitaria a uomini, donne e bambini lungo tutto il percorso”.
 
S.S.D. RCS Active Team / RCS Sport ringraziano tutti i Partner e le Istituzioni che, da anni e a vario titolo, sostengono con entusiasmo l’evento: il Comune di Milano, la Regione Lombardia, EA7 Emporio Armani, Title & Technical Sponsor, Europ Assistance (title sponsor della Relay Marathon), SuisseGas, GLS, Air France, vettore ufficiale della Milano Marathon per il sesto anno consecutivo, La Gazzetta dello Sport (Media Partner).
 
La diciassettesima edizione di Milano Marathon prenderà il via da Corso Venezia domenica 2 aprile 2017.

Le iscrizioni sono già aperte sul sito ufficiale www.milanomarathon.it


EA7 Emporio Armani MilanoMarathon 2017
@ ANSA: la nuova campagna pubblicitaria di EA7 Emporio Armani - Milano Marathon

12° deejayTen
Come la pubblicità del panettone, la deejayten quando arriva, arriva. 

È inutile negarlo, mi piace e voglio esserci. Voglio fare parte del fiume colorato che per una mattinata prende possesso della città come solo la Stramilano in questi anni è stata capace di fare. Trentamila facce sorridenti con un unico obiettivo: divertirsi. 

E poi da un paio d'anni è anche diventata l'occasione per rivedere gli amici del martedi. Quelli con cui condividevo la sgambata di gruppo che, da quando hanno scoperto le due ruote, da marzo a fine settembre diventano "uccel di bosco", o quelli che, per adesso, delle due ruote ancora non ne vogliono sapere ma hanno orari di lavoro non compatibili. 

Saluti, baci, abbracci, foto di rito e poi, una volta in Piazza Duomo, a cercare di "conquistare" in griglia un posto di categoria non troppo distante dal gonfiabile perchè, con questi numeri, se si riesce a stare davanti si va per il tempo (o perlomeno per una prestazione degna di nota) altrimenti si gode della città come raramente si ha la possibilità di fare. 

La voglia c'è, la posizione in griglia pure ma è la condizione o meglio la freschezza che, dopo il lungo del giovedi, temo di non avere. Logico, quindi, accettare la proposta di due amici di correre in compagnia questa edizione della Ten, soprattutto perchè il ritmo annunciato (e spergiurato) e il classico "allegro ma non troppo" che permette di scambiare quattro chiacchere per tutta la durata della gara.

12° deejayTenDieci e zero uno e si torna protagonisti. Neanche il tempo di far partire il Garmin e il primo dei due, nonostante le promesse, è gia lanciato e, nella confusione della partenza, fuori della nostra portata e l'altro, nonostante il "traffico", per non essere da meno ha già il navigatore sui 4e30. Senza gps va a sensazione e, con la teoria di mettere più fieno possibile in cascina, guida le danze e il secondo chilometro poi, sui 4e10, la dice lunga sul tipo di gara che mi toccherà affrontare.

Provo a fare presente che non è quanto ipotizzato alla partenza ma niente, tocca mettere fieno in cascina, e nonostante "l'amico" mi conceda qualche secondo si continua sulla stessa falsariga. Il lungo, però,  non sembra aver lasciato strascichi e, ad essere sincero, non faccio troppa fatica a tenere il passo di chi tra i tre doveva essere quello meno in forma. 

I chilometri passano e il gonfiabile dell'arrivo è sempre più vicino e, una volta arrivati nei pressi del Vigorelli, ad un centinaio di metri, riconosco l'inconfondibile andatura di quell'altro. Quello partito a razzo. E allora mi tocca. non posso fargliela passare liscia. 

12° deejayTenPoco piu di due chilometri. Una distanza più che sufficiente per ricucire lo strappo. Corso Sempione, noioso e interminabile come sempre, Via Francesco Melzi  d'Eril e "l'altro" sempre più vicino. Manca poco, solo qualche centinaio di metri e, una volta in Via Legnano, il sorpasso con una progressione finale che mi porta a chiudere poco sopra i 41' con un ultimo chilometro ad un ritmo che, sinceramente, non ricordo nemmeno più da quanto tempo non mi capitava di tenere. 

Mai e dico mai fidarsi degli amici che ti chiedono di correre una gara assieme promettendo di non tirare perchè spesso (per non dire sempre) sono falsi come una banconota da trenta euro.
2° Ekirun - foto Ansa - Matteo Bazzi
Mille e trecento runners al via di questa seconda edizione della maratona in versione giapponese dove la distanza classica viene suddivisa in sei frazioni (7.195, 5, 10, 5 ,10 ,5) e dove al posto del classico testimone ci si scambia il tasuki, una fascia tipo "miss" da  indossare a tracolla.

Logistica, partenza e arrivo dentro l'Arena Civica e percorso che si snoda tra parco e ciclabile del Castello Sforzesco per la gioia degli automobilisti che, per una volta, non si trovano chiuse le strade del centro.
2° Ekirun
Soliti riti pregara e dopo un riscaldamento degno di tale nome sotto il gonfiabile in attesa della partenza prevista per le dieci. 

Sette chilometri e spicci da correre con le gambe ma soprattutto con la testa perchè il  3e46 visualizzato dal Garmin un attimo prima di abbandonare il tartan di sicuro non può, in questo momento, portare da nessuna parte. La voglia c'è, la condizione un po' meno e quindi di necessità virtù. 


Il cielo è coperto ed è umido quanto basta ma la temperatura intorno ai venti gradi è l'ideale per correre. Il percorso, per niente monotono, mi piace e primi cinquemila metri letteralmente volano. Il più è fatto ma, non abituato a certi ritmi, faccio fatica a capire quanto ancora possa riuscire a spingere. La tentazione di abbassare il ritmo, inutile negarlo, è più che una remota possibilità, però ci provo, insisto,2° Ekirun del resto, a conti fatti, sono  poco più di otto minuti. Otto interminabili minuti.
E che ci vuole? 

Seimilametri. Ancora un chilometro. Mille (e centonovantacinque) metri prima di passare il tasuki a Chiara.

Stanco. Ora si che sono davvero stanco. Ma una volta varcata la Porta Trionfale non resta che raschiare il fondo del barile e percorrere gli ultimi cento metri di pista prima di affidare il testimone a chi ha il compito di correre la seconda frazione.

Bello ritrovare, a distanza di tre settimane, il gusto di un pettorale appuntato alla maglietta e ancor più bello realizzare di aver fatto meglio che a Legnano con il Garmin a visualizzare un insperato ma graditissimo "under trenta".