Lungo. Da solo, tanto per cambiare

e il primo ce lo siamo tolto dalle scatole
Tutte le volte che devo affrontare questa distanza mi viene sempre da pensare che per qualche motivo non riuscirò a rispettare i programmi. Arriverò ad un certo punto e poi mi fermerò. E l'idea fissa è sempre che difficilmente sarà per stanchezza. Sapere di dover uscire di casa e stare sulle gambe per più di due ore non mi ha mai entusiasmato, passare poi, per ben due volte sotto casa, non aiuta di certo. Ed è per questo che ogni volta che salta fuori la possibilità di fare 'sti chilometri in compagnia ne approfitto subito. Doveva essere così anche questa volta. 25 km da correre al parco di Monza o in alternativa all'idroscalo di Milano. Non si trattava dei 32 previsti dalla tabella. Ma meglio un 25 sicuro che un 32 dall'esito incerto. Invece è saltato tutto. Uscita di gruppo spostata in serata, e a quel punto mi son dovuto rassegnare all'idea di correre per l'ennesima volta in solitaria. Alla fine non è andata poi tanto male. A 32 questa volta non ci sono comunque arrivato ma per buona parte del tempo non ho corso male. In progressione per buona parte del percorso e senza particolari problemi, ho cominciato ad accusare la stanchezza solo dopo il 25° e a 3 km da casa non ne avevo proprio più. Ma per essere il primo lungo del nuovo anno, non posso certo lamentarmi.

1 commento:

  1. I lunghi stanno un pò di traverso anche a me. Se si riesce a farli in compagnia è tutta un'altra cosa, ma da soli è dura, però servono per allenare la testa più che le gambe.

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