il battesimo delle due ruote

Una strana sensazione. Se non ricordo male l'ultima volta che sono salito su una bici, una normalissima bici da uomo, dovrebbe risalire più o meno a tre, quattro anni fa quando, non avendo ancora il garmin, sono uscito per misurare l'ultimo dei percorsi creato per rendere un po' meno noiose le mie uscite di corsa. Completamente a digiuno sull'utilizzo dei rapporti, sono andato a sensazione, provando varie combinazioni. Come per la corsa, appena la
strada cambia pendenza, anche in maniera impercettibile, le gambe se ne accorgono subito. Poco meno di 29 chilometri in un'ora e 3 minuti. Ho cercato strade poco trafficate, ma in settimana è veramente dura. Una cosa mi ha colpito. Le nevicate delle settimane scorse hanno lasciato le strade in condizioni spesso pietose. E se a correndo a piedi non ci si fa caso più di tanto, in bici la parte del corpo che poggia sul sellino, nonostante il "fondello elastico", non perde occasione di ricordarti che hai preso l'ennesima buca. Per non parlare poi dell'innumerevole serie di tombini, mai allo stesso livello del fondo stradale e soprattutto mai allineati tra loro, di cui i nostri paesi sono pieni. Alla fine del giro stanco, ma non distrutto. E ora in attesa della prossima "pedalata" si ritorna al primo amore.
Domenica il primo lungo dell'anno. Si spera.