28° venicemarathon

non come auspicato
28° venicemarathon Anche questa è andata.... male. Capita e a me, negli ultimi anni, abbastanza spesso.
Domenica, sei e un quarto, un ultimo controllo al contenuto dello zaino e si parte. Una passeggiata di una
quindicina di minuti e sono di nuovo al Tronchetto in attesa della navetta che mi porterà per la quinta volta
davanti a Villa Pisani. Quattro chiacchere con i "compagni" di viaggio e, apparentemente, in un attimo veniamo scaricati a destinazione.
28° venicemarathon
Solite cose da runner in attesa dell'apertura delle gabbie (o Corral che fa più internazionale) e una volta
entrato in quella di appartennenza non resta che attendere per tornare ad essere protagonisti. Nove e venticinque le handbike e, un paio di minuti dopo le nove e trenta, si parte. Il clima è mite ma umido da paura e la scelta di indossare la canotta si rivela la più corretta. Velocità di crociera impostata a quattro e quindici lasciandomi, per una volta, guidare dai pace che quest'anno sembrano regolarissimi. Al quinto in ventuno, al decimo in quarantadue e spiccioli, alla mezza una manciata di secondi sotto i novanta. Come da manuale. Superato il lungo sottopasso della ferrovia si comincia a fare sul serio. O meglio si dovrebbe. Venticinque, ventisei, ventisette. Sento la stanchezza, mi sembra di rallentare, ma il Garmin mi dice il contrario. Parco San Giuliano e il suo soprapasso pedonale mi da la prima avvisaglia. Tocca mollare un attimo. Il cavalcavia di accesso a freedom bridge la mazzata finale. Ma ne ho ancora. E ad occhio potrei anche finire con un tempo di tutto rispetto simile a quello della Maratona della Città Eterna.
28° venicemarathon
Trentaquattro, trentacinque, basta. Mi arrabbio con me stesso pensando a quattro mesi buttati via e decido di fare il turista. E un attimo. Neanche il tempo di farlo che già me ne sono pentito ma oramai è tardi. Una volta smesso di correre il danno è fatto. Piazzale Roma, Le Zattere, Fondamenta dei Gesuiti, Punta della Dogana e una volta attraversato il Canal Grande, il passaggio in Piazza San Marco e gli ultimi mille metri in uno degli scenari più belli al mondo.
Dura. Davvero dura.
'Sti due maledetti secondi (al chilometro) comincio a pensare che non verranno più limati.  Dovrò farmene una ragione anche se questo non vuol certo dire alzare bandiera bianca.
Ci si riprova alla prossima. 

32 commenti:

  1. la prox potrebbe essere molto presto, dicevamo: carpe diem... ;)

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  2. Non ho ben capito perchè ti sei fermato..

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    1. Credo che dopo i 32-33 non lo capisca più nessuno. Te lo dice l'istinto e lo fai, è una corsa di stomaco, mica di gambe. Ci saranno altre maratone, Nino, ma credo tu lo sappia meglio di me ;)

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    2. Ci saranno di sicuro. Questo e certo

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  3. Beh dai conoscendoti quei minuti in più avranno vita breve!!

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  4. Ti capisco, stesse sensazioni, ed epilogo, alla mia ultima maratona; però io mi sono anche infortunato... perciò vedi il lato positivo e poi l'appuntamento con il pb è solo rimandato!

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    1. da quel punto di vista sono felicissimo. finirla senza acciacchi o infortuni è il primo obiettivo

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  5. Non ho mai fatto una maratona, credo comunque di poter capire il tuo rammarico...ma noi podisti non ci abbattiamo mai, ognuno ha uno stimolo e un obiettivo sportivo (o più) che ci spinge e ci sprona.
    Sono sicuro che da domani ripartirai con la stessa passione e ti mangerai quella manciata di secondi la prossima volta...

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    1. concordo. la delusione, fortunatamente nel mio caso, ha vita breve.

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  6. Volevi fare under 3h30' e quanto hai fatto nino?
    Se hai perso solo 2"/km e ho capito bene,la considero una grande prestazione.. secondo me c'era un'umidità Domenica e un caldo,rispetto al cielo grigio,che non c'erano le condizioni per correre da pb.. Comunque complimenti! ;)

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    1. ehm..credo che volesse fare under 3! :-D

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    2. ho scritto male Mauro ma intendevo under 3h... So che nino ha ben altri tempi... ;)

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    3. forse un lapsus non casuale??? uhuhuuh

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    4. diciamo che me la sono presa comoda: 17'. non penso centri il clima

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    5. Siete saltati in troppi perché non ci fosse qualche fattore esterno,mi dispiace... Magari potevi gestire meglio "la caduta",ma non era giorno da pb... ;)

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    6. Si forse potevo stringere i denti e continuare. E andata cosi. Pensiamo alla prossima. .

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  7. ti capisco.. ma non ti capisco!!! ti stimo.. ma me fai incazzà :D
    D'altronde sei un Runner de quelli con la R maiuscola e quindi tanto di cappello per un'esito che ti fa onore ma non godere!
    Daje Ni'

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  8. come ti capisco...solo una volta non sono stato preso a schiaffi da Sua Maestà...e tra 25 giorni credo che difficilmente andrà diversamente ma...sempre ci proviamo!

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    1. a firenze non ci provare. non sono un esempio da seguire

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  9. Non sto qua a dirti che ce la farai a limare quei 2 secondi al km...dipende da come ti allenerai per la prossima...sai come le penso e te lo scritto per mail...devi rinunciare a qualche gara e concentrarti sull'obiettivo finale.
    Se vieni a Firenze potresti correrla in maniera diversa(in progressione) e arrivare sicuramente meglio...se non cronometricamente almeno fisicamente...e poi in primavera ti iscrivi alla maratona di Milano che è piatta e veloce...ti prepari bene per fare under 180'.
    Ciao caro:-)

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    1. per firenze vedremo. di sicuro ninete milano. a marzo abbiamo lo stesso appuntamento

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  10. Secondo me sbagli candeggio...
    Hai un problema di testa, non di gambe, senti la stanchezza ma viaggi alla stessa velocità... pensi di essere stanco prima di esserlo veramente!
    Devi pensare che la gara finisce al 40°, arriva al tuo ritmo li, e basta, pensa solo ad arrivare a quel 40°km , vedrai che a 2km dall'arrivo se rallenti ti prenderai a calci in culo da solo!
    Sei forte Nino, devi solo cambiare atteggiamento (almeno io penso questo)
    ;)

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  11. Rileggendo il tuo pezzo e i commenti non posso che condividere quel che scrive Master Runners! Anche perchè cedere così di schianto per due secondi al km non ha senso, sarebbe stato comunque un buon tempo..

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  12. Comunque FENOMENALE!
    E questi 2 secondi al km li annienterai, stai pur certo...

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  13. Nino, potevi intitolare, attenti a quei due! (maledetti secondi al chilometro)!
    Come dice Kikko, che quelle menate gliele ho fatte per un sacco di tempo, arrivare alla maratona, riposato è più importante che, arrivarci guardando quei due maledetti secondi al chilometro, in ogni allenamento e/o gara durante la preparazione stessa.
    Troppe gare, troppo in palla per mesi, troppe energie fisiche/mentali andate, così poi alla maratona ci si può arrivare o leggermente stanchi o leggermente fragili psicologicamente.
    Accade così che ci si può rifugiare in un "non è giusto", "mi meritavo il premio" e intento senza capirlo sul momento si molla, piuttosto che stringere rabbiosamente i denti e pestar giù.

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    1. Con il senno di poi potevo evitare di tirare a pavia e alla djten porevo limitarmi a stare sui 40. Fose e questo il mio limite. Cercherò di fare tesoro dei consigli ricevuti e degli errori commessi. O almeno ci proverò.

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