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fisica, come la stima del VO2 Max, per un calcolo più preciso del tuo
livello di fitness attuale.
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Con Smart Notification essenziali, Forerunner 30 ti avvisa dell'arrivo di chiamate e SMS direttamente al polso, per restare sempre connesso in ogni attività .
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Come da tradizione, sette giorni dopo il GP di Formula Uno, il tempio della velocità apre i suoi cancelli ad un altro genere di manifestazione sportiva ugualmente colorata ma decisamente meno rumorosa.
Le previsioni, da giorni, parlano chiaro, inutile aggrapparsi a false speranze, tocca farsene una ragione perchè sarà , nuovamente, gara bagnata.
In strada prima delle sette e in meno di un'ora sono già parcheggiato sotto la tribuna fronte rettilineo e, come da copione, giusto il tempo di scendere dalla macchina e Giove Pluvio si scatena. Eh già , perchè nella breve storia di questa gara quando piove (questa è la terza volta da quando logistica, partenza e arrivo sono dentro l'autodromo) non si bada a spese.
Fa anche freddo e l'idea di abbandonare una calda e comoda tuta per sostituirla con un paio di braghini e una maglietta estiva non è che che mi vada proprio a genio ma tant'è tocca fare buon viso a cattivo gioco. Ho preso un impegno e intendo rispettarlo. Perchè in fondo ci ho preso gusto: aiutare gli altri a raggiungere il proprio obiettivo.
Partito con l'idea di vedermi assegnato al gruppo dei 95 sono stato invece dirottato sul gruppo più veloce ridotto altrimenti a soli due runners. Un tempo che, considerato quanto fatto in questi mesi dovrebbe essere tranquillamente alla mia portata ma dopo aver fatto incautamente il "brillante" venerdi sera
la possibilità di mollare l'allegra compagnia a due terzi di gara non sarebbe da escludere a priori riuscendo nell'impresa di rimediare contemporaneamente una figuraccia galattica e una brillante "carriera" stroncata sul nascere.
Consegna palloncini, borsa al deposito e controvoglia sotto l'acqua per un riscaldamento alla fine vanificato dal solito posticipo della partenza per i noti problemi di traffico che a Monza, davanti alla Villa Reale, il giorno della gara sono ormai una tradizione. Ci siamo. Semaforo (come per i bolidi) acceso e qualche minuto prima delle dieci si parte.
Cauti nelle prime battute nel giro di qualche centinaio di metri siamo a ritmo gara. Ad Alberto tocca il compito di menar le danze ed è lui che si occupa di imporre il ritmo cercando di essere il più preciso possibile. Piove forte, sai che novità , e come se non bastasse c'è pure un po' di vento (ovviamente contrario) a completare il simpatico quadretto.
Prima Variante, curva di Biassono, Variane della Roggia. Curve che ho imparato a conoscere davanti alla televisione. Prima e seconda di Lesmo, Variante Ascari e a metà della Parabolica si entra nel parco imbucando il sottopasso del Rettifilo delle Tribune per i sette, otto chilometri di percorso modificati nella passata edizione che corrono al limite del parco. Chilometri che, per quel che mi rigurda, risultano piuttosto anonimi almeno per il tratto esterno alla cinta del parco.
Al decimo si passa appena sopra i quarantadue e il gruppo, ancora nutrito, ci fa notare che stiamo tenendo un ritmo un tantino allegro forse ignorando che, a partire dal quattordicesimo quando si torna sul vecchio percorso, sarà difficile per quanti sono al limite mantenere, per la difficoltà del tracciato, gli stessi ritmi e, con la teoria di mettere più fieno possibile in cascina, si continua sulla stessa falsariga dei chilometri appena lasciati alle spalle.
Viale Cavriga e il suo lungo rettilinea dove per molti comincia la vera gara. Come previsto il passo non è più lo stesso. si rallenta quando il fondo sale si prova a recuperare secondi quando invece è a nostro favore. Viale Mirabello e in fondo il sottopasso (allagato) della sopraelevata sud ad aprirci le "porte" dell'autodromo per il chilometro scarso neccessario a completare il giro.
Manca davvero poco e a parte la sorpresa (e gli accidenti) di dover affrontare le scale in metallo rese viscide dalla pioggia del ponte che scavalca la pista (sottopasso impraticabile) c'è solo da scovare le ultime energie per affrontare l'interminabile rettifilo delle tribune. Ora tocca a loro e a noi il compito di incitarli a proseguire. I secondi che mancano allo scoccare dei novanta minuti sono sempre meno ma il margine accumulato dovrebbe essere sufficinete per centrare l'obiettivo di giornata.
E noi ? In parata e sorridenti per la foto di rito a chiudere una manciata di secondi sopra gli ottantanove.
E finalmente si ricomincia ad assaporare il profumo della competizione e come da tradizione tocca a Legnano e la sua "serale" il compito di aprire le danze. Giunta alla sua tredicesima edizione questa non competitiva (almeno a parole) di sette chilometri e mezzo è riuscita nel giro di pochi anni a raggiungere, almeno a livello di iscrizioni, numeri importanti diventando per quelli della zona (e non solo) un appuntamento irrinunciabile.
Logistica al Castello, partenza e arrivo sulle 4 corsie del Viale Toselli per una sera completamente a disposizione dei podisti.Venti e trenta la gara dedicata ai più piccoli, ventuno e trenta la nostra.
Riscaldamento degno di tale nome nell'adiacente parco e con largo anticipo sotoo il gonfiabile in attesa della partenza.
La voglia c'è, la condizione pure o almeno cosi credo. A due mesi e mezzo dall'inizio della preparazione della maratona questo fine settimana è il primo banco vero banco di prova. E con la mezza da disputare domenica questo dovrebbe essere solo un aperitivo. Forse.
21 e 27 e si torna protagonisti. Partenza velocissima e in un attimo al ritmo prefissato........ come no. I buoni propositi non arrivano nemmeno al primo chiometro. E inutile. Come sempre il pettorale appuntato
alla maglia fa miracoli e dopo un'intera estate a macinare chilometri in solitaria confrontarsi con gli altri non può che essere d'aiuto.
La temperatura è perfetta, l'umidità pare non pervenuta e senza essere "impiccato" riesco ad andare ma soprattutto mantenere un ritmo ben oltre a quanto ipotizzato alla vigilia.
I chilometri passano ed è piacevole vedere un bel po' di persone lungo il tracciato a fare il tifo. Non manca ormai molto e io continuo ad avercene segno che nonostante il caldo di questa estate la semina (leggi allenamenti) da dando i suoi risultati.
Cartello dei sette. Corso Magenta, ancora un paio di minuti e anche questa edizione la si porta a casa.
Tre, quattrocento metri senza più troppi calcoli. Ormai il "danno" è fatto.
Ennsesimo tentativo (perso) di sprint con chi mi precede e il Garmin ad indicare una manciata di secondi sotto i 30'.
Io intanto mi godo il risultato e poi Domenica, si vedrà .
Fisherman’s Friend StrongmanRun 2017
Ultimi
preparativi per la tappa “The Original” in programma il 16 settembre a
Rovereto. Presentati altri due ostacoli del percorso: “Dolomiti Energia
Power Farm” e “Fire Explosion”
Da sx: Andrea Trabuio, Francesco Valduga, Mario Bortot e Ruggero Pozzer (Ph.La Presse)
Rovereto, 6 settembre 2017 – Mancano ormai 10 giorni al secondo
e ultimo appuntamento del 2017 con la Fisherman’s Friend StrongmanRun,
la più importante obstacle race organizzata in Italia da RCS Sport – RCS
Active Team per il sesto anno consecutivo, in programma sabato 16
settembre nella località trentina.
Nel corso della conferenza stampa che si è
svolta oggi, a Palazzo Alberti Poja, sono stati presentati altri due
ostacoli non ancora svelati: il
numero 2 “Dolomiti Energia Power Farm” e il
numero 14 “Fire Explosion”. Si tratta nel dettaglio di:
Ostacolo N° 2 – “Dolomiti Energia Power Farm”.
Posizione: Manifattura Tabacchi.
Caratteristiche: ostacolo costituito da tanti cavetti elettrici legati a
una tettoia situata nel cortile della Manifattura, che trasmetteranno
una scossa. Superati i cavetti i partecipanti si troveranno di fronte un
“tunnel del vento”, che sarà generato da una gigantesca ventola
industriale con una potenza massima di 134 km/h.
Ostacolo N° 14 – “Fire explosion”
Posizione: tra via Ronchi e via delle
Maioliche. Caratteristiche: ostacolo formato da tante strutture ispirate
agli elementi tipici dell’attività svolta dal Corpo dei Vigili del
Fuoco (acqua, fumo, schiuma e fuoco). Una sorta di percorso all’interno
di quello di gara, con cui si renderà più avvincente la corsa con
diversi elementi di difficoltà :
uno snorkel che spruzza acqua sui partecipanti;
una collina di sabbia dalla quale
scendere per circa 6 metri, su uno scivolo, in una vasca piena di
schiuma da cui si risalirà poi in superficie partendo da un dislivello
di 2.5 metri;
un tunnel di fumo, uscendo dal quale si dovrà saltare su sassi giganteschi, prima di riprendere la corsa verso l’ostacolo successivo.
Il percorso 2017 della tappa The Original di Rovereto
Percorso Come già preannunciato nei mesi scorsi,
il percorso si è rinnovato completamente e
interesserà zone e angoli nuovi di Rovereto. Non cambia invece la
distanza, sempre di 20 km: un circuito di 9,8 km da ripetersi due volte
con 16 ostacoli, un dislivello massimo di 136 metri e una pendenza del
23%. La partenza, fissata come di consueto alle
ore 14, avverrà nella centralissima via Saibanti, dove sarà ubicato
anche il portale di arrivo. Fra i punti più suggestivi che
verranno attraversati dalla corsa ci sono la ex Manifattura Tabacchi,
splendido esempio di archeologia industriale riconvertita a polo di
innovazione nel campo dell’eco sostenibilità e il caratteristico Borgo
Sacco, il sobborgo in riva all'Adige di circa 5000 abitanti.
Elemento di continuità è la location dello
Strong Village:
Piazzale Achille Leoni.
L’inaugurazione del Villaggio è prevista già venerdì pomeriggio alle
16.00 e si potrà ritirare pettorale e pacco gara fino alle 22.
Il sabato riapre alle 9 e la consegna dei
pettorali è prevista fino alle 13. Sia venerdì che sabato sera, dopo la
gara, i partecipanti si ritroveranno in questa area per il tradizionale
Strong Party.
Iscrizioni I requisiti per partecipare alla corsa sono
l’aver compiuto 18 anni il giorno dell’evento e presentare il
certificato di idoneità alla pratica sportiva di tipo non agonistico (DM
24/04/2013, GU 20/07/2013).
Nel 2017 ci saranno tre modalità per iscriversi:
Naturalmente, sarà poi possibile
iscriversi sul posto, al Villaggio in Piazzale Achille Leoni, venerdì 15
settembre e il giorno stesso della gara. La quota d’iscrizione include: il pacco gara
con il pettorale e omaggi dei partner; servizio deposito borse indumenti
personali; assicurazione RCT e infortuni personali; ristori lungo il
percorso e all’arrivo. E, una volta superato il traguardo, la medaglia
di finisher e la t-shirt tecnica ufficiale della corsa più forte di
tutti i tempi!
ostacolo n° 3 "Jumbo Demolition"
n° 8 "aMAZEing"
n° 15 "Alpe Cimbra Ascending"
Nata in Germania dieci anni fa, la Fisherman’s Friend StrongmanRun
rappresenta oggi una delle “corse a ostacoli” più famose in Europa. Un
evento di grande richiamo per runner professionisti e amatoriali. Un
format esclusivo e originale che si basa su un percorso di 10km o di
20km– come in questa finale a Rovereto – lungo il quale saranno
posizionati ostacoli spettacolari e impegnativi che richiederanno ai
partecipanti una buona preparazione fisica e un sano spirito goliardico.
Il tutto all’insegna della condivisione e del divertimento, che
spingerà tantissimi strongmanrunner a travestirsi nei modi più
fantasiosi e a presentarsi allo start in abiti e costumi decisamente
stravaganti.
Partner 2017 DACIA // LA SPORTIVA // SANGEMINI // NAMED SPORT. La Gazzetta dello Sport con Sportweek i media partner.
Il
Comune di Rovereto con i Partner locali
e Dolomiti Energia, che anche per quest'anno ha confermato la certificazione
“100% energia pulita Dolomiti Energia” e il fatto che tutta l'energia utilizzata per l'evento proviene da fonti di energia rinnovabili.
Per il terzo anno consecutivo, ActionAid ha
confermato il suo impegno come Charity Partner ufficiale e sarà presente
con i suoi testimonial e attivisti per sensibilizzare i partecipanti
alla gara e gli spettatori sui temi della lotta alla povertà e
dell’ingiustizia sociale. In fase di iscrizione alla corsa, ogni
partecipante potrà volontariamente donare 1 euro per “Operazione Fame”:
la campagna di ActionAid per il diritto al cibo, che vuole contribuire a
cancellare le cause della fame nel mondo.
Non si può mai stare tranquilli. Archiviati dodici mesi e piu di duemila e cinquecento chilometri dallo stop che mi ha visto fermo ai box per 45 giorni pensavo di poter dare per scontato la definitiva risoluzione dei miei problemi e invece a metà della preparazione se non ci ricasco ci vado parecchio vicino.
Accenno di dolore alla solita caviglia e seratona ripetute abortita immediatamente. L'esperienza insegna. Seduta dall'osteopata, tavoletta propriocettiva, borsa del ghiaccio, riposo e dopo quattro giorni di nuovo in strada alla ricerca di risposte. Poche uscite, chilometraggio ridotto al minimo sindacale eppure le risposte che cerco tardano ad arrivare.
La mezza incombe e con una domenica dal clima perfetto non si può non uscire a correre. Senza false illusioni ma con la solita e collaudata tecnica di un chilometro alla volta e se proprio dovesse ripresentarsi il problema remi in barca e lemme lemme (cioè a piedi) si torna mestamente a casa.
TrentaK, due ore e trenta sulle gambe e, a parte qualche piccolo sussulto, caviglia non pervenuta.
Durerà ? Ai posteri l'ardua sentenza
Terminata la settimana di scarico si ricomincia a fare sul serio con il primo dei quattro lunghi previsti dalla tabella da portare a casa a 4e41.
Vabbè diciamo che mi sono semplicemente accontentato di portarlo a casa.
Da quando ho preso la buona abitudine di correre i lunghi in Valle Olona certe medie me le posso dimenticare. Perchè non è piatta e gli otto "strappi" che si incontrano lungo il tragitto lasciano il segno: dai tre a cinquecento metri con pendenze però, di tutto rispetto. Il percorso è piuttosto impegnativo ma immerso nel verde e sfruttando la ciclopedonabile per più della metà del tempo l'unica preoccupazione è quella di riuscire a non farsi investire da quelli in "muntanbici" spesso impegnati nel record dell'ora.
Solita sveglia a orario da ufficio e poco prima delle sette già in strada pronto a macinare chilometri perchè siamo pur sempre in estate e affrontare gli ultimi dieci, dodici chilometri con il sole a picco sul capoccione non è di certo tra le mie priorità . Pochi i runners ancora meno quelli in bici con un copione che rimane inalterato almeno per una buona mezz'ora prima di tornare ad assumere, nonostante le ferie, il tipico aspetto di una normalissima domenica in "valle".
Poco più di 31 km in poco meno di 157 minuti e la certezza che, come tutte le prime volte, nel pomeriggio la deambulazione sarà alquanto difficoltosa.
In commercio dall'autunno dello scorso anno la Response Plus oltre al nome eredita ben poco dal modello che l'ha preceduta con un restyling che va ben oltre l'estetica.
La recensione:
Caratteristiche
Di categoria A3 neutra ha un peso di 339gr nella numerazione 10US e un drop di 10mm. Ha la tomaia in Air Mesh elasticizzato che assicura traspirabilità e confort, pannello laterale senza cuciture per limitare le irritazioni e migliiorare la calzata, controtallone interno per una stabilità ottimale.
Intersuola in EVA e mescola boost™ (con percentuali nell'ordine di 30% vs 70%) che
assicura ammortizzazione e un incredibile ritorno di energia e suola in gomma STRETCHWEB flessibile.
Prezzo
La scarpa ha un prezzo di €120.00 ma in questo periodo di saldi nei negozi specializzati o nei siti di e-commerce si possono trovare con sconti che arrivamo anche al 50%.
Opinioni
Ai miei piedi da un paio di settimane le sto utilizzando nei "lavori" della tabella che mi dovrebbe permettere di arrivare tirato a lucido a Riva dei Sette Martiri.
Una volta indossate non si può fare a meno di notare quanto la calzata sia comoda e avvolgente; buona l'ammortizzazione e morbida quanto basta senza però arrivare, grazie alla maggior percentuale di EVA, ai livelli di quella della sorella maggiore.
Sei "lavori" e poco più di un centinaio di chilometri per arrivare a dare un primo giudizio sulla bontà dell'acquisto fatto. Medio, salite lunghe, ripetute corte, progressivo, ancora un medio ed infine un lento. In pratica l'ABC di chiunque si voglia cimentare in una quarantadue.
La scarpa anche se privata, rispetto al modello che l'ha preceduta, del classico TORSION® SYSTEM e delle tre scrisce in materiale plastico rimane abbondantemente sopra i 300gr ma una volta indossata il peso si nota poco.