Di nuovo in sella

ci si riprova
valle olona
Poco più di 23 chilometri in 55 minuti ad una media di quasi 25 km/h. Non molto ma come "inizio" mi sembrano più che sufficienti.

Certo che il mio rapporto con le due ruote non è cominciato nel migliore dei modi. Dopo essere finito per terra in Gennaio già alla seconda uscita, grazie all'inesperienza e ad una rotonda probabilmente coperta da un velo di ghiaccio, decido, per non correre ulteriori rischi, di rimandare l'appuntamento con il nuovo "giocattolo" ad Aprile quando, dopo aver messo in archivio la maratona di Milano, ho in programma una lunga pausa per risolvere un problema all'adduttore.

Sette giorni di riposo assoluto e via per una trentina di chilometri, giusto per riassaporare il piacere di una pedalata.

Neanche il tempo di cominciare a scaldarmi e di nuovo in terra grazie ad una "gentil donzella" nel momento in cui, alla guida della sua bella macchina, decide che la precedenza è sua per diritto acquisito. Escoriazioni varie ma, a parte il grande spavento, niente di grave. E con una media chilometri-cadute così alta, decido che il ciclismo potrebbe non essere il mio sport. Almeno sino a ieri.

Un giro per le strade della Valle Olona, di nuovo. Strade poco trafficate e con alcune salite di qualche centinaio di metri, per me novità assoluta, da superare.

Il timore di misurare nuovamente l'asfalto però mi accompagna per tutti i 23 chilometri e, forse anche per questo motivo, cerco di non forzare troppo l'andatura. Persino le poche discese che mi trovo a percorrere vengono affrontate letteralmente con il freno tirato, tanto che il garmin registra una velocita massima che non arriva a superare i 40 km/h.

Per raggiungere una certa confidenza con il mezzo mi ci vorrà del tempo.
Io non ho fretta.