il mio lungo più lungo
Quasi 36 chilometri sotto l'acqua per portare a casa il penultimo lungo in programma in questa, ormai, interminabile preparazione. E per come è andata non posso che ritenermi più che soddisfatto. Due ore e trentanove minuti ad una media di 4'26"/km. Durà però, grazie alle previsioni del tempo, abbandonare il tepore del letto sapendo di dover affrontare oltre due ore d'acqua. Doverlo fare poi, in solitaria non migliora, di certo, il quadro.
Ma una volta sceso in strada accorgersi che, invece della pioggia prevista, quelle che cadono sono solo poche gocce fa sì che riaffiori un po' di quella voglia riposta chissà dove. Peccato però che, questa condizione, duri appena una quarantina di minuti.
Giusto il tempo di una decina di chilometri e dopo, tutta la pioggia prevista, viene giù anche con gli interessi.
La voglia, una volta ritrovata, non manca e nonostante la settimana pesante e il percorso non sempre pianeggiante riesco anche a tenere un buon ritmo. Qualche chilometro in cui riprendere fiato e poi di nuovo a correre sotto la media.
Il minimo sindacale, tre "blocchi" da 10,5, riesco a portarli a casa in due ore e venti e, vista la condizione,
decido che è la volta buona per provare ad allungare, arrivando ai fatidici 36 letti, non so più quante volte, nei resoconti di molti altri runners.
Detto, fatto. Quattro giri dell'isolato e missione brillantemente compiuta.
Stavolta, comunque vada, non avrò proprio niente da rimproverarmi.