ma quant'è bello correre qui ?
Tre ore, sette minuti e rotti per portare a termine la tredicesima maratona in sette anni. Lontano dalle ambizioni della vigilia ma, una volta metabolizzata la delusione, comunque soddisfatto per essere sceso, dopo un bel po', nuovamente sotto i 190 minuti.
Eppure le premesse per ben figurare c'erano tutte. Lunghi già a partire da agosto, ripetute corte, ripetute lunghe, nuovo personale sulla mezza abbassato di quasi due minuti, il lunghissimo da 36 senza particolari problemi a soli sette giorni da Monza, la DJTen sotto i 38'. Niente. Anche stavolta, il sogno, è svanito sul ponte della Libertà. Pazienza.
La maratona non regala niente. Evidentemente devo migliorare ancora un po' nella qualità della preparazione. O forse devo semplicemente puntare ad un obiettivo un po' meno ambizioso.Intanto torno a casa con il ricordo di due fantastici giorni passati in laguna.
Con il sabato dedicato a girare per le calli e la scoperta di fantastici scorci che, limitandomi a viaggiare in vaporetto, non avrei mai avuto la possibilità di vedere. Con l'appuntamento della mattina dove, oltre ad aver rivisto i "blogtrotters" conosciuti nella precedente trasferta romana, ho avuto il piacere di conoscerne di nuovi e poter finalmente associare dei volti ad "anonimi" nickname.
Eppure le premesse per ben figurare c'erano tutte. Lunghi già a partire da agosto, ripetute corte, ripetute lunghe, nuovo personale sulla mezza abbassato di quasi due minuti, il lunghissimo da 36 senza particolari problemi a soli sette giorni da Monza, la DJTen sotto i 38'. Niente. Anche stavolta, il sogno, è svanito sul ponte della Libertà. Pazienza.
La maratona non regala niente. Evidentemente devo migliorare ancora un po' nella qualità della preparazione. O forse devo semplicemente puntare ad un obiettivo un po' meno ambizioso.Intanto torno a casa con il ricordo di due fantastici giorni passati in laguna.
Con il sabato dedicato a girare per le calli e la scoperta di fantastici scorci che, limitandomi a viaggiare in vaporetto, non avrei mai avuto la possibilità di vedere. Con l'appuntamento della mattina dove, oltre ad aver rivisto i "blogtrotters" conosciuti nella precedente trasferta romana, ho avuto il piacere di conoscerne di nuovi e poter finalmente associare dei volti ad "anonimi" nickname.
E poi il piacere di poter correre in mezzo ad un pubblico festante ai bordi della strada ad incitare tutti e settemila runner impegnati nella loro fatica devo dire che, come recita una famosa pubblicità, non ha prezzo.
Se accadesse da noi si griderebbe indubbiamente al miracolo.