E sono 8: la gara di Radio Deejay in versione gigliata
Non so quanto normale possa essere puntare la sveglia ad un orario improponibile, uscire di casa quando per molti è il momento di rientrare e arrivare giusto in tempo per il primo AV, essere alle otto in "scusa, come se cahiama 'sta piazza ?" (Santa Croce per il resto dell'umanità), correre dieci chilometri e alle tredici già sulla via del ritorno.
A volte ci penso e mi chiedo se non sia il caso di cercare uno davvero bravo. Poi però quando alle dieci si torna ad essere protagonisti in una delle città piu belle del mondo la risposta (a patto di trovare i biglietti del treno a prezzi ragionevoli) non può che essere "si, ne vale la pena".
Dieci chilometri su un percorso che, dopo qualche aggiustamento, ha finalmente raggiunto la quadra senza, per una volta, l'assillo del cronometro.
Questo almeno in teoria perché, una volta incontrato il "gommista" di fiducia in trasferta per il medesimo motivo, è un attimo decidere di correrla assieme.
È un rischio e sono consapevole che me ne pentirò amaramente ma almeno, se tengo, ho la scusa per provare ritmi che credo di aver dimenticato di avere.
Nove e cinquanta lo start per i MaratonAbili, e alle dieci il nostro. La posizione è buona e fin da subito siamo a ritmo gara. Giusto un migliaio di metri e comincia la lunga salita che porta a Piazzale Michelangelo con la vista sulla città che da sola ripaga della fatica per raggiungerlo.
Tre chilometri non troppo impegnativi ma che alla fine, per chi non ci è abituato, si fanno sentire. Il passo, ovviamente, ne risente ma, una volta scollinato, si recupera con gli interessi quanto perso nella prima parte.
Il più è fatto e non resta che attraversare il salotto buono della città. Porta Romana, Palazzo Pitti e il passaggio su Ponte Vecchio sotto lo sguardo curioso dei turisti che timidamente ci incoraggiano.
I soci continuano a spingere e io tengo botta. Il ritmo è sotto i 4e10 ed è piacevole rendersi conto di non fare nemmeno troppa fatica a tenerlo.
Un ultimo sforzo e anche questa Ten va in archivio: Battistero, periplo del Duomo, Via dei Calzaiuoli e la volata finale con un crono finale abbondantenente sotto i quarantatre.
E per una domenica che doveva essere all'insegna del "godiamoci la festa" questo, per quel che mi riguarda, è un crono di tutto rispetto.
E per una domenica che doveva essere all'insegna del "godiamoci la festa" questo, per quel che mi riguarda, è un crono di tutto rispetto.