Stadio Artemio Franchi

Prima o poi doveva succedere. Facciamocene una ragione

35° FirenzemarathonTrentesimo o poco più e la mia Firenzemarathon  va a in archivio nel peggiore dei modi: ritirato. 

Il ginocchio,   sempre lo stesso, ha deciso di tornare protagonista. Improvviso (e soprattutto non invitato) un fastidio che credevo di aver dimenticato e che, nel volgere di un centinaio di metri, è  diventato sempre più invadente. inutile insistere e soprattutto a che pro?

Una dozzina di chilometri al pascolo con condizioni meteo favorevoli si possono anche mettere in conto, soprattutto in una città bella come Firenze che, nella parte finale del percorso,  regala bellezze come poche altre città al mondo ma non oggi.

Pioggia incessante e temperatura intorno ai nove, dieci gradi sono ingredienti che, per come la vedo io, possono solo regalarmi più di qualche giorno a spese dell'INPS.
 
Eppure c'erano tutti i presupposti (pioggia a parte) per fare bene. Nonostante i soliti dubbi della vigilia mi stavo anche divertendo. velocità di crociera programmata per non strafare. abbastanza costante e mai in affanno.

35° FirenzemarathonPartenza un po' sopra le righe condizionata dal ritmo degli altri ma regolata nel giro di pochi chilometri tra i 4e45 e i 4e50 con il passaggio alla mezza in 1 quaranta e spiccioli che mi lasciava sperare in un risultato in linea con quello di primavera nella gara di casa.

E invece niente. Primo ritiro e addio ai sogni di gloria, Perché finire una quarantadue è sempre una gran bella soddisfazione.

Vabbè, ora un po' di divaning e tra una decina di giorni, ginocchio permettendo, si ricomincia.
In primavera  c'è una medaglia da portare a casa.