Smart working

il bello di lavorare da casa
cinque su seiLo confesso, l'assenza di gare toglie stimoli. E non mi riferisco alla corsa in quanto tale. La voglia di uscire, macinare chilometri e tornare a casa stanco ma soddisfatto non è mai venuta meno. Mi riferisco alla voglia di alzarsi quando, ahimè, e ancora buio, indossare gli abiti "da lavoro" e uscire in stada con le temperature che, da qualche giorno, sono diventate piuttosto frizzantine. 

Sempre più difficile sconfiggere la voglia di uccidere la sveglia e abbandonare il caldo tepore del letto. Ma fortunatamente lavorare da casa in smartworking ha i suoi innegabili vantaggi tra cui quello di poter decidere di rinunciare alla pausa pranzo e sfruttare queste calde e soleggiate giornate di inizio Ottobre per recuperare quanto si è deciso di non fare al mattino.

Quattro uscite consecutive (5 in 6 giorni) per una sessantina di chilometri con un paio di sessioni di ripetute come non capitava da maggio.

Niente di trascendentale, per carità, ma da qualche parte bisogna pure incominciare.
E domani il meritato riposo.