12° Deejay Ten Firenze

Primo treno della mattina all'andata, il primo dopo le 12 al ritorno. Una domenica mattina alternativa.
12° Deejay Ten Firenze
foto Giuseppe Cabras/New Press Photo
A distanza di due mesi eccomi pronto ad indossare nuovamente un pettorale. Lo confesso, questa volta me la sono prese comoda: ventotto giorni senza le mie A3 ma soprattutto senza sensi di colpa.

Ma le cose belle non durano e quindi, una volta rinsavito ho cercato di fare del mio meglio per arrivare in condizioni dignitose all'appuntamento su Lungarno della Zecca Vecchia dove da diversi anni è posizionato il gonfiabile della partenza.

8e50 il via dei maratonabili e alle nove è il nostro turno. Si torna protagonisti. Nuvolo,  umido quanto basta ma le previsioni promettono sole a breve. Niente a che vedere con il diluvio della mia ultima partecipazione pre-covid.

La posizione non è delle migliori ma non ci vuole molto ad impostare il passo. Nessuna vena agonistica. Stavolta ce la vogliamo prendere comoda lasciando decidere il ritmo da seguire a quello che nel gruppo potrebbe avere problemi di tenuta. Decide lui e noi ci adeguiamo stando attenti, come spesso accade,  a non farci prendere la mano costringendolo a correre impiccato.

12° Deejay Ten Firenze
Attraversiamo  l'Arno e iniziamo la salita che conduce al piazzale da cui godere uno dei panorami che da solo vale il prezzo del biglietto. Niente di veramente impegnativo ma che, considerato il clima, potrebbe lasciare il segno.

Si ride e si scherza e tra una battuta e l'altra non sembra nemmeno di faticare troppo. Il primo, complice il traffico,  a sei, il secondo un po' più lento  e, dopo aver goduto della vista della città dalla terrazza che la domina si comincia ad invertire il trend nonostante manchino ancora più di mille metri prima di poter scavallare e iniziare la altrettanto lunga discesa che ci riporta in città attraverso Porta Romana. Come diceva sempre la mia mamma "a scinniri tutti i santi aiutano" e anche il ritmo non può che trarne beneficio confermando una lenta ma costante progressione. 

Il più è fatto, ancora una ventina di minuti e,, con la dovuta attenzione al fondo
12° Deejay Ten Firenze - percorso
piuttosto sconnesso, possiamo archiviare la pratica. Pratica che con un po'' di ingiustificato ottimismo consideriamo già chiusa una volta  riattraversato il fiume su Ponte Santa Trinità poco prima del cartello degli 8. Perché è evidente che la si finisce, resta solo da capire in quanto. 

Tocca provare a spingere un po' sull'acceleratore. Ultimi mille metri. Il gonfiabile è lì, sempre più vicino ma, questa volta, niente volata della vita, vogliamo arrivare tutti assieme in parata. Bello poi scoprire di essere riusciti a farlo sotto i 55.

Ci voleva proprio una domenica mattina come questa..

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