Una domenica che, per quel che mi riguarda, mancava da troppo tempo
Bello essere parte di una festa, perchè quella organizzata da Radio Deejay più che una gara è diventata, nel corso degli anni, una gran bella festa dove, per molti, quanto impiegare per percorrere i 5 o i 10 chilometri dei due percorsi è l'ultimo dei pensieri. E, dopo aver corso quella di Firenze, difficile pensare di rinunciare alla "gara" di casa.
Mi piace correre a Milano, l'adoro e, non cosiderando l'edizione di due anni fa a numero chiuso interamente dentro il Parco Sempione, tocca tornare al 2019 per trovare il mio nominativo nel file dei risultati di una gara nel capoluogo lombardo.
Sveglia come in un normale giorno lavorativo, colazione vewstizione e in macchina in una trentina di minuti sono già parcheggiato in Corso Sempione pronto all'appuntamento con gli amici all'Arco della Pace.
Una sgambata di tre chilometri come riscaldamento per raggiungere Piazza Duomo dove da anni è posta la partenza e poi, una volta ingabbiati, non resta che attendere lo start previsto per le nove.
Il percorso, a parte la partenza posta alla destra della Cattedrale, non differisce molto da quello che ricordavo (ho controllato su connect 🙂): prima parte nel salotto buono della città, una volta scavallato nella zona che ha preso il posto della vecchia fiera per concludere sullo stesso asfalto comune alla parte finale di molte delle gare corse in città.
Piatto e veloce lo si potrebbe considerare anche da tempo (.....sempre che si riesca a partire in buona posizione) ma, visto lo spirito della giornata, gli acciacchi e soprattutto l'età un più consono 5e20 elastico mette d'accordo un po' tutti.
Sole, cielo terso e temperatura perfetta per correre ingredienti perfetti per godersi una città ancora "dormiente".
Nove e zero zero e si parte. Il "traffico" condiziona e ci vogliono diverse centinaia di metri prima di riuscire a districarsi. San Babila, Corso Venezia, Via Senato prima di imboccare via Manzoni con l'inconfondibile pavè, croce e delizia di tutto ciò che gira su ruota, che ci accompagna fino a Cadorna dove si torna a correre su asfalto. Triennale, giro di boa poco dopo aver superato l'unica asperità e inizio del conto alla rovescia.
Continuiamo a venire sorpassati a destra e a manca ma a noi non ce ne può fregar de meno ligi a quanto desiderato.
Buonarroti, City Life e una volta superato Domodossola ecco Corso Sempione il lungo viale da fare, arrivati a questo punto, senza troppi calcoli. Viale Elvezia, Viale Legnano e finalmente, una volta imboccato Viale Gadio, la "Finish Line".
Immancabile sprint finale e chiusura sotto i 53: missione compiuta