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Failed
Ancora non ci siamo. Partito con l'idea di portare a casa il primo treXtremila della (nuova) stagione mi sono dovuto arrendere alla fine della seconda serie.  Evidentemente aver passato la domenica in totale relax non è bastato per ricaricare le batterie. Oppure, semplicemente, non sono ancora sufficientemente pronto per tornare a fare certi tipi di "lavori". Volendo essere ottimista, vedo comunque il bicchiere mezzo pieno. In passato avrei sicuramente mollato ai primi sintomi di cedimento. Non solo ho portato a casa la seconda serie ma, nonostante la stanchezza, sono riuscito ad arrivare a correre i chilometri previsti regalandomi, alla fine, un ultimo mille ancora sotto i 4'.
Ci si accontenta.
(quasi) 4x2000
Serata fredda, decisamente fredda ma, da bravo soldatino, pronto a macinare asfalto. Solito giro di riscaldamento e poi sotto con quanto programmato: quattroXduemila. Peccato che, come a volte mi capita, sono partito decisamente troppo forte per poter arrivare "lucido" ad affrontare anche l'ultima serie.
Come da copione, dopo aver corso i primi seimila decisamente in maniera troppo allegra, alla fine mi viene presentato il conto. Ritmo leggermente più alto e benzina, dopo l'ennesimo mille, decisamente finita. Sarebbe utile riuscire ad imparare dai propri errori.
Cosa che, evidentemente, a me non è ancora riuscita.
Finchè dura.....
Dopo un paio di giorni di riposo di nuovo in strada a macinare chilometri. Saltata l'uscita settimanale con gli amici, mi è toccato ripiegare sul classico giro in solitaria. Tredici chilometri senza però avere idea sul come affrontarli. Giusto una ventina di minuti per il riscaldamento e poi la decisione è caduta sulle ripetute. Sempre che, un 2x3000, si possa definire tale.
Riuscire a correre poi, un ulteriore "mille", nuovamente sotto i 4'/km, mi sembra un risultato più che soddisfacente.
3x2000
Pioggia, pioggia e ancora pioggia. Dopo essere riuscito a evitarla, non so proprio come, nelle mie ultime uscite, ieri è toccato pagare dazio. Cinquantasette minuti sotto l'acqua. Addirittura inutile cercare di evitare le
pozzanghere. Solo fatica sprecata.
Senza farmi impressionare dalle "quattro" gocce dispensate da Giove Pluvio, fuori in strada per la serata ripetute.
Obiettivo minimo un treXduemila a 4'/km. Una ventina di minuti di riscaldamento e poi via ad inanellare una serie di giri intorno a casa. E con il garmin che non "cicala" più ormai da mesi, sintomo di una prossima dipartita, essere riuscito a "ritagliarmi" un giro molto prossimo ai mille metri mi ha decisamente semplificato la vita, rendendo di fatto superflua la necessità di monitorare quanto visualizzato dal display del mio 305.
Bello vedere al pc, una volta a casa, essere riuscito a portare casa quanto previsto.
Dove eravamo rimasti?
Ripetute, odiate ripetute. Tra gare, lunghi e ogni possibile buona scusa per evitarle mi sono accorto che, parola di SportTracks, dall'ultima volta che mi sono cimentato in questo consapevole supplizio sono passati cinquanta di giorni. Troppi anche per me. Il tempo di arrivare a casa e, stavolta, fuori in strada con i migliori propositi. Una ventina di minuti al trotto, giusto per  scaldarmi, cinque per mille sotto i 3 e 50 e infine un'altra decina di minuti, decisamente più tranquilli, per tornare a casa con un bottino di una dozzina di chilometri. Cotto, veramente cotto, ma soddisfatto per il risultato.
E domani lungo..... o almeno ci provo.
Settembre
Dal mio punto di vista, per quel che riguarda la corsa, Settembre è un mese fantastico. Forse anche meglio di Aprile. Temperature piacevoli, umidità più che accettabile e giornate ancora sufficientemente lunghe. E poi, finalmente, si possono raccogliere i frutti di quanto seminato precedentemente.

SettembreTre mesi di duro "lavoro" in condizioni climatiche non certo ottimali per arrivare a correre, nel giro di una cinquantina di giorni, le poche gare che chiudono la mia personale stagione agonistica.
E se poi i risultati arrivano e i progressi non si limitano solo alle competizioni, non posso che esserne soddisfatto.

Domenica lungo al lago, Lunedi progressivo, Martedi 55 minuti con un 10x100 alla montagnetta di s.siro e ieri, per concludere in bellezza, un 4x1000 con recupero da 4 minuti. Quasi 70 chilometri in quattro giorni.
E nel prossimo fine settimana la mezza.
Spero solo di non smentirmi.
ripetute
L'afa non allenta la presa e uscire per cercare di fare qualcosa di buono diventa, sempre più spesso, solo un esercizio di buona volontà. Anche ieri sera, nonostante la temperatura leggermente più bassa, riuscire a mettere in pratica quanto preventivato si è rivelato, ancora una volta, più arduo del previsto. E questo evidentemente è un mio limite. Aver programmato una maratona a fine ottobre non aiuta di certo, ma quando mi sono iscritto sapevo a cosa andavo incontro. E ora è inutile lamentarsi. Sono anni che a luglio tocca soffrire. Bisogna farsene una ragione.
Ma nonostante tutto, ieri non è andata poi malissimo.
Idea di partenza ripetute lunghe: 1km, 2km, 2km e nuovamente 1km con recupero 5'.
Risultato finale: buone le prime tre e ultima frazione "abortita" dopo neanche trecento metri. Però tutto a 4/km.
ripetuteIn questi anni il mio atteggiamento verso la corsa è decisamente cambiato e con il passare del tempo sono riuscito in tutto quello che, forse per una questione di testa, pensavo di non essere in grado di fare. Non mi riusciva di correre alla mattina e ho imparato a farlo. Mai a digiuno e via di corsa appena sveglio. Non più di un'ora a stomaco vuoto, e invece di corsa per 21 chilometri. Solo d'estate per evitare l'afa del tardo pomeriggio e invece in strada anche quando fa freddo ed è ancora buio. Tutto tranne le ripetute. Già poco digeribili di sera, figuriamoci di mattina. Questo almeno fino ad oggi.
Saltato l'appuntamento della domenica, con il lunedi sera già impegnato e con la probabilità di saltare anche l'uscita del martedì, mi sono dovuto rassegnare all'idea di sfatare anche l'ultimo "tabù". Il tempo di un passaggio alla moglie in stazione per il treno e via in strada direzione parco. Il tempo non promette niente di buono, ma almeno la temperatura sembra perfetta per il supplizio che mi appresto ad affrontare. La gambe girano bene, e nonostante tutto, la voglia non manca. L'ideale sarebbe arrivare a 8 ripetute da un minuto, ma correrne almeno 6 sarebbe già un buon risultato.
Alla quarta però, non ne ho proprio più e decido che, forse, è meglio accontentarsi. Continuo nel parco per un altro giro e imbocco poi, la strada di casa per gli ultimi chilometri. Bello scoprire, analizzando i dati del garmin, di aver corso comunque le ripetute ad un buon ritmo e di aver fatto il "viaggio" di ritorno tutto in progressione.
Non ci si può proprio lamentare.
ripetute
E ora visti i risultati non ho più scuse, tocca darci dentro.
Casa, parco, tre giri e ritorno, con l'idea di cominciare a provare le ripetute brevi.
E visti i progressi ottenuti, riuscire a portarne a casa almeno quattro da un minuto non dovrebbe essere proibitivo, tenere i 4' sarebbe poi il massimo.
Giornata afosa, come non capitava da un bel po', "ideale" non solo per correre ma anche per cominciare a fare lavori di qualità, o perlomeno tentarci.
Alla partenza, almeno nelle intenzioni, cerco di non forzare in modo da non arrivare al parco già cotto. Ma evidentemente è serata di grazia e dopo qualche centinaio di metri viaggio già a 4' e 30".
Primo giro di parco tranquillo, al secondo le 4 ripetute previste ed infine un ultimo giro, nuovamente al trotto, per rifiatare. Alla fine un po' di stanchezza, complice anche il clima, si fa sentire e il ritorno non risulta brillante come l'andata ma non per questo rinuncio all'allungo finale.
Ed è davanti al pc che le buone sensazioni avute durante questi (quasi) 13 chilometri trovano conferma.
Non solo sono riuscito nel mio intento, ma il risultato è ben oltre le più rosee aspettative.
3x3000Per rendere l'idea, se fossi ancora uno studente, verrei classificato come quello che ha tutte le potenzialità per fare bene ma non si applica. Quello che tira a campare limitandosi a portare a casa la sufficienza. Ed è quello che mi succede con la corsa. Se si tratta di fare chilometri non mi tiro indietro, ma se si tratta di seguire una qualsiasi tabella, cominciano i problemi. Quando poi tocca alle ripetute, nonostante i migliori propositi, trovo sempre una scusa per glissare l'appuntamento. L'orario, il tempo, il freddo, il caldo, qualsiasi cosa pur di evitarle.
Riuscire quindi, in queste ultime settimane, a fare determinati lavori, mi sorprende piacevolmente.
Se poi si tratta di un 3 x 3000 la soddisfazione è ancora maggiore.
Con gli orari del parco che ancora non conciliano con quelli del lavoro tocca adattarsi a correre, ancora per qualche settimana, in strada e l'idea di uscire sapendo che, dopo il riscaldamento, bisogna percorrere per ben 11 volte il giro dell'isolato non entusiasma affatto.
Stavolta niente scuse: missione compiuta.
3x1000 108 giorni alla maratona della città eterna. Tocca cominciare a fare sul serio se voglio arrivare a correrla in una condizione migliore di quella raggiunta, e non ci vuole molto, a Venezia.
E se il buon giorno si vede dal mattino... ripetute da 1000 metri. Alla terza ho deciso che come inizio poteva bastare.