recensione adidas Response Boost 2
Sul mercato da diversi mesi e "soppiantata" sul catalogo dal nuovo modello, la Response Boost 2 è una scarpa A3 neutra da 298gr nella numerazione di riferimento che diventano 335gr nel 10US.
Aveva un prezzo di listino di €120,00 e ora la si può trovare sui siti e-commerce o negli outlet della casa tedesca a prezzi davvero interessanti.

Con un design leggermente rivisitato le Response Boost 2 hanno la tomaia priva di cuciture in mesh Techfit a trama larga traspirante, soletta interna preformata in EVA per garantire confort e calzata ottimale, gabbia sagomata con 3 strisce e la classica Tecnologia TORSION SYSTEM per una transizione più agevole dal tallone all'avampiede e migliorare il supporto dell'arco plantare.

Intersuola in EVA e mescola boost™ (in percentuale intorno al 45%) che assicura un incredibile ritorno di energia, rendendo ogni falcata leggera e veloce. 

Suola con intagli di flessione per movimenti più naturali e tallone modulare per un migliore assorbimento degli impatti.

La recensione:

E ora dopo tante parole veniamo ai fatti: amore a prima vista, ops falcata.
Ai miei piedi da una decina di giorni ho avuto modo di provarle solo per un limitato numero di uscite ma se con la SNova Glide è prassi, trovare il giusto feeling già da subito con la Response non mi capitava dalla versione 17. 
recensione adidas Response Boost 2Non che con le altre mi sia mai trovato male, anzi (la venti ancora la rimpiango) ma, per arrivare a dire di aver azeccato l'acquisto, toccava attendere la fine di un rodaggio degno di tale nome.

Comode, reattive quanto basta grazie all'intersuola con mescola Boost, danno l'impressione di essere più leggere di quanto la bilancia dica. 

Come si dice, se son rose fioriranno, intanto l'inizio e più che promettente e se poi, in questi giorni di fine saldi, negli outlet del marchio a tre strisce si possono trovare a 49,95€ pensare di prenderne un secondo paio non è poi un'ipotesi da escludere a priori.
mapeisport - Abile e arruolato
E sono arrivato a quattordici. Ormai il "fascicolo" presso il centro ricerche Mapei Sport comincia a diventare "pesante".
Vista, spirometria, peso (mannaggia, più uno), altezza, cardiogramma a riposo e dopo i tre interminabili minuti sul famigerato "gradone" (ridatemi le ripetute) di nuovo cardiogramma senza dimenticare la provetta per l'esame completo delle urine.

Il tutto per arrivare ad avere il fatidico foglio giallo che mi permetterà di "competere" per i prossimi dodici mesi.

Oramai dovrei averci fatto il callo eppure ogni volta, anche senza apparente motivo, il dubbio che qualcosa andare storto, inutile negarlo, si insinua nelle mie poche certezze.

Non più di mezz'ora e anche questa incombenza, una delle poche fatte volentieri, passa in archivio.
Abile e arruolato anche quest'anno. Ora non resta che darci dentro.
recensione Diadora  N6100-3Sul mercato da inizio anno, la N-6100 di Diadora è arrivata alla versione numero 3. Di categoria A3 con un peso di 336gr nella numerazione 10US e un drop di 10mm, questo modello riesce a combinare estrema stabilità grazie alla speciale mescola antiusura Duratech 5000 nella zona del tallone, con la comodità dell'esclusivo sistema ammortizzante Double Action² che elimina il peso degli impatti.

La recensione:

Caratteristiche

Dotata dell'innovativo ed esclusivo NET Breathing System (una rete in fibra sintetica ed una speciale membrana traspirante e impermeabile) aumenta la capacità di traspirazione della suola permettendo al piede di respirare.

La tomaia è in Nylon Air Mesh e Supreltech con sottopiede di montaggio in elastom EVA, plantare anatomico ed estraibile in mesh traspirante e membrana fullsize impermeabile. Rete di protezione in fibre sintetiche integrata all'intersuola realizzata in Elaston EVA espansa. Double Action² nella zona del tallone. CCB integrato all’Axeler Wi-5 Propulsion e infine la suola in Blown Flexoft Rubber nella zona anteriore e speciale mescola antiusura Duratech 5000 nella zona del tallone.
recensione Diadora  N6100-3

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €145,00 e in questo periodo di saldi la si può trovare sul sito e-commerce del produttore scontata del 50%.

Opinioni

Ai miei piedi da un paio di mesi grazie a Diadora che mi ha permesso di provarle con tutta calma sono state utilizzate in una decina di uscite per poco piu di un centinaio di chilometri cercando, nonostante questa fase di "dolce far niente", di provarle nelle stesse situazioni che da qui ad un paio di mesi mi porteranno a preparare la maratona d'autunno.
Salite, ripetute corte, medie, lento, medio. In poche parole l'abc del runner.
recensione Diadora  N6100-3

La calzate è comoda e una volta assestate le stringhe e mossi i primi passi ci si accorge che la scarpa è morbida sul tallone e più rigida sull'avampiede il che fa già presupporre una discreta reattività se si è abituati a correre con la parte anteriore del piede.

Il peso, per me che sono abituato a correre con scarpe da 300 gr, si fa sentire ma nonostante tutto una volta ingranato la marcia non faccio troppa fatica ad arrivare a ritmi del tutto paragonabili a quelle delle scarpe che sono solito usare. E anche nell'eseguire le odiatissime ripetute le N-6100-3 svolgono il loro lavoro egregiamente.

Ma è nei ritmi lenti, quando è maggiore il tempo di contatto a terra, che ho potuto apprezzare le caratteristiche ammortizzanti di questa scarpa. Alla distanza di un lunghissimo (visto il perido di "pausa") non ci sono arrivato ma visto come si sono comportate sui venti chilometri non faccio fatica a credere che anche su distanze maggiori il risultato non può che essere il medesimo.

Cos'altro aggiungere ? Una piacevole sorpresa.

recensione Auricolari Skullcandy XTfree Prodotte dalla casa americana Skullcandy i nuovi dispositivi Sport Performance wireless XTfree sono la risposta a quelli che, praticando sport, chiedono oltre alla qualità una sola cosa: smettere di litigare con l'auricolare che non ne ne vuole sapere di stare nella conca del padiglione auricolare (wikipedia grazie di esistere).

E grazie a Skullcandy anche io ho avuto la possibilità di testare, con tutta calma, il nuovo prodotto della casa americana.

La recensione:

Caratteristiche

  • Connessione Bluetooth
  • Tecnologie propietarie FitFin™, StickyGels™ e Fix© per immobilizzare l'auricolare indipendentemente dall'attività sportiva praticata
  • Sedici grammi di peso
  • Un'autonomia dichiarata di 6 ore
  • Resistenti al sudore e alla pioggia

 Confezione

recensione Auricolari Skullcandy XTFree
  • Auricolari XTfree
  • 3 set di gommini in silicone
  • Cavo USB
  • Custodia

Autonomia

La batteria permette un'autonomia dichiarata di 6 ore

Prezzo

Il prezzo di listino è di €99.00 

Operazioni preliminari

Una volta caricate è sufficiente accenderle tenendo premuto il tasto centrale (MFB) per accoppiarle (peering) con il disposito che funge da trasmettitore e sono immediatamente pronte per l'uso.

Corro un paio maratone all'anno e le ore in strada per prepararle sono davvero tante. Ascoltare, quindi, della buona musica durante gli allenamenti è il modo, specialmente nei lunghi, per non pensare al numero di chilometri da portare "a casa". E in tutti questi anni ho perso il conto del numero di auricolari acquistati. Sempre la stessa storia. Anche a stare attenti il cavo, prima o poi, si "prende dentro".
Inevitabile: per quanto possano essere di buona qualità, prima diventano mono e poi anche il "lato" superstite smette di emettere suoni.
Senza dimenticare che, se gli auricolari non sono dotati del fastidiosissimo archetto, piu che di una corsa si potrebbe tranquillamente parlare di "lotta" impari.

Opinioni

Le XTfree, invece, risolvono in un sol colpo tutte e due i problemi: senza l'ingombrante cavo e immobili all'interno del padiglione auricolare.
Leggerissime, una volta posizionate, anche senza spingerle troppo all'interno dell'orecchio, non si "sentono" e non si muovono.
recensione Auricolari Skullcandy XTFreeProvate in questi caldissimi giorni di Luglio hanno, per quel che mi riguarda, superato brillantemente la prova. Utilizzate con lo smart run di adidas dotato di lettore mp3, le ho indossate in tre uscite per un totale di una quarantina di chilometri, dal passo turistico ad un medio abbastanza impegnativo passando per le ripetute da 1000 e sempre con il medesimo risultato: ottimo suono e mai una volta costretto, nonostante il sudore, a riposizionare nessuno dei due terminali.
L'autonomia in questi sei giorni (tra la prima uscita e l'ultima) arriva tranquillamente a quattro ore e cinque minuti prima di "esalare" gli ultimi suoni, una voce femminile inizia a ricordarci che il dispositivo necessita di una bella ricarica.
E se invece del gps da polso si vuole utilizzare uno smartphone gli auricolari di Skullcandy, dotate anche di microfono integrato, permettono all'utilizzatore anche di rispondere alle chiamate premendo semplicemente il tasto centrale.

Il listino dice 99€ (ma nei siti di e-commerce si possono trovare a meno) e in linea con la concorrenza di pari fascia. La spesa è sicuramente "impegnativa" ma per chi ha intenzione di farne un uso intenso potrebbe essere adeguata al pari di un qualsiasi altro accessorio sportivo.

Cos'altro aggiungere ?
Esame superato
s.siro - bruce springsteen - the river tour
Trent'anni, anzi trentuno, da quel giugno del '85. Tanto ce n'è voluto per decidermi ad andare a vedere il Boss. Quello con la B maiuscola. Non sono un fan nel vero senso della parola ma la musica di Bruce Springsteen mi è sempre piaciuta e per me che considero il "live" il massimo che ci possa essere era una lacuna da colmare assolutamente.

Colleghi e amici che lo seguono da anni me lo hanno sempre detto: il suo è un concerto a cui, almeno una volta nella vita, bisogna assistere.

Tre ore e quaranta nel catino dello stadio di S.Siro. Giù nel prato, in mezzo al "casino", come quando avevo vent'anni ed andare sotto il palco era (quasi) un obbligo. Ecco, proprio sotto il palco no, però ad una distanza tale da riuscire, volendo, a fare anche a meno delle immagini proiettate sui tre maxischermi posti a cornice dell'immensa struttura in metallo.
 
s.siro - bruce springsteen - the river tourUn tour dedicato (e da cui prende il nome) interamente alla riproposizione delle canzoni dell'album The River del 1980. Questo almeno nelle intenzioni. Perchè ogni concerto è diverso dal precedente e la scaletta è sempre una sorpresa. E Milano non fa eccezione con la seconda data (come riportato in questo articolo di rockol.it) con 17 nuove esecuzioni.

Venti e trenta, la luce del sole che ancora illumina la tribuna arancione e, dopo le note di Morricone che accompagna l'entrata l’entrata della E-Street Band, si parte con “Meet me in the city”, il primo dei trentatrè brani eseguiti nella "scala del calcio" tra il tripudio dei sessantamila spettatori parte attiva di questa, perchè di questo si tratta, fantastica festa.
Bello vedere come Springsteen interagisce con il suo pubblico. Saluta, scende dal palco, stringe un infinito numero di mani e raccoglie i bigliettini, bigliettini si fa per dire, con le richieste dei brani da eseguire come in una sorta di gigantesco piano-bar.

s.siro - bruce springsteen - the river tourE che dire poi di quando, al momento dei bis, invita sul palco tre ragazze e un ragazzino a cui permette di suonare una delle sue chitarre accompagnandolo durante l'esecuzione di "Dancing in the dark".

Manca poco a mezzanotte e sulle note di "Bobby Jean" si chiude lo show. La E Street Band saluta e lascia il palco a Springsteen per una versione acustica di “This hard land”.
Stavolta è davvero finita. Un ultimo saluto e poi anche il Boss di scompare dietro le quinte.

Uno spettacolo assolutamente da vedere.
Almeno una volta.

Scaletta:
“Meet me in the city”,“Prove it all night”,“Roulette”,“The ties that bind”,“Sherry darling”,“Spirits in the night”,“Rosalita”,“Fire”,“Something in the night”,“Hungry heart”,“Out in the street”,“Mary’s place”,“Death to my home town”,“The river”,“Racing in the street”,“Cadillac ranch”,“The promised land”, “I’m a rocker”,“Lonesome day”,“Darlington country”,“The price you pay”,“Because the night”,“Streets of fire”,“The rising”,“Badlands”
Bis:
“Backstreets”,“Born to run”,“Seven nights to rock”,“Dancing in the dark”,“Tenth Avenue freeze-out”,“Shout”,“Bobby Jean”,“This hard land”