14° deejay ten
Quattordici edizioni e  numeri che sanciscono il successo di una manifestazione che, se ancora non lo si fosse capito, assume sempre di più i connotati di una festa e a cui è difficile dire di no.

Inutile girarci attorno, mi piace e cerco di fare il possibile per esserci consapevole che si può correre sin dai primi metri solo se alla partenza si conquista un posto di categoria.

Sole, temperatura gradevole e dopo la foto di gruppo al piccolo trotto direzione Piazza Duomo.dove il via della prima wave e previsto per le dieci.

Il gonfiabile non è  troppo distante e la possibilità di prendersela comoda viene scartata a priori: tocca fare sul serio provando a mettere a frutto quanto di buono fatto in queste settimane.

Nove e cinquantatre (??) e si parte. Il gruppo si sgrana in fretta e trovare il ritmo giusto e solo questione di qualche decina di secondi.

Correre in mezzo agli altri aiuta anche troppo e quanto visualizzato dal Garmin può solo significare una sicura debacle nella seconda parte di gara.  Tocca darsi una regolata.

I primi chilometri, quelli nel salotto buono, sono i più belli ma anche i più duri con il fondo quasi tutto su pave sconnesso che mi obbliga spesso a guardare dove mettere i piedi per non rischiare di finire lungo e disteso.

14° Deejay Ten
Castello ,Triennale, City Life, Vigorelli, punti fermi di quasi tutte le gare milanesi e riferimenti che quasi rendono superfluo i cartelli che sanciscono il passare dei chilometri.

Il passo, dopo la fiammata iniziale, è su ritmi più consoni e anche se sostenuto non mi porta a correre impiccato.

Arrivati in Corso Sempione il più e fatto e anche se noioso e interminabile come sempre a questo punto della gara  lo si affronta con un altro spirito anche grazie alla testa che ci mette del suo con un 3e58 stampato nell'ultimo mille che mi permette di chiudere sotto i quarantuno.

E per come la vedo io a me sembra sempre #tantaroba.
over trenta valle olona
A distanza di quindici giorni è  di nuovo tempo di provare ad allungare. Le settimane passano sempre più in fretta e cercare di portare a casa quanto preventivato comincia a diventare tassativo. 

Solita sveglia da sabato e prima delle otto in strada pronto a macinare chilometri sotto un cielo grigio che fortunatamente sembra tenere.

Senza troppa convinzione sul percorso da affrontare opto per quello più semplice pronto a cambiare idea in corso d'opera. 

Le gambe sembrano rispondere bene sin da subito e con il passare dei chilometri aumenta la convinzione di aver trovato il classico giorno in cui si può osare.

E allora non può che essere la ciclopedonabile della Valle Olona la destinazione dove passare il  successivo paio d'ore. 

Qualcuno in Mtb, diversi a camminare e a correre a soprattutto nessuna macchina a cui dover  prestare attenzione. 

Il ritmo non è quello dei giorni migliori ma è costante per buona parte del giro sino ai menosei quando un po' di stanchezza e gli strappi del percorso si fanno sentire. Ma il più è fatto è la consapevolezza di aver quasi archiviato anche il secondo appuntamento con una distanza impegnativa non può che essere ulteriore stimolo. 
  
Trentuno e sette in due e quarantasette.
A me piace
ventisei chilometri
Si comincia a fare sul serio. Non che sino adesso sia stata una passeggiata ma il primo lungo sancisce la fine della fase di crescita e l'inizio di quella di rifinitura come cita la tabella che sto seguendo. 

Il programma  ne prevede trenta che, con i ritmi che attualmente mi posso permettere, dovrebbero corrispondere a oltre due ore e mezza sulle gambe, 

Alla mia portata ? Forse, ma il "failed" del giovedì è più di un campanello d'allarme. Esclusa la ciclopedonabile della Valle Olona, che con i suoi strappi potrebbe lasciarmi "a piedi" ben prima del previsto, opto per il vecchio giro: dieci da una parte, dieci dall'altra e il resto a piacere. 

Trenta chilometri il desiderato,  sopra il venticinque il risultato minimo da portare a casa e poco dopo le sette si parte. 

La voglia c'è, le gambe pure e con il navigatore sui 5eSpicci passano minuti e chilometri senza troppa difficoltà. Difficoltà che si palesato solo dopo aver oltrepassato le due ore di corsa. 

Inutile insistere, la benzina sta per terminare e continuare in queste condizioni  sarebbe  controproducente: poco più di  ventisei chilometri in due ore e quindici. 

Questa è la realtà, tocca accontentarsi. 
14° Legnano Night Run  - foto legnanonews
Due sole parole: che fatica!
Da oltre un decennio, la Legnano Night Run  è  l'appuntamento in notturna di fine estate con numeri che  dimostrano, se ancora ce ne fosse bisogno,  la voglia della gente  di essere protagonisti ad una manifestazione che, nel corso degli anni, ha saputo costruire intorno a sé  un meritato consenso.

Solita collaudata formula con l'apertura dedicata ai più piccoli,   la "street workout" (novità 2018) per gli amanti della comminata con i suoi 4 chilometri da fare ascoltando  le indicazioni del trainer in cuffia e immancabile chiusura con la gara da sette chilometri e mezzo.

Riscaldamento degno di tale nome, quattro chiacchiere con gli amici e  con discreto margine in zona gonfiabile per evitare il traffico dei primi metri.

L'idea sarebbe quella di non strafare. Vengo da settimane di carico e il 7x1000 a sole 36 ore dovrebbe essere un buon deterrente ma non avendo nessun impegno previsto nel fine settimana  (leggi Mezza di Monza) posso anche permettermi di provare ad esagerare.

legnano night runNove e ventisette, si parte. L'ampia sede stradale permette di andare subito a regime ed è un attimo trovare il proprio ritmo. Le gambe girano bene e la compagnia con cui ho scelto di condividere questi primi minuti di gara sembra quella giusta.

Il percorso è invariato da tre edizioni, mi piace parecchio e lo conosco bene. Facile per i primi due mille, sottopasso abbastanza "fastidioso" al terzo e leggera discesa che ci accompagna quasi sino al quarto, dove sono obbligato a risintonizzare il navigatore: dieci, dodici secondi in più è il giusto pegno da pagare per poter mantenere una sorta di spinta e non cedere di schianto. 

E se della compagnia iniziale è rimasto ben poco ce ne sono diversi nelle mie medesime condizioni. Tocca stringere i denti. Non manca molto. Basta esserne convinti. Diverse posizioni perse, qualcuna guadagnata e finalmente, una volta immessi in Corso Magenta, non resta che  provare  a limitare i danni. 

E' compito del cartello numero 7 fornire insperate energie e affrontare gli ultimi interminabili metri sembra addirittura meno pesante. Prova di sprint (vinto)  con quello che mi precede di qualche metro e gara chiusa poco sopra i trenta.

Peggio dell'anno scorso ma meglio di quanto fatto due anni fa. 
Ma che fatica !!!

“VUOI DIVENTARE PROTAGONISTA DEL TUO SPORT PREFERITO?”

Se sei maggiorenne, sportivo o sportiva, e nella tua disciplina preferita hai la consapevolezza di essere un “trascinatore” con una rilevante presenza sui Socialed eccellenti doti di comunicatore e di creatore di contenuti, potresti alloraentrare a far parte della famiglia Salomon! 

hashtag di riferimento: #TimeToPlay

nuova campagna salomon ambassador
Ispirare, condividere e progredire nel proprio sport preferito

Il Brand francese è uno straordinario universo multi-sportivo nelle discipline Outdoor come il Trail Running,  il Road Running, lo Sci e gli Sport Invernali ed è storicamente orientato dalla mission di arricchire la vita degli sportivi permettendogli di sperimentare, mettersi alla prova e progredire.  
E proprio questo obiettivo è all’origine della nuova campagna di recruiting di influencers che partirà a settembre 2018. Perché sappiamo che non si impara a giocare da soli. Spesso è la smisurata passione dei più esperti, degli influencers, che permette agli altri di crescere e divertirsi. Perché lo sport è innanzitutto un gioco, prima con se stessi e poi con gli altri. E per questo Salomon vuole dare terreno fertile a chi ha l’entusiasmo di coinvolgere la propria community o di generarne di nuove. 

Ora può essere proprio l’appassionato/a di sport a tendere la mano verso Salomon per lo sviluppo di un innovativo sodalizio. In particolare, Salomon intende offrire la possibilità di vivere un’esperienza unica e autentica nel tempo facendo diventare l’appassionato un vero e proprio partner “coinvolgendolo in tutti quei momenti in cui il Brand è a contatto con i propri clienti, per esempio durante gli eventi oppure sui canali digitali

Il gruppo selezionato avrà con sé gli strumenti più efficaci e interessanti per alimentare la propria passione e poterla trasmettere agli altri, dando così il personale contributo alla crescita del proprio sport preferito.

I  nuovi  membri  della  famiglia  Salomon  saranno  dunque  il  volto  del  marchio  nelle  comunità sportive  rilevanti.  Potranno  condividere  con  i  rispettivi  followers  la  propria  passione  sportiva attraverso  i  social  network,  attivando  e  ispirando  inoltre  i  “clienti”  nelle  comunità  locali  e  nei momenti sportivi competitivi, oltre a fornire feedback su tutto quello che Salomon mette in campo, compresi i prodotti, aiutando così il Brand a migliorare ulteriormente.  
Come candidarsi? 
Salomon ha predisposto una specifica piattaforma Web (salomon-ambassador.com) attraverso la quale gli interessati possono iscriversi compilando l’apposito modulo online. A chiusura della campagna i professionisti del Brand selezioneranno i migliori candidati... e con loro inizierà un nuovo ed entusiasmante percorso in pieno spirito #TimeToPlay.


RoadTo FirenzeMarathon 5° settimana
Il conto alla rovescia mi ricorda che con la preparazione sono quasi al giro di boa e le settimane cominciano a diventare belle toste. 

Salite corte, progressivo, 5x2000 e oggi il medio da 13 chilometri. Una sessantina di chilometri e la consapevolezza che, anche se lentamente,  si cominciano a vedere anche piccoli progressi dal punto di vista del ritmo.

I problemi fisici (leggi bandelletta)  sembrerebbero un lontano ricordo ma la strana sensazione provata al ginocchio alla fine della corsa di stamattina non mi lascia del tutto tranquillo. 

Niente a che vedere con quello che provavo dopo solo una trentina di minuti sulle gambe  (e oggi di minuti ne erano già passati più di settanta) ma comunque un segnale da tenere in considerazione. 

Intanto anche questa settimana è  diventata statistica  e, con le salite medie in programma domani, sarà mio compito iniziare a far diventare statistica anche quella che sta per arrivare. 

Ginocchio permettendo.

Brooks lancia i modelli Levitate 2, Bedlam e Ricochet,
dotati di intersuola con tecnologia DNA AMP

Brooks continua a investire nella categoria di scarpe con massimo ritorno di energia

Brooks Ricochet

6 settembre 2018, Superhuman Academy, Brooks introduce nuovi elementi alla sua popolare categoria di scarpe con massimo ritorno di energia, dando ai runner di tutto il mondo la possibilità di andare più lontano e correre più velocemente. I tre nuovi modelli di scarpe - Levitate 2, Bedlam e Ricochet - sono tutti provvisti di un’intersuola caratterizzata dell’innovativa tecnologia DNA AMP di Brooks, introdotta per la prima volta nell’autunno del 2017. Il DNA AMP assorbe l’impatto di ogni falcata e il modello Levitate 2 consente, in aggiunta, il massimo ritorno di energia rispetto alle altre scarpe da corsa ad alte prestazioni.

“Ancora una volta, stiamo lavorando per puntare al massimo ritorno di energia e siamo entusiasti di presentare tre nuovi modelli di scarpe dall’energia straordinaria”, ha affermato Carson Caprara, Senior Director of Footwear Product Line Management. “Queste nuove scarpe rilasciano ai runner lun’enorme quantità di energia. Diversamente da qualsiasi altra scarpa, la tecnologia DNA AMP di cui sono dotate è pensata per far provare a chi le indossa la sensazione di poter correre all’infinito”.

Tecnologia DNA AMP - Il potere di superare te stesso
Il DNA AMP è un sistema di ammortizzazione a base di poliuretano (PU) strategicamente progettato per fornire un ritorno di energia senza precedenti. La base del DNA AMP è una schiuma in poliuretano che si espande naturalmente, restituendo energia man mano che la forza è esercitata. Per offrire un’esperienza più intensa, Brooks ha racchiuso la schiuma in un rivestimento di poliuretano termoplastico (thermoplastic polyurethane, TPU) che resiste all’espansione orizzontale rilasciando energia direttamente al corridore. Il risultato è un composto ingegnerizzato che garantisce un eccezionale ritorno di energia.
Brooks Bedlam

Levitate 2 - Massimo ritorno di energia
La nuova Levitate 2 restituisce più energia a ogni passo, per dare ai runner la sensazione di poter andare più lontano e correre più velocemente. Con una suola che favorisce rapidamente il movimento dal tallone alla punta e una nuova tomaia liscia, Levitate 2 garantisce il massimo rilascio di energia a ogni passo.

Brooks Levitate 2

Bedlam - Massima energia, incredibile supporto
In una scarpa unica e originale, Bedlam combina il massimo ritorno di energia con un supporto olistico. La tecnologia DNA AMP garantisce il massimo ritorno di energia, mentre la tecnologia GuideRails fornisce un notevole supporto guidando il corpo nel suo naturale allineamento.

Ricochet - Grande energia, minimo peso
Combinando alta tecnologia e una struttura estremamente leggera, la Ricochet alimenta la corsa restituendo energia ad ogni passo. Il modello Ricochet combina la tecnologia dell’intersuola DNA AMP e quella BioMoGo e garantisce una corsa leggera e reattiva.

Prezzi e disponibilità
Levitate 2 è venduta al prezzo di 170 euro, Bedlam a 180 euro e Ricochet a 140 euro. Tutte le calzature sono disponibili presso i rivenditori autorizzati e su www.brooksrunning.com/.

MILANO MARATHON VESTE UNDER ARMOUR


Under Armour nuovo Technical Partner di Milano Marathon 2019
Under Armour è il nuovo Technical Partner dell'ed. 2019 di Milano Marathon
Milano, 5 settembre 2018 -  RCS Sport / RCS Active Team è lieta di annunciare la prima importante novità relativa alla XIX edizione di Milano Marathon, il grande evento sportivo che avrà luogo il prossimo 7 aprile nel cuore di Milano.  Under Armour, il brand activewear fondato a Baltimora nel 1996, ha scelto infatti di affiancarsi alla competizione meneghina in qualità di Technical Partner. In particolare, per il prossimo anno, firmerà le maglie tecniche di gara che saranno indossate, come da consuetudine, dai runner che si metteranno alla prova lungo i 42km del tracciato, fino al traguardo.

Under Armour crede molto nel valore dei team e nel fare sport uniti, per questo motivo decide di affiancare la Milano Marathon.  L’azienda ha come obiettivo quello di rendere ogni atleta migliore, grazie a soluzioni tecniche che ne potenzino la performance, e questa partnership è un’opportunità per servire i runner che correranno a Milano con il prodotto più adatto.

Per rappresentare il brand in occasione della nuova campagna di comunicazione  di Milano Marathon, sono stati coinvolti come testimonial il giovane triatleta altoatesino Jakob Sosniok, la campionessa di atletica leggera, oltre che nota blogger e oggi personal trainer Beatrice Mazza e Francesco Maurello, ex atleta che attualmente si dedica alla preparazione fisica di corridori.

“La collaborazione con Under Armour testimonia l’attenzione di Milano Marathon verso gli atleti e verso l’innovazione”, ha commentato Paolo Bellino, Amministratore Delegato e Direttore Generale di RCS Sport. “Siamo orgogliosi che un brand internazionale così prestigioso abbia scelto di sostenere la nostra competizione sportiva, a dimostrazione del fatto che la maratona sia un momento importante nel panorama mondiale che riunisce nazionalità, visioni e passioni eterogenee allo scopo di impegnarsi per raggiungere un obiettivo comune. 
Sono tanti i runner che prendono parte al nostro evento e che ci aiutano a realizzare il sogno alla base del nostro lavoro: rendere lo sport un’occasione di interazione e solidarietà aperta a tutti”.

La collaborazione tra Milano Marathon e Under Armour  rappresenta la giusta celebrazione dei valori sportivi, un modo per promuovere l’eccellenza di prodotti studiati nei minimi dettagli, al fine di supportare tutti gli atleti nel proprio percorso verso una manifestazione amatissima che ancora una volta elegge Milano capitale del running in Italia.

Per lo sviluppo creativo della campagna pubblicitaria è stata coinvolta l’agenzia Studio Dispari,  immagini realizzate dal fotografo Remo Di Gennaro.

Ulteriori informazioni saranno disponibili a breve sul sito ufficiale: www.milanomarathon.it, mediante il quale è già possibile iscriversi alla maratona competitiva con una tariffa promozionale valida sino al 15 Settembre