La recensione della scarpa neutra di adidas perfetta per le lunghe distanze
Descritta come una scarpa progettata per offrire una corsa regolare nel massimo del confort la Response Cushion 19, di categoria A3 da 330 grammi nella numerazione 9 US (346gr nel 10.5 US), è dotata della tecnologia FORMOTION™ per adattarsi alle caratteristiche della superficie. Tomaia Airmesh e fodera CLIMALITE® per garantire freschezza e confort. Soletta interna in EVA anatomica. La tecnologia adiPRENE®+ nell'avampiede per offrire propulsione ed efficienza nel tempo e sotto il tallone per ammortizzare gli impatti sul terreno. Massima resistenza anche nei punti più soggetti a usura grazie alla suola adiWEAR® e integrità dell'arco plantare garantito dal TORSION® SYSTEM nella zona mediale.
Compatibile, come le sorelle maggiori, con il sistema miCoach Pacer ha un prezzo di listino di 100,00 euro.
E grazie ad adidas ho avuto la possibilità di testare la nuova nata della casa a tre strisce.
La recensione:
Messa a confronto con il precedente modello si può notare una diversa conformazione dell'avanpiede e alcune differenze estetiche che, se questo può avere qualche importanza, le rende, dal mio punto di vista, anche più bella.
La calzata, anche se non avvolgente come quella della Glide, è comoda e non mi sembra molto diversa dalla precedente versione che ancora possiedo. Ben ammortizzata ma decisamnte meno "morbida" della Supernova, il modello testato in precedenza.
Dopo un breve "collaudo", giusto per saggiare il prodotto, ho atteso di archiviare l'impegno in laguna prima di cominciare il test vero e proprio. Poco più di un centinaio di chilometri, dai 45 minuti per 9km alle due ore per il lungo da 25km, divisi equamente tra asfalto e sterrato e, in occasione di una tiratissima "10k" per le vie di Milano, anche sul classico pavè di cui il centro cittadino è lastricato e dove le caratteristiche ammortizzanti di una scarpa, non possono che essere esaltate per la felicità delle articolazioni.
E anche quando è toccato cimentarmi nelle odiatissime ripetute ho potuto constatare che, anche nei cambi di ritmo, la scarpa dimostra di avere una buona reattività .
Il giudizio finale che mi sento di dare, alla luce delle impressioni avute in queste due settimane, è piu che positivo e non posso fare a meno di consigliarle.
Il giudizio finale che mi sento di dare, alla luce delle impressioni avute in queste due settimane, è piu che positivo e non posso fare a meno di consigliarle.
Il problema a questo punto, dopo aver testato anche la Glide 2, è cosa preferire.
A ritmi blandi, considerato che mi porto in giro 72 chili, la scelta ricadrebbe sulla sorella maggiore, a ritmi più sostenuti sicuramente sulla nuova Response.
In pratica le scelgo tutte e due.