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recensione  adidas Ultra Boost Svelata alla stampa e agli addetti ai lavori al "The Corner" di New York alla fine di Gennaio la nuova adidas Ultra Boost™, disponibile da questo mese sul sito e-commerce del brand tedesco e nei negozi specializzati, si presenta con sostanziali modifiche rispetto al modello che ha rivoluzionato il mondo del running solo ventiquattro mesi fa.

E anche questa volta non posso fare a meno di ringraziare adidas, che mi ha dato la possibilità di provare in anteprima e con tutta calma la nuova arrivata del brand a tre strisce. Ai miei piedi da una ventina di giorni le nuove Ultra Boost™ hanno confermato quanto di buono avevo gia trovato nei due modelli che l'hanno preceduta.

La recensione:

Caratteristiche

Di categoria A3 da 302gr nella numerazione di riferimento (336 nel 10US) la nuova Ultra Boost™ è dotata di tomaia in mesh Primeknit (che ingloba anche la linguetta) con densità specifica per le varie zone del piede assecondandone così la naturale espansione durante la corsa. Un seamless “tradizionale” con il supporto delegato agli elementi plastici, usati anche come “arricchimento estetico",
recensione adidas Ultra Boost
all’allacciatura e al tallone.

Una struttura innovativa della zona posteriore per permettere al tendine di Achille un movimento estremamente naturale e una soletta interna piu leggera per accogliere la forma naturale del piede del runner garantendo una calzata comoda.

La scarpa ha un differenziale di 10 mm e un nuovo TORSION® SYSTEM a doppia densità, integrato nella suola della scarpa per consentire un movimento più indipendente tra tallone e avampiede, che assicura una maggiore stabilità.

La Ultra Boost™ è inoltre dotata di una innovativa suola elasticizzata Stretch Web che si adatta e si muove insieme con il piede garantendo la massima spinta alla falcata. Una vera rete di gomma che permette un'ottima aderenza sia sull'asciutto che sul bagnato mantenendo le doti dinamiche dell’intersuola realizzata con la mescola Boost™ (incrementata del 20%) per assicurare un incredibile ritorno di energia rendendola costantemente performante in tutte le condizioni, chilometro dopo chilometro, stagione dopo stagione.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €180,00 e nei negozi specializzati, come spesso capita, la si può trovare a meno.

Opinioni

recensione  adidas Ultra Boost
Impressionante, dal mio punto di vista, la calzata. Comoda e avvolgente, sembra di indossare un calzino. E poi la stessa sensazione di "morbidezza" quando si comincia a fare qualche passo, tipica della nuova mescola. Un po' più pesanti delle energy ma, una volta calzate, è difficile percepirne la differenza.
Sette uscite per una novantina di chilometri. Ripetute, progressivi e un paio di gare: una 10k e una mezza. Ottime, già da subito, "zero bolle" sulle dita, sono perfette per lavori di velocità e un po' più "sacrificate" per  ritmi più lenti dove non si permette all'intersuola di esprimere tutta la potenzialità in termini di spinta.
Ma se vuoi spingere "chiedi" pure: le Ultra Boost™ non aspettano altro.
Una parola: promosse
recensione adidas Energy BOOST 2 ESM Sul mercato da luglio di quest'anno, la Energy BOOST™ 2 ESM differisce dalla versione lanciata nel febbraio dello scorso anno sostanzialmente nella parte che sta "al di sopra" della mescola rivoluzionaria utilizzata per l'intersuola, sviluppata e messa a punto nei laboratori della BASF, azienda chimica leader a livello mondiale.

Di categoria A3 da 275gr nella numerazione di riferimento (310 nel 10.5US) la nuova Energy BOOST™ è dotata di tomaia techfit™ engineered stretch mesh (ESM) traspirante e senza cuciture per assicurare al piede una calzata confortevole simile a quella di un calzino.

Rivestimenti e gabbia sul tallone in poliuretano termoplastico (TPU) saldati per un supporto migliore, tecnologia TORSION® SYSTEM per una migliore stabilità dell'arco plantare. Plantare in EVA preformata, differenziale di 10 mm, suola ADIWEAR™ per garantire prestazioni ottimali anche dopo un utilizzo prolungato e ovviamente l'intersuola realizzata con la mescola Boost™ per assicurare un incredibile ritorno di energia. 
recensione adidas Energy BOOST 2 ESM

La scarpa ha un prezzo di listino di €155,00 e nei negozi specializzati, come spesso capita, la si può trovare a meno.

La recensione:
E ancora una volta non posso fare a meno di ringraziare adidas, che mi ha dato la possibilità di provare con tutta calma la nuova arrivata del brand a tre strisce. Ai miei piedi da una quindicina di giorni anche questa versione di Energy Boost non ha deluso le aspettative confermando, di fatto, le ottime impressioni ottenute nel test della versione che l'ha preceduta. recensione adidas Energy BOOST 2 ESM Leggere, comode, avvolgenti e con la stessa piacevole sensazione di "morbidezza" regalata dalla nuova mescola.

Sette uscite e un centinaio di chilometri all'attivo nel pieno della preparazione per una quarantaduekappa che tradotto in parole povere non può che significare ripetute corte, medie, lunghe e una mezza come test per saggiare la condizione raggiunta.

Perfette per lavori di questo tipo, un po' "sacrificate" per i ritmi lenti dove, pur garantendo un'ottima protezione, non si permette alla nuova intersuola di esprimere tutto il potenziale in termine di spinta.

E se questa spinta si traduce in miglioramenti della prestazione io, ancora, non sono in grado di poterlo affermare anche se devo riconoscere che, utilizzandole, non posso non notare che la falcata ha qualcosa di "diverso". Miracoli magari no ma sei hai voglia di spingere "loro" non aspettano altro.
In una sola parola: promosse.
recensione adidas Supernova Glide BOOST™E anche per la nuova versione della Supernova Glide è arrivato il momento di diventare BOOST™. La scarpa da running che già dalle prime versioni si è saputa ricavare un proprio spazio tra l'ampio panorama delle scarpe appartenenti alla categoria "massimo ammortizzamento" è stata rinnovata nella forma ma, soprattutto, nella sostanza con l'intruduzione della nuova mescola nell'intersuola per rendere migliore la corsa combinando morbidezza, comfort e reattività assicurando maggiore efficienza nella falcata, in ogni condizione climatica e senza compromettere il confort.
E anche questa volta, grazie ad adidas, ho avuto la possibilità di testare con tutta calma la nuova nata della casa tedesca.

La recensione:

Caratteristiche

recensione adidas Supernova Glide BOOST™Di categoria A3 da 295gr nella numerazione di riferimento (320 nel 10US) La SNova Glige 6 ha la tomaia realizzata in Engineered Mesh che consente una migliore traspirazione ed una calzata più ergonomica, ha rinforzi termosaldati nella parte anteriore e più consistenti nella parte centrale. Soletta interna preformata in EVA per garantire confort e calzata ottimale. Intersuola a due strati sovrapposti: il tradizionale adiPRENE® nella parte a contatto con il piede e il nuovo materiale BOOST™, frutto della collaborazione con i laboratori BASF, a contatto con la suola in gomma Continental™. Infine TORSION® SYSTEM per garantire l'integrità dell'arco plantare. 

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €135,00 e nei negozi specializzati, come spesso capita, la si può trovare a meno. 

Opinioni

recensione adidas Supernova Glide BOOST™Ai miei piedi da una trentina di giorni, le nuove SNova Glide 6, hanno brillantemente superato l'esame confermando, anche questa volta, le aspettative riposte in questo modello. Sette uscite per centoventi chilometri e diverse le risposte da ottenere: ripetute medie, ripetute lunghe, il lunghissimo, la gara. Esame superato in tutte le occasioni. E se la reattività nel primo modello di scarpa con la tecnologia BOOST™ è addirittura "esplosiva" tanto da renderle adatte, dal mio punto di vista, prevalentemente per i "lavori" dove tocca spingere nella nuova SNova Glide una minore percentuale del nuovo materiale (55%), nella realizzazione dell'intersuola, ne permette un uso più versatile rendendo questa scarpa la compagna ideale con cui condividere ogni tipo di allenamento (e/o gara). 
Quattro aggettivi: comoda, protettiva, leggera, reattiva e due sole parole: da PROVARE!
adidas Smart Run. la recensioneLa famiglia miCoach, una suite di dispositivi e software applicativi dedicati, si arricchisce dello SMART RUN che ridefinisce il concetto di orologio da running. Un mix intuitivo a avanzato di coaching e analisi delle prestazioni. Rilevamento della frequenza cardiaca dal polso, tracking GPS, Bluetooth 4.0, lettore musicale wireless, WLAN e schermo touchscreen a colori. Presentato al pubblico ai primi di Novembre viene venduto ad un prezzo di listino di €399,00 
E grazie ad adidas anche a me è stata data la possibilità di testare le potenzialità di questo strumento rilevandone "pregi&difetti"

La recensione:

Caratteristiche

  • Coaching cardio in tempo reale con i piani di allenamento miCoach 
  • Schermate di allenamento personalizzabili
  • Schermo touchscreen a colori 
  • Riepilogo dell'allenamento 
  • Funzionalità di orologio e timer
  • 4GB di memoria per dati e musica 
  • Coaching disponibile tramite messaggi visivi 
  • Coaching audio e ascolto musica tramite auricolari wireless venduti separatamente
  • Sensore frequenza cardiaca integrato 
  • Tracking di velocità, distanza, cadenza e percorso basato sul GPS 
  • Interazione utente con un solo pulsante 
  • Sincronizzazione e aggiornamenti automatici tramite rete WI-FI 
adidas Smart Run. la recensione

Confezione


La confezione contiene lo smart run, il cavo USB per collegarlo all'alimentazione e il manuale d'utente

Operazioni preliminari

  • "Creazione utente" sul portale miCoach. Operazione necessaria per sincronizzare i dati registrati dallo strumento e per creare i piani di allenamento personalizzati.
  • Impostare tipologia e quantità di dati da visualizzare sul display alla pagina setting del portale

All'accensione

  • Impostazione credenziali di accessi al portale miCoach 
  • Impostazione credenziali di accesso alla proprio rete WIFI
  • Lingua, data/ora, unità di misura, profilo utente (peso, altezza, sesso, età) 
  • Aggiornamento software (consigliato) 
  • Sincronizzazione (nel caso sul portale siano già presenti statistiche precedenti e piani di allenamento)

Uso

La navigazione tra le varie "pagine" dello smart run è semplice e intuitiva
  • Nella prima sono presenti le funzionalità di orologio, cronometro e countdown
  • La seconda pagina è dedicata agli allenamenti: 
    • libero 
        • tipo di sport (corsa,camminata,ciclismo,sci nordico, altro) 
        • giri automatici (si/no, distanza) 
        • GPS (si/no) 
        • Sensore FC (si/no)
    •  intervalli 
        • selezione zona 
        • riposo 
        • riscaldamento/defaticamento 
        • ripetizioni 
    • registro 
        • storico
        • statistiche complete 
        • tabelle 
  • La terza pagina è dedicata al lettore mp3 bluetooth 
  • Nella quarta pagina invece troviamo tutto quello che è inerente alle impostazioni e un utile indicatore del livello della batteria 
adidas Smart Run. la recensioneA questo punto è sufficiente scegliere il tipo di allenamento da seguire, attendere che il sensore FC e il GPS si aggancino e cominciare a correre. Al resto pensa lo Smart Run.


Cinque uscite e un'ottantina di chilometri per arrivare a queste conclusioni

Pro:

  • Semplice e intuitivo 
  • Display luminoso 
  • Touch screen preciso 
  • Display luminoso con caratteri ben definiti
  • Assenza fascia toracica per la rilevazione della FC che viene monitorata tramite un sensore ottico
  • Passo/km che assume il colore della zona di FC monitorata 
  • Rilevazione FC in linea con i valori ottenuti con altri cardiofrequenzimetri 
  • Aggancio satelliti accettabile 
  • lettore mp3 
  • auricolari wireless bluetooh

Contro:

  • Prezzo 
  • Durata batteria 
  • Impossibilità di gestione dei dati off-line 
  • Impossibilità di sincronizzare i dati attraverso il pc collegato in rete 
  • Traccia GPS (con tutti i limiti del sistema GPS) migliorabile
  • Non è “water-proof”
Volendo poi "fare le pulci" al team che lavora a questo progetto mi permetto di suggerire alcune cose che dal mio punto di vista sarebbero utili a migliorare il prodotto.
    adidas Smart Run. la recensione
  • possibilità di creare sul portale allenamenti basati su ritmo e distanza: attualmente si possono creare solo allenamenti basati sulla frequenza 
  • memorizzazione password rete wi-fi 
  • permettere lo start dell'allenamento con il tasto on/off: d'inverno i guanti non sono compatibili con il touch screen 
  • permettere l'inizio dell'allenamento anche a satelliti non agganciati: d'inverno l'attesa non è piacevole 
  • permettere la visualizzazione del passo medio e/o passo medio al giro: il passo visualizzato è solamente quello istantaneo
  • ingrandire i caratteri della porzione di display quando i campi dati visualizzati sono più di due 
  • ingrandire i caratteri visualizzati dei dati LAP 
  • possibilita di esportare le tracce gps 

Opinioni

Una volta acceso ci si mette davvero poco a capire come muoversi tra i vari menù. L'interfaccia, basata su Android 4.1.1 (Jelly Bean) è ben fatta e il touch screen risponde davvero bene. Pochi dati da inserire e si è pronti per correre. I materiali utilizzati sono di ottima fattura e una volta allacciato il morbido cinturino in silicone, nonostante i suoi 81gr, ci si dimentica presto di averlo al polso. Il display con la luminosità in modalità automatica si legge bene anche nelle uscite serali ed è un piacere, per me che sono da un po' negli "anta", riuscire a distinguere i numeri (almeno quelli del campo principale) anche con avverse condizioni di luce. E poi correre senza doversi preoccupare di assestare in continuazione la fascia toratica per la frequenza cardiaca è una liberazione. Andrebbe acquistato solo per quello.

Conclusioni

Lo Smart Run ha le potenzialità per entrare a pieno titolo tra gli accessori "cult" dedicati al mondo del running. E anche vero però che è un prodotto giovane ma, se il team adidas raccoglierà tutti i suggerimenti dei vari utenti, sono convinto che potrà ritagliarsi il giusto consenso in un mercato in costante crescita.
recensione adidas Energy Boost
Presentata in grande stile a New York il 13 Febbraio in diretta mondiale, la nuova adidas Energy BOOST™ viene lanciata sul mercato come un progetto innovativo grazie al nuovo materiale utilizzato per la realizzazione dell'intersuola sviluppato e messo a punto nei laboratori della BASF, azienda chimica leader a livello mondiale.


La recensione:

Carateristiche

Di categoria A3 da 270 gr nella numerazione 9 US (320 nel 11 US) quello che a prima vista colpisce è l'aspetto della nuova intersuola, o meglio quello che ricorda: il polistirolo.Ma l'aspetto curioso invece nasconde il segreto della nuova nata della casa a tre strisce: migliaia di capsule che, attraverso la frantumazione del materiale granulare solido (TPU), garantiscono un ritorno di energia superiore a quello offerto dalla classica intersuola realizzata in EVA.

Ma le differenze non si limitano solo al ritorno di energia offerto. La mescola BOOST™ è più morbida, conserva più a lungo le sue caratteristiche rispetto all'intersuola EVA la cui capacità ammortizzante decresce con il passare del tempo ed infine è meno "sensibile" alle condizioni climatiche garantendo le sue caratteristiche per un range di temperature che vanno da -20° a +40°.

recensione adidas Energy BoostLa tomaia techfit™ è realizzata in mesh elastico che si adatta alla forma del piede mantenendolo fresco. Leggera e priva di cuciture contribuisce a ridurre il peso della scarpa avvolgendo il piede come una seconda pelle. Intersuola ribassata (22mm sul tallone, 12mm all'avampiede), controtallone protettivo, la collaudata tecnologia TORSION® SYSTEM per garantire l'integrità dell'arco plantare e suola ADIWEAR™ per offrire il massimo in fatto di resistenza nei punti più soggetti a usura.

Prezzo

La scarpa ha un prezzo di listino di €150,00 ma nei negozi specializzati la si può trovare a meno. 

Opinioni

E grazie ad adidas anche io ho avuto modo di testare le nuove BOOST™ con tutta calma. Comode, leggere e con la calzata molto avvolgente tanto da non sentire nemmeno la necessità di tirare troppo i lacci.

Ai miei piedi da una trentina di giorni sono state parte attiva delle mie corse per una decina di volte ed un totale di centotrenta chilometri.

Arrivate alla fine della preparazione di una maratona, non ho potuto, almeno all'inizio, apprezzare appieno le potenzialità della scarpa.

In fase di scarico, stanco e anche un po' "svuotato", mi sono limitato ad incrementare il numero di chilometri come in una sorta di rodaggio della durata di un paio di settimane.
Protettiva, morbida e, se paragonata alla response 20, addirittura troppo. Ma reattiva, sorprendentemente reattiva.

recensione adidas Energy Boost
Bello, una volta archiviato l'appuntamento con la quarantadue capitolina, correre senza pensieri e accorgersi, a soli 5 giorni da una maratona, di andare a ritmo gara appena dopo poche centinaia di metri e senza quasi rendersene conto. Sensazioni confermate poi in gara appena due giorni dopo. Ventun chilometri sotto il diluvio e il ritmo che quasi non ne risente.

Che queste scarpe possano fare miracoli e regalare secondi, come ho letto in giro, io non sono in grado di poterlo affermare.
Una cosa però mi sento ti poterla dire: queste scarpe ti portano a spingere. E di brutto.
recensione adidas Supernova Glide 4
Arrivata alla versione numero quattro, la nuova Supernova Glide, si presenta al pubblico rinnovata nella forma e soprattutto nella sostanza. Di categoria A3 da 315 gr nella numerazione 9 US (325gr nel 10 US), la SNova Glide 4 risulta essere, rispetto al modello che l'ha preceduta, più leggera di un bel 10% mantenendo inalterate le caratteristiche di ammortizzazione che ha sempre contraddistinto questo modello. La tomaia è realizzata in Air Mesh traspirante ed è stata privata di molti inserti contenitivi lasciando maggiore spazio ad un tessuto a trama esagonale. Intersuola in EVA con l'inserto adiPRENEPlus® per tutta la lunghezza dell'avampiede, TORSION® SYSTEM nella zona mediale e adiPRENE® nel tallone per proteggere il piede in fase di recensione adidas Supernova Glide 4 appoggio. Dotata inoltre, di ammortizzazione FORMOTION™ 3D (una coppia di inserti sintetici sagomati e sovrapposti fra loro) in grado di adattarsi ai movimenti del piede). Soletta interna in EVA e predisposizione per il sensore miCoach Pacer.
La scarpa ha un prezzo di listino di €135,00 ma nei negozi specializzati la si può trovare a meno.
E grazie ad adidas anche a me è stata data la possibilità di testare con tutta calma le nuove SNova 4.

La recensione:

Ai miei piedi da una trentina di giorni, hanno brillantemente superato l'esame. Comoda, avvolgente la calzata, morbida quanto basta nell'impatto con il terreno (meno della SNova 3 ma molto più della Response 20) e sufficientemente reattive anche per i lavori di variazione di ritmo. Ottime per i lunghi (impensabile il contrario per una scarpa di questa categoria) ma buone anche per le gare.
Una dozzina di chilometri come rodaggio e già alla seconda uscita, in piena preparazione
recensione adidas Supernova Glide 4 venicemarathon, è toccato sottoporle all'esame del lungo in calendario nel fine settimana: due ore e mezza sulle gambe senza nessuna "controindicazione". E avendone apprezzato le qualità, decidere di utilizzarle anche per le restanti tre settimane mi è sembrata la scelta più sensata.
Indossarle poi all'appuntamento in laguna non poteva che essere la logica conseguenza.
Cosa aggiungere? Promosse.
recensione adidas miCoach Heart Rate Monitor
La famiglia miCoach, una suite di dispositivi e software applicativi dedicati, si arricchisce del monitor della frequenza cardiaca (o come lo chiamiamo tutti cardiofrequenzimetro) che registra e trasmette i dati in modalità "wireless" al CONNECT o, in alternativa, al PACER.
Venduto ad un prezzo di listino di €70,00 (€50,00 senza il CONNECT) è compatibile (solo) con IPhone e IPod di Apple e permette di trasformare i terminali della "mela", una volta installata l'applicazione gratuita micoach, in strumenti di allenamento per avere sempre a portata di mano risultati, obiettivi e piani di allenamenti creati preventivamente sul portale miCoach.
E grazie ad adidas anche a me è stata data la possibilità di testare, con tutta calma, le potenzialità di questo strumento rilevandone pregi (diversi) e difetti (pochi).

Confezione
La confezione contiene il monitor frequenza cardiaca ANT+™ compatibile, la fascia in tessuto miCoach e il connect per IPod/IPhone

Installazione
L'installazione necessita di due passi. Il primo, una volta "connesso" CONNECT al terminale Apple, consiste nell'installazione dell'applicazione realizzata da Adidas e scaricabile dal sito iTunes.
recensione adidas miCoach Heart Rate MonitorIl secondo, invece, consiste nella "creazione utente" sul portale miCoach. Operazione necessaria per sincronizzare i dati registrati dallo strumento e per creare i piani di allenamento personalizzati.

Uso
Ultimate le operazioni preliminari è sufficiente "lanciare" l'applicazione e una volta entrati nella sezione "impostazioni" sincronizzare lo strumento con il portale dove sono stati precedentemente registrati i dati dell'utilizzatore.
recensione adidas miCoach Heart Rate Monitor
A sincronizzazione avvenuta tocca solo "CORRERE" scegliendo una delle varie possibilità disponibii nella sezione "Allenamenti".
Poi, ad allenamento terminato, basta effettuare nuovamente l'operazione di sincronizzazione per trasferire i dati registrati sul portale (e liberare la memoria del dispositivo).

Vantaggi
- Comodità della fascia in tessuto. Basta operazioni da contorsionista, una volta posizionata non si muove più.
- Compatibilità (protocollo ANT+) e possibilità di utilizzo con i garmin.
- Semplicità impostazioni piani di allenamento e/o allenamenti singoli.
- Portale dedicato a diverse discipline sportive
- Rilevazione dati (a parità di sforzo) in linea con i valori ottenuti con altri cardiofrequenzimetri
recensione adidas miCoach Heart Rate Monitor

Svantaggi
- Limiti nella pianificazioni dei piani di allenamento (10k, mezza e maratona).
- Impossibilità di gestione dei dati off-line. L'applicazione sembrerebbe non essere compatibile con il software miCoach Manager.
- In gara diventano poco pratiche le operazioni di avvio dell'applicazione senza avere il dispositivo Apple nelle mani.

- Conclusioni
Premesso che sono il classico utente "garmin-dipendente" e uso il cardiofrequenzimetro solo in gara, debbo riconoscere che allenarsi sulla base della frequenza cardiaca con qualcuno che (anche se trattasi solo di una voce registrata) suggerisce quando e come aumentare (o diminuire) il ritmo in funzione del programma da seguire, una volta impostato opportunamente le "zone", non può che essere uno stimolo per fare bene.
recensione adidas miCoach Heart Rate Monitor
Dal mio punto di vista l'uso del miCoach heart monitor è molto indicato per tutti quelli che si avvicinano al mondo del running.
Quando la fatica è molta e i progressi tardano a venire non ci vuole molto per decidere di abbandonare prematuramente quella che con un po' di pazienza e di costanza potrebbe diventare qualcosa di più di un semplice passatempo. Per gli altri è solo una questione soggettiva. Molto utile per chi è abituato ad impostare i propri allenamenti sulla FC, decisamente meno per chi è GPS dipendente.
E se poi Adidas realizzasse anche un aggiornamento del portale per superare gli attuali limiti della pianificazione.....
recensione adidas f50 runner
Presso il Parco delle cave di Milano, nello scorso fine settimana, si è tenuta la prima tappa del nuovo adidas Running Tour, la manifestazione organizzata dalla casa tedesca per permettere agli appassionati di tutti i livelli di provare "sul campo" le novità 2011 della marca a tre strisce.
Mattina dedicata ai soli runners e pomeriggio del sabato, invece, a giornalisti e bloggers del settore per un test di prodotto con un'introduzione sull'aspetto tecnologico curata da Teoli e Ricatti e una chiaccherata con Invitato a parteciparvi ho colto l'occasione per riuscire a provare una tipologia di scarpa che, tenendo in considerazione il mio peso e la lunghezza delle gare a cui di solito partecipo, difficilmente avrei mai avuto il coraggio di calzare.
Appuntamento alle 14, presso lo stand allestito in via Cancano, dove i ragazzi adidas ci attendono per distribuire un kit adizero da corsa per la prova "sul campo" da effettuare a fine presentazione. Filippo Lo Piccolo primo europeo al traguardo nell'ultima maratona della grande mela testimonial ma soprattutto utilizzatore dei prodotti adidas.recensione adidas f50 runner
Veniamo fatti accomodare e i due relatori iniziano il breafing tecnico illustrando le varie tipologie di prodotti offerte al pubblico ponendo poi l'attenzione sul progetto F50 definito "cross category" poichè abbraccia diverse discipline sportive.
Terminata la presentazione, arriva il turno di Filippo che ci racconta delle sue ultime esperienze e, cosa assai gradita, ci dispensa anche di alcuni utili consigli. Infine, una volta calzate le scarpe e indossate le magliette verdi, foto di rito e corsetta di gruppo per i sentieri del parco.
recensione adidas f50 runner
La scarpa è di categoria A2 (intermedie) e nella numerazione 10 US ha un peso di 250gr ed è venduta ad un prezzo di listino di 150.00 euro. Ha un look decisamente innovativo, differente dalla classica calzatura da running adidas, e nonostante tutto, come ricorda Giuseppe Ricatti, non perde di vista ammortizzazione e protezione.
Inserti adiPRENE®+ e il sistema FORMOTION™ nel tallone, inserti adiPRENE®+ nell'avampiede per favorire la reattività, il TORSION® SYSTEM nella zona mediale e suola realizzata in tecnologia adiWEAR® per evitare una precoce usura.
Appena indossate quello che mi colpisce, abituato alle A3, è la leggerezza dela scarpa, la calzata è comoda e una volta abbozzato anche qualche passo di corsa mi rendo conto che, nonostante i dubbi, l'intersuola fa il proprio dovere.
recensione adidas f50 runner
La scarpa, ovviamente, è per ritmi decisamente alti. Cercare quindi di esprimere un giudizio, limitandosi ad una ventina di minuti di corsa a ritmi blandi, diventa decisamente un'impresa ardua. Ed è per questo che in settimana, dopo il solito giro di una cinquantina di minuti con ai piedi le mie Glide, ho deciso di provare a "spremere" le nuove F50.
Un paio di mille, in realtà poca cosa, "a tutta" giusto per capire come vanno.
Risultato ? Da neofita utilizzatore di A2 mi è sembrato di avere un paio di ali ai piedi. Molto reattive e leggerissime. Anche se, dopo cinquanta minuti di corsa, cambiare scarpa indossandone una che pesa il 30% in meno,  pur non potendo fare la differenza, forse aiuta.
E ora, per provarle seriamente, tocca cercarsi una gara.
recensione adidas Response Cushion 19
Descritta come una scarpa progettata per offrire una corsa regolare nel massimo del confort la Response Cushion 19, di categoria A3 da 330 grammi nella numerazione 9 US (346gr nel 10.5 US), è dotata della tecnologia FORMOTION™ per adattarsi alle caratteristiche della superficie. Tomaia Airmesh e fodera CLIMALITE® per garantire freschezza e confort. Soletta interna in EVA anatomica. La tecnologia adiPRENE®+ nell'avampiede per offrire propulsione ed efficienza nel tempo e sotto il tallone per ammortizzare gli impatti sul terreno. Massima resistenza anche nei punti più soggetti a usura grazie alla suola adiWEAR® e integrità dell'arco plantare garantito dal TORSION® SYSTEM nella zona mediale.
Compatibile, come le sorelle maggiori, con il sistema miCoach Pacer ha un prezzo di listino di 100,00 euro.
E grazie ad adidas ho avuto la possibilità di testare la nuova nata della casa a tre strisce.

La recensione:

recensione adidas Response Cushion 19
Messa a confronto con il precedente modello si può notare una diversa conformazione dell'avanpiede e alcune differenze estetiche che, se questo può avere qualche importanza, le rende, dal mio punto di vista, anche più bella.
La calzata, anche se non avvolgente come quella della Glide, è comoda e non mi sembra molto diversa dalla precedente versione che ancora possiedo. Ben ammortizzata ma decisamnte meno "morbida" della Supernova, il modello testato in precedenza.
recensione adidas Response Cushion 19Dopo un breve "collaudo", giusto per saggiare il prodotto, ho atteso di archiviare l'impegno in laguna prima di cominciare il test vero e proprio. Poco più di un centinaio di chilometri, dai 45 minuti per 9km alle due ore per il lungo da 25km, divisi equamente tra asfalto e sterrato e, in occasione di una tiratissima "10k" per le vie di Milano, anche sul classico  pavè di cui il centro cittadino è lastricato e dove le caratteristiche ammortizzanti di una scarpa, non possono che essere esaltate per la felicità delle articolazioni.
E anche quando è toccato cimentarmi nelle odiatissime ripetute ho potuto constatare che, anche nei cambi di ritmo, la scarpa dimostra di avere una buona reattività.

Il giudizio finale che mi sento di dare, alla luce delle impressioni avute in queste due settimane, è piu che positivo e non posso fare a meno di consigliarle.
Il problema a questo punto, dopo aver testato anche la Glide 2, è cosa preferire.
A ritmi blandi, considerato che mi porto in giro 72 chili, la scelta ricadrebbe sulla sorella maggiore, a ritmi più sostenuti sicuramente sulla nuova Response.
In pratica le scelgo tutte e due.
recensione adidas Supernova Glide 2
Sul catalogo prodotti la Supernova Glide 2 viene descritta come una scarpa dotata di ammortizzazione FORMOTION™ (una coppia di inserti sintetici sagomati e sovrapposti fra loro) in grado di adattarsi ai movimenti del piede e di un tallone ancora più stabile per garantire ottime performance. Di categoria A3 da 336 grammi nella numerazione 9 US (370gr nel 10.5 US), la SNova Glide 2 ha la tomaia realizzata in Open Mesh freeSeam, collarino con schiuma Geofit, soletta interna a doppio strato adiLite respoEVA, intersuola in gomma EVA con inserto adiPRENE®+ nell'avampiede e adiPRENE® nel tallone e ovviamente il TORSION® SYSTEM nella zona mediale. Compatibile con il sistema miCoach Pacer, diretto concorrente del sistema Nike+, a listino viene data a 120,00 euro anche se nei negozi specializzati si può trovare a meno.
recensione adidas Supernova Glide 2
E grazie ad adidas, anch'io, come nel caso di altri runners, ho avuto la possibilità di testare con tutta calma la nuova scarpa della casa delle tre strisce.

La recensione:

Una volta indossate confermano la buona impressione avuta a marzo quando ebbi l'occasione di correrci per una decina di chilometri al parco delle cave.
La calzata è molto avvolgente, anche senza particolari aggiustamenti delle stringhe, senza però dare l'impressione di stringere troppo il piede e ora, avendo l'occasione di confrontarle con l'attuale parco "gomme", sento di poter dire, per quel che mi riguarda, che è anche migliore sia della precedente versione che della Response Cushion 17 (quella da 300gr) che uso nelle gare.
Capita spesso che, nei "cambi di stagione", i vari restyling delle scarpe si limitino solo a particolari estetici, in questo caso invece, le modifiche apportate, secondo il mio punto di vista, correggono quelle poche cose che nella Glide 1 non erano perfettamente azzeccate.
La linguetta è dotata di una imbottitura decisamente più "sostanziosa" e morbida che di sicuro potrà evitare eventuali spiacevoli pressioni, causate dalle stringhe, ai tendini del collo del piede (e io ne so qualcosa....).
Nella tomaia è stato abbandonato il rinforzo, realizzato in un diverso materiale, sulla parte esterna delle scarpe. Rinforzo che, nel precedente modello, mi aveva procurato, durante l'uso prolungato, problemi ai mignoli tanto da costringermi a correre con dei cerotti di protezione per evitare spiacevoli bolle. Infine l'altezza della scarpa, nella parte posteriore, risulta essere maggiore di qualche mm.
Ricominciando a correre dopo 45 giorni di pausa forzata, ho potuto provare queste scarpe con andature diverse da quelle a me più congeniali, dettate più che altro dallo stato di forma che una così lunga sosta mi ha, ovviamente, "regalato".
Ed è soprattutto a velocità più basse, quando il tempo di contatto a terra è logicamente maggiore, che ho potuto apprezzare le caratteristiche ammortizzanti di questa scarpa.
recensione adidas Supernova Glide 2L'impatto sul terreno è decisamente "morbido" e questo, per le articolazioni, non può che essere positivo.
Quando poi, potendomi permettere velocità più sostenute, ho provato a spingere sull'acceleratore, non ho potuto far altro che apprezzare anche la buona reattività della scarpa. E anche nei cambi di ritmo, come nel caso delle ripetute, passare da 5' al chilometro ad un passo inferiore ai 4', nonostante il peso della scarpa, riesce senza difficoltà.
Insomma dopo averci corso per un centinaio di chilometri non posso che esprimere un giudizio più che positivo.
In altre parole, una scarpa da provare!.